Da mentore a manipolatore: il caso Lighthouse e i confini oltre il coaching
Nel panorama del life coaching contemporaneo, il caso Lighthouse ha portato alla ribalta una delle controversie più sorprendenti del settore. Presentatosi come un mentore spirituale e imprenditoriale, il gruppo fondato da Paul Waugh ha suscitato l’attenzione grazie alle accuse di pratiche manipolative, coercizione finanziaria, isolamento sociale e abusi psicologici nei confronti dei suoi membri.
Un’inchiesta della BBC intitolata “A Very British Cult” ha rivelato come centinaia di persone siano state indotte a fare donazioni ingenti (anche fino a decine di migliaia di sterline), partecipando a un percorso di sviluppo personale spinto oltre i limiti dell’etica e della trasparenza.
Questa vicenda solleva domande critiche sul confine tra mentorship autentica e manipolazione settaria, di cui molti ex membri della community denunciano il carattere distruttivo della relazione instaurata con i coach di Lighthouse.
Nei prossimi paragrafi vedremo chi è Paul Waugh e come ha strutturato il gruppo Lighthouse, quali pratiche sono state denunciate, l’evoluzione delle indagini giudiziarie e i rischi insiti nell’industria non regolamentata del life coaching.
Il gruppo di life coaching Lighthouse
Nonostante le affermazioni non sono mai state confermate, contribuiscono a costruire la sua immagine carismatica e autorevole.
Lighthouse, infatti, si propone come una community esclusiva di life coaching offrendo corsi di sviluppo personale a costi molto elevati: i corsi annuali superano le 10.000 sterline e le affiliazioni a livelli superiori circa 25.000 sterline. Questi prezzi rendono ovviamente l’accesso una prerogativa per pochi.
Lighthouse: i connotati settari
- si autoproclama guida spirituale, ponendosi al vertice di un percorso a quattro livelli di illuminazione ed affermando di avere una connessione speciale con Cristo;
- consolida tramite questa narrazione la sua autorità e riesce a giustificare le richieste di obbedienza e fedeltà assoluta da parte dei membri;
- impone al gruppo una struttura rigida, con rituali, gerarchie, disciplina, controllo della vita e dele scelte dei membri e pratiche manipolative.
- incoraggiati a isolarsi dalle loro famiglie ed evitare relazioni esterne, considerate ostacoli alla crescita personale;
- spinti a versare somme ingenti, spesso oltre le loro possibilità con la promessa di ottenere successo e felicità;
- motivati a cedere beni personali.
Denunce, indagini e processo
- molestie psicologiche;
- perdite economiche significative;
- violazione della privacy;
- frodi finanziarie;
- manipolazioni mentali.
Allo stesso tempo, viene disposta la confisca di beni aziendali e personali per impedire che vengano ulteriormente usati per compiere abusi o frodi finanziarie.