Stalking: 5 cose da sapere sul reato
Lo stalking, o sindrome del molestatore assillante, è un fenomeno dilagante in Italia. La condotta persecutoria (trattata nell’articolo 612 bis del Codice Penale) può essere perseguibile dalla legge. Ecco 5 cose da sapere sul reato.
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Cos’è lo stalking
Stalking è un termine anglosassone con cui vengono indicati gli atti persecutori ed oppressivi esercitati su una vittima (uomo, donna o minore) che comportano timore, disagio psicofisico ed alterazione delle abitudini di vita. Chiunque può commettere il reato, anche chi non ha mai intrattenuto relazioni amorose o affettive con la persona offesa. Per atti persecutori si intendono minacce e molestie ripetute nel tempo e ritenute pericolose per l’incolumità della vittima e delle persone ad essa vicine.
Cosa prevede la legge
L’articolo 612 Bis del Codice Penale prevede per il reato di stalking una pena dai sei mesi ai quattro anni. La persona offesa ha sei mesi di tempo per presentare querela ed esprimere così la volontà di perseguire legalmente e punire penalmente l’autore dei comportamenti persecutori. In caso di reato commesso su minore oppure disabile si procede d’ufficio, con segnalazione alle forze di polizia che investigheranno e consegneranno lo stalker alla giustizia. L’ammonimento è un provvedimento amministrativo e non penale, di competenza della Questura che invita il molestatore ad interrompere gli atti persecutori.
Cosa succede in caso di reato grave
Per il reato di stalking il giudice può disporre delle limitazioni al molestatore o la custodia cautelare in carcere. Qualora la vittima subisse percosse e lesioni gravi, deve ricorrere prima alle cure mediche e dopo presentare querela. I referti costituiranno le prove per incriminare lo stalker.
Cosa fare
La vittima di stalking deve interrompere qualsiasi contatto con il molestatore. Qualsiasi risposta potrebbe essere intesa come incoraggiamento. Deve salvare i messaggi vocali, gli sms e registrare le chiamate.
Cosa non fare
La vittima di stalking non deve dare informazioni sugli spostamenti e gli orari al suo molestatore. Non deve sottomettersi né sperare che le cose col tempo miglioreranno.