Il Rorschach test in ambito giuridico
Il Rorschach test, o test delle macchie di inchiostro, è uno degli strumenti più noti quando si parla di valutazione della personalità. Oltre che in ambito clinico, il test è molto usato in ambito giuridico. Viene spesso utilizzato, insieme ad altre batterie, per valutare l’imputabilità e la pericolosità sociale di un individuo. Analizziamone il funzionamento e le applicazioni in criminologia.
Test di Rorschach, in cosa consiste
Il Rorschach test si basa su un metodo proiettivo per individuare le caratteristiche della personalità. Si compone di dieci tavole, delle quali cinque sono in bianco e nero (o con sfumature di grigio), due con parti rosse e tre colorate.
La sua somministrazione richiede di domandare al soggetto cosa rappresentano le dieci macchie di inchiostro. Avviene successivamente la codificazione e l’interpretazione. Se la siglatura avviene in maniera adeguata, le informazioni ottenute su percezione e personalità del soggetto sono affidabili.
Il test di Rorschach fornisce inoltre informazioni sulla gestione dello stress, sulle emozioni e sulla percezione di sé e degli altri.
Data la sua attendibilità, un test di personalità molto usato in psicologia, sia clinica che forense.
La paternità del test si deve a Hermann Rorschach, psichiatra svizzero che, dopo studi durati decenni, nel 1921 ne pubblico la prima versione.
Dal 1921, il test è stato aggiornato e modificato ma, ad oggi, resta uno dei test psicodiagnostici più usati nella psicologia.
Rorschach Inkblot Method (RIM), il test psicologico nella valutazione della pericolosità sociale
Il Rorschach, chiamato anche Rorschach Inkblot Method (RIM) fornisce diversi tipi di indicazioni.
Il test consente di individuare:
- le strategie di problem solving
- i bisogni e gli eventuali conflitti
- la struttura cognitiva
- la personalità, anche nel caso in cui il soggetto abbia un basso livello di istruzione o di cultura.
Le sue caratteristiche, se vogliamo, “transculturali” permettono di applicare il test di Rorschach a diverse situazioni. Oltre che per valutare gli aspetti clinici, è anche un ottimo metodo per rilevare l’eventuale pericolosità sociale di un individuo.
I cinque cluster del Rorschach test
Per interpretare il Rorschach test, cinque sono i cluster che vengono considerati.
Innanzitutto, quello denominato Control e riferito al controllo dello stress. Si tratta del cluster che analizza la capacità decisionale e la possibilità di agire per affrontare le richieste, sia interne che esterne.
Il cluster Cognition si riferisce alle funzioni cognitive, suddivise a loro volta in:
- attività mentali per elaborare le informazioni);
- mediazione delle informazioni in ingresso, che vengono poi immagazzinate in memoria
- ideazione e concettualizzazione.
Il cluster affettività (Affect) serve invece a valutare le reazioni che i soggetti hanno nei confronti delle macchie colorate. Ne valutano, cioè, la modulazione delle emozioni.
Il quarto cluster è quello denominato Self perception. La sua valutazione permette di rilevare l’immagine di sé del soggetto.
Interpersonal perception è il quinto e ultimo cluster, che analizza il rapporto che il soggetto ha con gli altri. E, più in generale, permette di analizzare il modo in cui l’intervistato gestisce le proprie relazioni sociali.
Il test delle macchie di inchiostro in ambito giuridico
Abbiamo già anticipato che il Rorschach è uno dei test psicologici più utilizzati. Non stupisce, quindi, la sua applicazione in ambito giuridico.
Il consulente, di solito, utilizza questo test di personalità insieme a colloqui e ad altre batterie. Grazie all’uso congiunto di questi strumenti, si ottiene una valutazione psichica del soggetto, della sua eventuale imputabilità e della pericolosità.
In ambito giuridico, il Rorschach trova applicazione innanzitutto quando si deve valutare la capacità di intendere e di volere. Ma non viene sfruttato solo in ambito penale.
Ci sono anche situazioni relative all’ambito civile in cui l’applicazione del test di Rorschach può chiarire i dubbi. Solo per citare un esempio, viene utilizzato per effettuare valutazioni sulla capacità genitoriale di un soggetto.
Valutazione della pericolosità sociale: opportunità e limiti del test
È chiaro che, in ambito giuridico e quando si deve valutare la pericolosità sociale, l’uso del solo proiettivo di Rorschach è limitante.
Anche se in grado di fornire indicazioni preziose, gli esperti incaricati della perizia psicologica dovranno necessariamente affiancarlo ad altri strumenti.
Per una valutazione psicologica completa vanno analizzati diversi fattori, in primis la storia criminale dell’individuo. Questo aspetto fornisce informazioni utilissime sui comportamenti passati.
Vanno anche analizzati l’ambiente in cui l’individuo ha vissuto e attualmente vive e i fattori criminologici. In questo senso, si analizzano le caratteristiche, le circostanze e il movente del reato.
Infine, un elemento fondamentale della perizia è quello della valutazione psicologica vera e propria. In questa fase, il test di Rorschach va affiancato a interviste, osservazioni dirette e altre batterie.
Tra le più usate in combinazione con il test delle macchie d’inchiostro anche l’MMPI (Minnesota Multiphasic Personality Inventory), l’Intervista Criminologica Strutturata e il test della figura umana.
L’uso di questi strumenti combinati permette di individuare eventuali aspetti che possono indicare pericolosità sociale
La valutazione dell’imputabilità: il processo di Norimberga
Uno dei casi più famosi di applicazione del test di Rorschach è quello che si è verificato al processo di Norimberga.
Il processo, che si è tenuto dal 20 novembre 1945 al 1 ottobre 1946, rappresenta, di fatto, la prima applicazione del test per lo studio della personalità in soggetti accusati di crimini di guerra.
Il Rorschach venne utilizzato per la valutazione della personalità dei leader nazisti sotto processo. Attraverso l’analisi delle risposte fornite dai gerarchi alle tavole del test, lo studio si proponeva di comprendere i tratti psicologici comuni tra gli imputati e di valutare l’efficacia del Rorschach come strumento diagnostico in ambito criminologico.
Tra i gerarchi nazisti ai quali il test di Rorschach venne somministrato, ci fu anche Hermann Göring.
I risultati hanno evidenziato una personalità narcisista, egocentrica e manipolativa, caratterizzata da un forte bisogno di controllo e un senso grandioso di sé. Göring mostrava una marcata tendenza a razionalizzare i propri comportamenti e a negare le proprie responsabilità, mentre le sue risposte rivelavano una limitata empatia e un distacco emotivo.
Questi tratti sono stati interpretati come rappresentativi della sua capacità di giustificare le atrocità del regime nazista e di mantenere una visione distorta della realtà.
Appare chiaro come, in questo caso, il test di Rorschach abbia contribuito a comprendere la psicologia di figure storiche complesse, pur riconoscendo i limiti metodologici e la necessità di un approfondimento con altre tipologie di test diagnostici.