Il caso Gary Ridgway: storia, indagini e profilo psicologico del Green River Killer
Gary Ridgway è passato alla storia come uno dei serial killer più prolifici degli Stati Uniti, responsabile di una lunga scia di omicidi che ha insanguinato la Contea di King, nello Stato di Washington, tra gli anni Ottanta e Novanta. Conosciuto come il Green River Killer, ha agito per oltre vent’anni riuscendo a eludere le indagini, colpendo soprattutto donne vulnerabili e lasciando dietro di sé decine di vittime.
Il caso di Gary Ridgway è uno dei capitoli più complessi della criminologia moderna, non solo per l’elevato numero di omicidi attribuiti, ma anche per le enormi difficoltà investigative incontrate dalle forze dell’ordine. Errori iniziali, limiti tecnologici dell’epoca e la capacità dell’assassino di mimetizzarsi nella normalità quotidiana hanno contribuito a rendere la sua cattura una delle più lunghe e frustranti della storia americana.
In questo articolo analizzeremo la storia criminale di Gary Ridgway, le indagini che hanno portato alla sua identificazione e, soprattutto, il profilo psicologico di un uomo apparentemente ordinario, ma animato da pulsioni violente profonde e reiterate. Un viaggio inquietante nella mente del Green River Killer, utile per comprendere come nascono, agiscono e vengono infine smascherati i predatori seriali più pericolosi.
Indice
Chi è Gary Ridgway
Gary Leon Ridgway nasce il 18 febbraio 1949 a Salt Lake City, nello Utah da una madre dominante ed autoritaria ed un padre assente che frequenta prostitute. Questa combinazione di rigidezza materna e immoralità paterna influenza profondamente la sua psiche e contribuisce a creare in lui una personalità fragile, segnata da sensi di colpa, vergogna e confusione sessuale.
Durante l’infanzia e l’adolescenza, Gary Ridgway inizia a manifestare comportamenti inquietanti: soffre di enuresi, mostra attrazione sessuale verso la madre, uccide uccelli e sviluppa fantasie violente. A 16 anni accoltella un bambino, che sopravvive, per sapere come ci si sente a uccidere qualcuno.
A 20 anni, dopo aver terminato la scuola, si arruola nella Marina militare dove, entra in contatto con molte prostitute. Quando rientra si sposa prima con Claudia Barrows e successivamente, nel 1973, con Marcia Winslow con la quale ha un figlio.
In questo periodo, inizia a mostrare segni di fanatismo religioso, leggendo la Bibbia con ossessione e facendo proselitismo porta a porta, e di comportamenti devianti. Lavora come verniciatore presso la Kenworth Truck Company, attività che gli permette di spostarsi e avere contatti con prostitute, terreno fertile per lo sviluppo della sua carriera criminale.
Nonostante un’apparente vita normale, Gary Ridgway sta per risvegliare il mostro in lui.
La lunga scia di omicidi di Gary Ridgway
L’attività omicidaria di Gary Ridgway esplode tra il 1982 e il 1984 e si concentra sulla Contea di King, in particolare attorno a Seattle.
Le sue vittime sono principalmente prostitute molto giovani, tra cui anche minorenni, che avvicina con il suo pick-up lungo la Pacific Highway South, un’area nota come “lo Strip“.
Le sue vittime sono principalmente prostitute molto giovani, tra cui anche minorenni, che avvicina con il suo pick-up lungo la Pacific Highway South, un’area nota come “lo Strip“.
Anche il modus operandi è sempre lo stesso. Nello specifico:
- mostra la foto del figlio Matthew per guadagnarsi la fiducia delle ragazze;
- le porta in aree appartate per strangolarle a mani nude o con un laccio;
- in molti casi fa loro violenza sessuale post-mortem.
Inoltre, l’uomo sviluppa un’ossessione per la necrofilia: taglia unghie e capelli delle vittime per eliminare prove, torna sui luoghi dei delitti per interagire con i cadaveri e utilizza miscele di antisettico per mascherare l’odore dei corpi.
