Indagini sulle persone scomparse: come migliorare gli approcci investigativi
Quando scompare qualcuno, minorenne o adulto, è sempre una questione delicata. Le indagini sulle persone scomparse sono fra le più complesse in quanto vanno attuate il prima possibile. Più tempo trascorre minori sono le possibilità che l’individuo oggetto delle ricerche venga ritrovato incolume.
Per facilitare le procedure e curare il raccordo tra le strutture coinvolte (come la Guardia di Finanza) il Ministero dell’Interno ha predisposto un documento apposito. Si tratta della scheda Ante Mortem (AM) per raccogliere tutte le informazioni utili all’identificazione disponibili al momento della scomparsa.
Quando si può parlare di persone scomparse?
Il primo aspetto da considerare per migliorare l’approccio da parte degli investigatori è l’iter con cui familiari o amici possono segnalare l’irreperibilità di un loro congiunto. Si parte con lo sporgere denuncia di scomparsa recandosi dai carabinieri o dalla polizia locale, anche in forma orale.
L’ufficiale di turno redigerà un verbale scritto con tutti i dettagli disponibili circa la o le persone scomparse. Tra questi naturalmente segni particolari come un tatuaggio, delle voglie o dei dettagli fisici particolari che potrebbero rendere più facile l’identificazione. Molto utile torna anche fornire le coordinate spazio-temporali dell’ultimo avvistamento.
Altre informazioni che possono tornare utili sono i vestiti che la persona scomparsa indossava e se avesse con sé i documenti. Per esempio se qualcuno era uscito per fare la spesa avrebbe avuto con sé il portafoglio e presumibilmente il bancomat e la carta di identità. In questo modo se venissero ritrovati si avrebbe presto una pista da seguire.
La denuncia di scomparsa può essere preceduta da una segnalazione telefonica ai numeri di emergenze, ma va formalizzata entro 72 ore. Se questo non viene fatto allora l’individuo di cui è segnalata l’assenza ingiustificata cesserà di essere oggetto di attenzione per la polizia. Non ci sono limiti invece circa quanto aspettare prima di segnalare una scomparsa.
Cosa si indica all’interno della scheda Ante Mortem?
All’interno del documento citato in precedenza vengono raccolte diverse informazioni circa il nominativo che andrà inserito fra le persone scomparse. Eccole di seguito, con alcune considerazioni:
- Connotati salienti: In questa sezione si descrive l’aspetto fisico indicando corporatura, etnia, età e colore dei capelli. In più è compresa una sezione dove descrivere il viso. Si tratta di informazioni utili in caso di assenza di una foto. Tuttavia in caso questa fosse reperibile potrebbe risultare inutile compilarla in quanto parte della deposizione sarà soggettiva.
- Sezione denti/segni particolari. Questa parte è tristemente nota per essere necessaria nel caso si trovasse un corpo e non più l’individuo vivo e vegeto. Tuttavia grazie alla precisione sempre maggiore dei test del DNA il processo di identificazione delle persone scomparse può essere snellito. Via via sarà sempre meno necessario avere queste informazioni.
- Sezione SDI e A.G. In questa parte della scheda si indicano i dettagli relativi alla denuncia di scomparsa, come data, luogo e ufficiale presente
- Altre informazioni. Riguardano dettagli circa la vita privata come la professione e i contatti quali il medico di base o altri professionisti che potrebbero fornire indicazioni utili. Comprendono anche l’elenco degli indumenti indossati, eppure si tratta dettagli che potrebbero essere ricordati male. A quel punto rischierebbero solo di sviare le indagini.