Reverse charge: guida all'inversione contabile
Obiettivo di questo articolo è quello di spiegarti cos’è il reverse charge, nota come inversione contabile IVA. Dopo aver presentato la definizione, vedremo in rapida carrellata come funziona e quando applicare l’inversione contabile.
Reverse charge: cos’è l’inversione contabile IVA?
Il reverse charge è un meccanismo di applicazione dell’IVA, dove l’obbligo dell’imposizione fiscale non spetta più al venditore, ma all’acquirente. Ecco perché si parla di inversione contabile IVA. L’intento di questo meccanismo? La normativa comunitaria si è posta il problema di eliminare alla radice l’evasione dell’IVA che, di sicuro, è tra le imposte più eluse in termini assoluti.
Reverse charge: come funziona l’inversione contabile IVA?
Il funzionamento dell’inversione contabile IVA verte su questo punto: tocca al venditore occuparsi dell’emissione della fattura, senza addebito dell’imposta; è compito poi dell’acquirente andare ad integrare la fattura ottenuta con la sua aliquota di riferimento. