La devianza secondo la Scuola di Chicago: la teoria della disorganizzazione sociale
All’inizio del XX secolo, la Scuola di Chicago – un influente dipartimento di sociologia e criminologia dell’Università di Chicago – rivoluzionò lo studio della criminalità e della devianza.
Gli studiosi di questo gruppo sostenevano che la prima causa dei comportamenti devianti non fosse da ricercare unicamente nelle caratteristiche individuali, ma piuttosto nell’ambiente sociale e fisico in cui le persone vivevano. Quartieri degradati, mancanza di coesione comunitaria e povertà strutturale erano considerati fattori determinanti nello sviluppo di condotte antisociali.
La loro teoria della disorganizzazione sociale spiegava come la perdita di legami sociali, norme condivise e senso di appartenenza potesse favorire la diffusione della criminalità. Analizzando aree urbane caratterizzate da rapido ricambio demografico e forte marginalizzazione, i ricercatori della Scuola di Chicago individuarono pattern ricorrenti, dimostrando come il contesto possa incidere profondamente sul comportamento individuale.
Nei prossimi paragrafi esploreremo i principi fondamentali della teoria della disorganizzazione sociale, le principali ricerche condotte dalla Scuola di Chicago e il loro impatto sugli studi contemporanei di criminologia.
Che cos’è la Scuola di Chicago
- metodi statistici di raccolta dei dati e metodi etnografici;
- osservazione diretta finalizzata a ricostruire le storie individuali, che ad oggi prendono il nome di casi studio;
- descrizioni accurate di molti fenomeni ancora attuali, come quelli delle bande giovanili, il vagabondaggio e la criminalità organizzata.
Scuola di Chicago: il concetto di devianza
- centrale: pochi residenti e numerosi uffici e fabbriche;
- di transizione: piena di uffici e fabbriche, ha un basso costo della vita e permette l’insediamento ad immigrati e persone poco abbienti;
- residenziale: appetibile per i lavoratori ma poco accessibile per i costi elevati;
- abitazioni di lusso;
- sobborghi.
La teoria della disgregazione sociale
In alcune zone delle città, ci sono legami sociali molto bassi se non addirittura nulli, in quanto le persone non si conoscono tra di loro. Molti lavoratori infatti, dopo aver terminato il loro turno, si spostano nelle abitazioni in altre zone.
- maggior anonimato, ovvero quelle centrali e transitorie;
- alto grado di mobilità;
- status sociale, economico e culturale basso;
- multiculturalità etnica: in conflitto tra di loro, trasmettono la devianza a livello culturale anche alle generazioni successive.
L’attualità della corrente di pensiero
Infatti, se esse vengono utilizzate insieme ad altri paradigmi sono molto utili per approcciarsi allo studio e raggiungere una descrizione accurata del fenomeno deviante.
Quest’ultimo concetto sta ad indicare l’insieme di tecniche e approcci in grado di analizzare gruppi umani di diverse etnie in profondità, attraverso l’osservazione diretta e la partecipazione alla loro vita quotidiana. L’obiettivo è quello non solo di saper descrivere ma di comprendere in toto significati, pratiche, credenze e comportamenti culturali di un gruppo specifico.