Di certo, tra i crimini più inquietanti è necessario citare:
- uccisioni multiple nello stesso giorno di Sandra Kay Gabbert, Kimi-Kai Pitsor e Mary Meehan, incinta all’ottavo mese;
- vittime uccise in date per lui significative, come il compleanno del figlio Matthew e la Vigilia di Natale;
- Carol Ann Christensen, sua ex fidanzata e unica vittima non prostituta, ritrovata con pesci e salsicce disposti sul cadavere.
In totale, Gary Ridgway confesserà in seguito 71 delitti, di cui 49 accertate ed altre vittime sospette.
Indagini, arresto, processo e condanna
Dato il numero sempre più alto di omicidi, la polizia della Contea di King forma la “Green River Task Force” per indagare. Il primo ritrovamento dei corpi avviene il 15 luglio 1982, quando vengono scoperti due cadaveri nel Green River.
Nonostante Gary Ridgway diventi il principale sospettato fin dall’inizio, in quante alcune prostitute della zona dichiarano di aver avuto a che fare con lui, riesce sempre a sfuggire grazie alla sua astuzia e alla scarsa tecnologia del periodo, superando inoltre più volte il test della macchina della verità.
Il serial killer inizia anche a ricevere anche attenzione mediatica, partecipando a trasmissioni televisive che sperano in una confessione.
La svolta avviene solo nei primi anni Duemila, quando le moderne tecniche di analisi del DNA consentono di collegare in modo definitivo Gary Ridgway ai crimini tramite campioni di sperma conservati dal 1987.
Il 30 novembre 2001, l’uomo viene arrestato.
Inizialmente accusato di quattro omicidi, l’analisi del DNA conferma il suo coinvolgimento in ulteriori delitti. Grazie a un accordo con la polizia, Ridgway patteggia per evitare la pena di morte, confessando in dettaglio anche altri omicidi.
Inizialmente accusato di quattro omicidi, l’analisi del DNA conferma il suo coinvolgimento in ulteriori delitti. Grazie a un accordo con la polizia, Ridgway patteggia per evitare la pena di morte, confessando in dettaglio anche altri omicidi.
Il 18 dicembre 2003 viene condannato a 49 ergastoli più 480 anni di carcere senza possibilità di libertà condizionale e viene incarcerato nel Penitenziario Statale di Washington a Walla Walla, dove rimane tuttora.
Profilo psicologico e impatto culturale
L’analisi psicologica di Gary Ridgway mette in luce una personalità complessa, dominata da:
- impulsi sessuali violenti, colpa religiosa e bisogno di controllo assoluto;
- disturbo antisociale, accompagnato da tratti ossessivi e totale assenza di empatia, senso di colpa e rimorso;
- forte disprezzo verso le donne, in particolare verso le prostitute;
- disturbo ossessivo-compulsivo, che si manifesta nella ritualità con cui dispone i corpi, pulisce le scene del crimine e torna più volte sui luoghi degli omicidi;
- parafilia e necrofilia: evidente nella manipolazione dei cadaveri e nella ricerca di piacere attraverso il dominio fisico totale;
- dissociazione funzionale: consapevolezza dei suoi atti razionalizzata come una missione moralmente accettabile.
Un tratto inquietante della sua personalità è infine la sua razionalità: Ridgway pianifica i delitti per evitare di essere scoperto, utilizza corde e lacci per non lasciare segni e sceglie prostitute perché “non sarebbero mancate a nessuno”.
Il caso ha avuto ampio riscontro nella cultura di massa, con film e miniserie quali The Riverman e Green River Killer ed episodi di serie TV di Criminal Minds. Ad oggi, la vicenda continua a essere studiata come esempio di criminologia investigativa e psicologia criminale, rappresentando un monito sulla complessità della mente criminale e sull’importanza di metodologie investigative avanzate nella lotta contro i serial killer.
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