La nuova generazione di culti digitali: il caso Zizians
Nel panorama dei nuovi movimenti estremi nati e diffusi principalmente online, il caso degli Zizians è diventato uno degli esempi più controversi degli ultimi anni. Questo gruppo, nato nel web e presto trasformatosi in una vera e propria comunità digitale radicalizzata, ha saputo attrarre giovani e giovanissimi, lasciando dietro di sé una scia di violenza e fanatismo che ha destato l’attenzione di media e studiosi.
Il fenomeno degli Zizians mette in luce i rischi connessi all’uso distorto delle piattaforme digitali: da luoghi di condivisione e confronto possono infatti trasformarsi in spazi di manipolazione psicologica, isolamento sociale e costruzione di vere e proprie subculture estremiste.
Nei prossimi paragrafi analizzeremo le origini del gruppo Zizians, i principi alla base della loro ideologia e il motivo per cui rappresentano un simbolo della nuova generazione di culti digitali.
Alle origini del culto
Chi sono gli Zizians
Gli adepti si addestrano a dormire con un solo emisfero del cervello, per non perdere coscienza e iniziano a sviluppare l’idea che per salvare il mondo sia necessario disattivare emozioni primarie quali empatia, paura ed attaccamento personale. In quest’ottica, quindi, è necessario fare qualsiasi cosa anche violenta per eliminare chi intralcia il piano e massimizzare il bene.
Il profilo dei leader del culto Zizians
Al centro dell’intera vicenda spicca Jack LaSota, nota online come Ziz, considerata fondatrice e figura di riferimento del gruppo. Ex studentessa di ingegneria informatica, ha conseguito la laurea presso l’Università dell’Alaska Fairbanks nel 2013 e ha lavorato per brevi periodi, tra cui uno stage alla NASA.
Caratterizzata da ideologie radicali, ha iniziato a pubblicare su blog personali teorie estreme, dalla visione secondo cui l’emisfero destro e sinistro del cervello possano avere “genere, valori e desideri opposti” fino a concetti collegate all’IA e al veganismo. Socialmente, Ziz ha preso le distanze da community razionaliste affermate come CFAR e MIRI, criticandole per presunti atteggiamenti discriminatori e scelte morali discutibili.
Il gruppo, definito “vegan anarchotranshumanist” e “post-rationalist“, riflette i suoi ideali: un’estrema combinazione di veganesimo, anarchismo e discorsi sull’intelligenza artificiale e la responsabilità individuale.
Jack “Ziz” LaSota è stata arrestata nel febbraio 2025 in Maryland con accuse che includono accesso non autorizzato, possesso di armi e intralcio alle indagini. Le autorità l’hanno ritenuta un presunto pericolo pubblico e un rischio di fuga. Durante l’udienza ha fatto scalpore la sua richiesta di cibo vegano in carcere, sostenendo che senza non avrebbe potuto sopravvivere.
Il gruppo Zizians, composto prevalentemente da giovani e altamente istruiti nell’ambito tecnologico e scientifico, evidenzia una rottura dalla narrazione classica delle “vittime della società”. Si tratta di individui dotati, marginalizzati, che hanno creato una cultura radicale in opposizione alle istituzioni e alla modernità, spingendo il concetto di “disconnessione” a livelli estremi.
Michelle “Jamie” Zajko: il volto locale del culto Zizians
Michelle Zajko, considerata una figura di rilievo tra gli Zizians, è accusata di aver partecipato all’omicidio dei suoi genitori, Richard e Rita Zajko, trovati morti in Pennsylvania la notte di Capodanno 2022. Non è stata formalmente incriminata, ma indagata come persona d’interesse.
È stata arrestata insieme a LaSota in Maryland. Le accuse comprendono possesso di arma, intralcio alla giustizia e violazione di proprietà privata.
Altri membri chiave
Felix “Ophelia” Bauckholt: cittadina tedesca e brillante matematica, medaglia all’Olimpiade Internazionale di Informatica. Lavorava come trader quantitativo a New York. È morta durante lo scontro armato con agenti federali in Vermont, nel gennaio 2025.
Maximilian Snyder: giovane sviluppatore software, ex studente di Oxford. Accusato dell’omicidio del testimone Curtis Lind in California, motivato da ideali anti-predazione animale.
Teresa Youngblut: studentessa e fidanzata di Snyder. Coinvolta nella sparatoria che ha causato la morte dell’agente federale Vermont; sopravvissuta e arrestata con accuse federali.
Alexander Leatham: transgender, proveniente dalla California, con studi incompleti in matematica. Accusata di tentato omicidio nell’attacco a Curtis Lind. Attende processo.
Dal culto virtuale alla violenza reale
- Michelle Zajko, giovane bioinformatica trans, nel 2023 uccide entrambi i genitori la notte di Capodanno nella loro casa colpendoli alla testa con una pistola, insieme ad altri membri del gruppo;
- un ex matematico di Oxford e una ex trader finanziario nel 2024 vengono coinvolti in una sparatoria con la polizia di frontiera in Vermont che finisce con agente federale morto;
- un altro membro del gruppo viene arrestato per l’omicidio di Curtis Lind, un anziano precedentemente sopravvissuto ad un’aggressione con la katana, ora pugnalato a morte mentre passeggiava nel suo quartiere.
Indagini, processo e accuse
I tre, accusati di omicidio volontario aggravato, associazione per delinquere a scopo terroristico e plagio mentale su minori, si sono dichiarati non colpevoli.
Gli arresti e le successive richieste di condanna, anche con pena capitale, testimoniano l’eccezionale gravità del caso.