Manipolazione mentale in amore, come proteggersi
La manipolazione mentale in amore è un fenomeno complesso che può causare a chi la subisce gravi conseguenze emotive e psicologiche.
Nell’ambito delle relazioni affettive, il desiderio di controllo è un aspetto fondamentale per chi esercita la manipolazione mentale.
A. Lowen, psicoterapeuta e psichiatra, sostiene che il controllo serve allo stesso scopo del potere. Il manipolatore è caratterizzato da una mania di controllo che inizia dalla soppressione dei propri sentimenti e si estende al controllo delle situazioni circostanti, assicurandosi che nessuno possa esercitare potere su di lui.
In ambito di coppia, un manipolatore tende a selezionare un partner che si mostri sottomesso e insicuro, identificando progressivamente le vulnerabilità dell’altro per creare una dipendenza affettiva. Talvolta, questa dinamica manipolatoria è perpetrata da individui con tratti narcisistici, i quali cercano di piegare il partner alle proprie esigenze per trarne vantaggio personale.
È interessante notare, però, che anche le personalità apparentemente più remissive possono esercitare una forma di manipolazione, utilizzando la loro percezione di fragilità e debolezza come strumenti per influenzare il comportamento altrui.
Scopriamo insieme le tipiche tattiche dei manipolatori affettivi e le emozioni che le vittime provano più di frequente!
Che cos’è la manipolazione mentale in amore
- lusinghe e adorazione eccessiva: complimenti ed affetto smisurato fa sentire la vittima desiderata e crea una sorta dipendenza emotiva;
- isolamento sociale: separare la vittima da amici/famiglia e limitare le fonti di supporto esterno fa sentire la vittima succube del manipolatore;
- colpevolizzazione: dar la responsabilità per problemi o tensioni nella relazione alla vittima ne indebolisce l’autostima;
- manipolazione emotiva: utilizzare le emozioni della vittima contro sé stessa induce sensi di colpa ed insicurezza;
- controllo: il manipolatore controlla man mano tutti gli aspetti della vita della vittima anche attraverso la coercizione emotiva o il ricatto affettivo.
- essere un soggetto aggressivo e narcisista;
- non ammettere di stare esercitando un qualche tipo di pressione psicologica;
- credere di essere sempre nel giusto e di non sbagliare mai;
- non mettersi in discussione;
- prevaricare l’altro in modi subdoli, far leva sul senso di colpa ed esprimersi con toni perentori.
Emozioni della vittima
Le vittime di manipolazione mentale in amore sperimentano una gamma di emozioni complesse. Tra le principali:
- confusione ed incertezza sulla natura della relazione,
- senso di colpa e di responsabilità per il comportamento del manipolatore, anche se in realtà non hanno alcuna colpa;
- isolamento emotivo: sensazione di solitudine e mancanza di supporto causato dall’isolamento sociale imposto dal manipolatore;
- paura delle conseguenze o del rifiuto o del distacco dal manipolatore;
- bassa autostima: le tattiche del manipolatore minano l’autostima e la portano a dubitare delle proprie capacità e valore.
Purtroppo spesso non è facile distinguere fin da subito i comportamenti tossici patologici e dannosi per la nostra salute psicologica. Esistono infatti differenti stadi del comportamento manipolatorio con molte e sottili sfumature che variano tra un apparente normalità e l’eccesso.
Le conseguenze psicologhe possono però essere devastanti, provocare atti di autolesionismo o spingere al suicidio.
Allo stesso tempo, è molto complicato riuscire uscire da queste dinamiche relazionali e fermare il manipolatore. I passi da compiere per proteggersi sono:
- riconoscere tattiche ed emozioni associate;
- prendere coscienza di essere manipolati;
- porre una distanza psicologica;
- terminare la relazione.
La consulenza professionale e il supporto sociale sono fondamentali per le vittime di vittime di manipolazione mentale in amore che cercano di guarire.
Segnali d’allarme
- eccessive attenzioni immotivate che provocano un senso di disagio, una sensazione indefinita che mette in allerta;
- isolamento dai contatti sociali;
- negazione della colpa;
- controllo ossessivo;
- atteggiamenti narcisistici;
- utilizzo di inganni per ottenere dei vantaggi.
