Vai al contenuto
  • Master e post laurea
  • Formazione continua
  • Personale della scuola
  • Corsi di laurea
  • Concorsi
  • Servizi aziendali
  • Blog

  • Su UniD Professional
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Assistenza clienti

  • Contattaci
logo prof2019
logo prof2019

Master e corsi di alta formazione

numero servizio clienti
logo prof2019logo arancio mobile
Sotto l'header
  • Master e post laurea
  • Formazione continua
  • Personale della scuola
  • Corsi di laurea
  • Concorsi
  • Servizi aziendali
  • Blog

Messaggio WhatsApp: per la Cassazione ha valore di prova documentale

Messaggio WhatsApp: per la Cassazione ha valore di prova documentale

messaggio whatsapp cassazione
  • Nausicaa Tecchio
  • 26 Dicembre 2022
  • Diritto informatico
  • 5 minuti
  • 2 Ottobre 2023

Messaggio WhatsApp: per la Cassazione ha valore di prova documentale

Quando si scrive in una chat di WhatsApp non si pensa troppo a volte neanche all’ortografia, tanto che spesso la scrittura automatica tende a fare scherzi. Eppure con la sentenza della Corte di Cassazione n. 49016 del 2017 a prescindere dalle emoji o dalle reazioni ogni messaggio ha valore come prova documentale. 

Questo vale anche per i media di cui resti traccia nelle conversazioni di WhatsApp: foto, video e GIF. Insomma tutto ciò che viene scritto o mandato tramite la piattaforma di proprietà del gruppo Meta può essere usato contro il suo autore. 

Indice
Laurea in Giurisprudenza
Scopri i nostri corsi di laurea in Giurisprudenza
Scopri di più

Che cosa sono le prove documentali 

Prima di approfondire come si possano utilizzare le chat di un’applicazione per essere presentate in tribunale è meglio chiarire come vengono classificate. I messaggi WhatsApp sono considerati prove documentali ossia rappresentazioni di fatto. Possono essere documenti cartacei o digitali senza distinzione. 

Ne fanno parte le scritture private e contabili, le riproduzioni, gli atti pubblici e le copie degli stessi. In più per essere assunti come prove questi documenti devono essere stati creati intenzionalmente oltre che essere legati a fatti giuridicamente rilevanti, comprovati e avvenuti. Sussistendo queste condizioni possono essere quindi presentati come prove documentali qualora la legge lo consenta. 

WhatsApp o meglio i testi delle sue chat rispettano questi criteri elencati all’ex articolo 234 del Codice di Procedura Penale. La loro acquisizione può avvenire in diversi modi senza intaccare il valore di prova documentale, come vedremo di seguito. 

WhatsApp può essere mostrato direttamente dal dispositivo 

La modalità più semplice per mostrare i messaggi  in sede di processo è naturalmente requisire il dispositivo dove sono stati salvati(smartphone, tablet o PC). A seconda di chi li presenti può trattarsi della difesa o dell’accusa e si tratta naturalmente del sistema più immediato e diretto.

Presentando il cellulare o il tablet materialmente all’interno dell’aula evita discussioni circa la loro autenticità. Potendo leggere i messaggi di WhatsApp direttamente dal supporto non è possibile avanzare contestazioni o dubbi. 

Rimane la possibilità di discutere la veridicità dei testi inviati sulle chat solo in determinate circostanze. Vale a dire qualora manchi una parte di testo o non siano presenti informazioni circa la data e l’ora di invio di quelle che diventano dichiarazioni. Basta cliccare sopra al messaggio per verificare la cronologia.

In caso queste risultassero diverse da quanto dichiarato dalla parte che ha presentato le prove potrebbe nascere il sospetto di una manomissione. Lo stesso principio vale infatti per gli SMS e per le email. Anch’essi possono essere contestati in caso manchino le coordinate temporali del loro invio. 

Screenshot e fotografie dei display

A patto che il device usato come fonte sia presente a sua volta in aula sono ammesse anche delle copie. Vale a dire per esempio degli screenshot effettuati dal dispositivo e poi stampati per essere letti ed esaminati. Oppure anche delle semplici fotografie della schermata della chat di WhatsApp che funge come prova documentale. 

Oltre che tramite stampa gli screenshot del dispositivo possono essere anche salvati su una chiavetta USB. Anche in questo caso le possibilità di contestazioni riguardano i casi in cui siano presenti omissioni o incertezza circa la cronologia dell’invio dei messaggi.

Il contenuto delle chat di WhatsApp può anche essere riferito da un testimone sotto giuramento. In questo modo la persona si assume tutte le conseguenze previste a livello penale in caso le sue dichiarazioni risultino false. In sintesi come qualsiasi altra prova testimoniale che venga presentata in tribunale. 

Il cellulare o il tablet vanno messi a disposizione degli inquirenti in modo da poter effettuare le dovute verifiche di quanto emerso. Diversamente tuta la documentazione presentata risulterà del tutto priva di valore. 

