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Risk Manager: chi è, di cosa si occupa e come diventarlo

Risk Manager: chi è, di cosa si occupa e come diventarlo

risk manager chi e di cosa si occupa come diventarlo
  • Nausicaa Tecchio
  • 4 Giugno 2022
  • Professioni
  • 5 minuti
  • 13 Novembre 2024

Risk Manager: chi è, di cosa si occupa e come diventarlo

Tra tutte le declinazioni della figura del dirigente quella del Risk Manager è poco nominata ma cruciale. La parola “rischio” nella sua denominazione fa riferimento a ciò che questo professionista punta a prevenire. Il suo compito è trovare le criticità presenti in azienda prima che abbiano il sopravvento e portino a danni reali.

Ecco come iniziare la strada per diventare perfetti per questo ruolo e le qualità che servono. 

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Risk Manager, la lotta agli indicatori di rischio

Ci sono diverse sfumature del ruolo di manager. Si va da dall’esperto di web marketing (Community Manager) al guru della progettazione degli spostamenti (Mobility Manager). Il caso in esame però è legato all’aspetto dell’analisi del rischio aziendale. Un pericolo che può essere economico, relativo alla sicurezza dei dipendenti o provocare rischi a livello operativo. Prima di tutto viene la continuità aziendale.

Il compito del Risk Manager è individuare tali rischi. Poi procede nell’analizzarli sia in termini di frequenza sia di gravità. Deve quindi raccogliere dati ed effettuare controlli per avere dei risultati affidabili su cui lavorare. Quelli che si trova ad analizzare sono detti principali indicatori di rischio.

 Una volta che questi divengono chiari il professionista elabora i possibili scenari che si verificherebbero se i pericoli si concretizzassero. Alcuni esempi possono essere il verificarsi di un danno ai materiali e alle strutture o un furto di informazioni riservate come la violazione del segreto industriale.

A questo punto il Risk Manager passa a progettare la gestione di tali scenari, in accordo con i tecnici. Evidenzia i punti deboli  riscontrati svolgendo il cosiddetto vulnerability assessment e propone aggiornamenti o modifiche della politica di gestione del rischio aziendale. Organizza anche piani di controllo per prevenire l’insorgenza del rischio o limitare i danni.

Mansioni specifiche 

Gli ambiti di competenza del Risk Manager nello specifico sono i seguenti:

  •  Stendere il business continuity plan. In italiano si chiama piano di continuità operativa e contiene le strategie relative alla gestione delle crisi oltre ai protocolli operativi e gli aggiornamenti di regolamenti e procedure. 
  • Fissare il risk appetite. Quando il professionista si trova ad avere a che fare con i rischi legati all’andamento dei mercati finanziari questo parametro è essenziale. Con risk appetite si intende il livello di rischio che la società ritiene accettabile per sviluppare le proprie strategie. L’esposizione al pericolo deve sempre rimanere al di sotto di tale soglia.
  • Svolgere consulenza relativa alla gestione dei rischi. Tra questi per esempio ci sono i consigli relativi all’incremento e al miglioramento della sicurezza digitale.
  • Prevenire l’insorgenza di nuovi fattori di rischio. Monitorare l’entrata in vigore di nuove legislazioni o variazioni del mercato è anch’esso compito di un Risk Manager. Oltre ad effettuare regolarmente verifiche e test sull’efficacia delle politiche di gestione del rischio. 
  • Formare il personale sulla risk policy dell’azienda. Si tratta di organizzare corsi o seminari incentrati sulla gestione dei rischi e l’acquisizione della consapevolezza sugli stessi. 
  • Stendere delle relazioni periodiche su quanto riscontrato per mantenere aggiornata la direzione.

Come si diventa Risk Manager

Per potersi definire un professionista serve innanzitutto avere la giusta formazione sull’elaborazione e  l’analisi dei dati. Per farlo la cosa migliore è frequentare un corso di laurea scientifico come Matematica, Informatica o Statistica. La magistrale in Finance and economics di Milano prevede un corso specifico sul Risk Management.
 
Nella propria formazione occorre incorporare poi materie e skill quali data analysis e quality assurance. Un Risk Manager può avvalersi di certificazioni internazionali grazie a master o corsi di aggiornamento nell’ambito della sicurezza aziendale. Lo studio dei modelli per la valutazione dei rischi è un requisito apprezzato per scegliere il professionista adeguato.
 
Per iniziare la propria carriera nel Risk Management si può partire con un inquadramento Junior in affiancamento a un professionista o ad un team di esperti. Pian piano si possono approfondire gli aspetti dell’auditing o dei rischi finanziari.
 
 

Fare carriera 

Dopo aver mosso i primi passi come Risk Manager si può iniziare a puntare più in alto. Da figura Junior si può passare al ruolo di Senior fino ad arrivare alla posizione di Chief Risk Officer. Chi non ama lavorare in azienda può invece scegliere la strada da libero professionista e offrirsi come consulente esterno alle imprese.
 
Per trovare più mercato si può puntare sulla specializzazione in un settore specifico. Da Risk Manager generico passare per esempio a professionista nel credit risk management, un aspetto importante per le società di servizi finanziari. Un’altra possibilità può risiedere nell’approfondimento dei rischi relativi all’ambito dell’IT, dell’informatica. O ancora nella gestioni dei rischi relativi alla privacy. 
 
Una specializzazione poco nota ma molto utile per diversi tipi di aziende è quello del Commodity Risk Manager. Questo consulente monitora l’andamento sui mercati finanziari del prezzo delle materie prime. In tempi come quelli attuali con la crisi dei materiali per produrre i chip le aziende tech ne sono alla disperata ricerca. 
 

Qualità essenziali per un manager del rischio 

La formazione e l’aggiornamento delle proprie conoscenze non sono sufficienti a formare un buon Risk Manager. Come figura che opera nell’ambito della sicurezza servono senza dubbio doti spiccate di problem solving. La creatività nel trovare soluzioni a imprevisti o pericoli che sembrano connaturati all’attività è la base. 
 
Alle capacità pratiche e creative si deve affiancare una buona capacità decisionale e la capacità di creare un clima di fiducia con i colleghi. Una persona incerta e poco convinta non riuscirà mai a convincere gli altri ad adottare il proprio piano di gestione. Tanto più che il Risk Manager deve coordinare tutti i reparti di un’azienda e curare la consapevolezza dei rischi presenti nelle attività che il personale svolge. 
 
Assumersi tutte queste responsabilità non resta senza gratificazione, poiché la retribuzione è buona. Un professionista con esperienza può facilmente fatturare più di 40.000 euro l’anno. Le aziende stanno pian piano realizzando la necessità di includere questa figura nelle loro sedi e le offerte si fanno sempre più vantaggiose. 
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