- non essere padroni della propria vita;
- non poter fare ciò che vogliono;
- dover mettere l’altra persona al di sopra dei loro bisogni pur sperimentando grande tristezza e insoddisfazione.
Tecniche di manipolazione mentale ed affettiva: il manipolatore emotivo
Comprendere le tecniche di manipolazione mentale più usate nella seduzione può essere cruciale per evitare di cadere nella trappola dei manipolatori affettivi: chi manipola agisce secondo schemi ben precisi con cui raggiungere i suoi scopi.
Di seguito alcuni esempi di tecniche di manipolazione mentale ed affettiva.
Adulazione
I complimenti sono un potente strumento per guadagnare la fiducia di qualcuno.
L’adulazione mirata alle insicurezze di una persona può renderla sorprendentemente attratta, poiché è nella natura umana gravitare verso chi ci fa sentire validati e apprezzati.
Il segreto del manipolatore emotivo è identificare le insicurezze altrui e fornire le rassicurazioni necessarie.
Cavallo di Troia
Questa tecnica di manipolazione mentale emotiva si manifesta attraverso un regalo con un fine nascosto. Anche se appare innocuo, è progettato per perseguire un obiettivo egoistico.
Ad esempio, offrendo da bere a qualcuno, lo metti in una posizione in cui si sente in debito con te, incentivando una conversazione o altro.
Ghosting o trattamento silenzioso
Questo metodo consiste nell’interrompere bruscamente e senza spiegazioni la comunicazione con una persona, scatenando in essa un turbamento emotivo.
La vittima, sentendosi colpevole, tenderà a scusarsi per errori immaginari, permettendo al manipolatore di dominare la relazione.
Mirroring o rispecchiamento
Copiare discretamente comportamenti, modi di parlare, oppure opinioni di una persona durante una conversazione può modificare (in positivo) l’affinità e la connessione percepita. Il rispecchiamento può essere verbale, non verbale, o emotivo.
L’obiettivo è far sentire alla vittima che c’è una profonda somiglianza e comprensione.
Big question
Questa tecnica comporta fare una richiesta iniziale esagerata, destinata a essere rifiutata, per poi ottenere ciò che si desiderava realmente.
È una forma di negoziazione che sfrutta le aspettative e le reazioni dell’altra persona per indirizzarle verso il risultato desiderato.
Riconoscere queste tecniche di manipolazione emotiva è come dotarsi strumenti per identificare i tentativi di manipolazione mentale da parte di altri. Ulteriori spunti si possono trovare anche nelle serie TV red flags emotive, che esplorano le complesse dinamiche dei legami umani e gli intricati giochi di manipolazione affettiva.
Gaslighting: una tipologia di manipolazione mentale in amore
Il gaslighting è una tipologia di manipolazione mentale in amore che porta la vittima a
- dubitare di sè stessa, della comprensione della realtà, della sua memoria e dei suoi sentimenti;
- percepirsi sbagliata e confusa;
- scemare la propria capacità di autonomia valutativa fino ad annullarla totalmente;
- sentirsi in balìa del proprio abusante che vede come unica fonte di salvezza.
In altre parole, l’abusante fa un lavaggio del cervello alla vittima portandola a ritenere di meritarsi la punizione inflitta in quanto colpevole. La vittima sviluppa una dipendenza nei confronti delle opinioni del manipolatore che la porta a cercarne la costante approvazione.
Nel gaslighting si possono individuare tre differenti fasi:
- incredulità: la vittimi, disorientata e confusa, non ritiene vero ciò che le accade intorno o ciò che le viene raccontato. Ha ancora una certa sicurezza di sé;
- difesa: la vittima perde il controllo e la sicurezza in sé predisponendosi maggiormente alla manipolazione. Permette inconsciamente all’abusante di adottare strategie di violenza psicologica sempre più subdole e soggioganti;
- depressione: convinzione da parte della vittima della veridicità dei racconti del manipolatore. Vive sensazioni di insicurezza, rassegnazione, vulnerabilità e dipendenza dall’altro.
Più la vittima è dipendente, più è incapace di chiedere aiuto. Tende all’isolamento a causa del suo stato confusionale e di senso di inadeguatezza.