La trascrizione delle chat 

Qualora non fosse stato possibile procurarsi fotografie o acquisire gli screenshot delle conversazioni magari per errore o malfunzionamenti rimane una possibilità. Vale a dire operare una minuziosa trascrizione dei messaggi di WhatsApp che una delle due parti abbia deciso di utilizzare in  sede di processo. 
 
Naturalmente è facile che di fronte a queste prove documentali la controparte ne contesti la veridicità e richieda una perizia per controllare. Di fronte a questa richiesta tocca poi al giudice nominare un tecnico d’ufficio a cui affidare il dispositivo. Come per il caso precedente infatti questo deve essere a sua volta a disposizione per eventualità di questo genere.
 
Il tecnico a questo punto confronterà le chat di WhatsApp dello smartphone o tablet su cui è presente la conversazione. A quel punto potrà stendere a sua volta una trascrizione che acquisterà il valore di piena prova in giudizio. Dopo questa nuova documentazione l’ufficialità diventerà infatti incontestabile.
 
In sintesi il metodo più rapido per far riconoscere le prova è fornire direttamente il telefono acceso e aperto sulla chat incriminata. Occorre infatti controllare anche i numeri di telefono da cui sono stati inviati i messaggi portati in documentazione così come quello del ricevente. 
 

Utilizzi legali di WhatsApp

A questo punto serve chiedersi in quali casi serva davvero servirsi della chat salvate all’interno dell’applicazione. Solitamente si ricorre a questo tipo di prove documentali in quelli che sono i casi di diffamazione. Facile infatti che certe voci false vengano messe in circolo su conversazioni private o di gruppi ristretti e poi diffuse ulteriormente sfruttando il passaparola. 
 
Altre circostanze i cui  WhatsApp può risultare cruciale sono le denunce per stalking. Un’invio assiduo di messaggi o di richieste insistenti può infatti valere come prova incriminante. Lo stesso vale per provare e documentare le minacce che qualcuno potrebbe avere inoltrato via chat per intimidire o ricattare una persona.
 
Va detto che un semplice messaggio inviato tramite l’applicazione avendo valore legale può essere usato anche per comunicare un licenziamento. WhatsApp infatti assolve l’onere della forma scritta e grazie alle spunte blu può documentare anche l’avvenuta consegna e lettura da parte del destinatario. Dunque anche se forse poco elegante rimane un sistema legittimo. 
Scopri i nostri Master
Informatica Giuridica
Scopri il Master riconosciuto MIUR
Scopri di più
Business Administration
Scopri il Master in MBA
Scopri di più
Condividi su
Facebook
LinkedIn
Email
WhatsApp
Scritto da
Picture of Nausicaa Tecchio
Nausicaa Tecchio
Ghostwriter e copywriter freelance
Categorie
Categorie
  • Concorsi (87)
  • Criminologia (159)
  • Diritto informatico (81)
  • Guide (189)
  • News (208)
  • Notizie giuridiche (158)
  • Professioni (229)
  • Scuola e università (189)
  • Uncategorized (1)
Iscriviti alla newsletter

Ricevi i nostri migliori articoli, contenuti gratuiti, offerte riservate e tanto altro!

google news

Ricevi le nostre notizie da Google News

Seguici
Master e corsi di alta formazione
UNID PROFESSIONAL
  • Master e post laurea
  • Formazione continua
  • Formazione docenti
  • Corsi di laurea
  • Concorsi
  • Servizi aziendali
  • Termini e Condizioni
CONTATTI

Via degli Aceri, 14
47890 Gualdicciolo (RSM)
0549.980007
info@unidprofessional.com
Chi siamo | Sedi | Contatti
Lavora con noi | Redazione

CONSIGLIA AD UN AMICO

Iscriviti alla Newsletter

Sicurezza negli acquisti online
Paga da 3 fino a 36 rate con: PayPal, Alma, HeyLight. Paga in unica soluzione con: Carta di Credito, Apple Pay, Google Pay o Bonifico Bancario.

pagamenti accettati
© Copyright 2025 - UNID S.r.l. - Codice Operatore Economico: SM22747 - Via degli Aceri, 14 - 47890 Gualdicciolo (RSM)
logo prof2019logo arancio mobile
Gestisci la tua privacy
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci (non) personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferences
The technical storage or access is necessary for the legitimate purpose of storing preferences that are not requested by the subscriber or user.
Statistiche
The technical storage or access that is used exclusively for statistical purposes. L'archiviazione tecnica o l'accesso utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, un'adesione volontaria da parte del tuo fornitore di servizi Internet o registrazioni aggiuntive da parte di terzi, le informazioni archiviate o recuperate solo per questo scopo di solito non possono essere utilizzate per identificarti.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Gestisci opzioni
{title} {title} {title}
Torna in alto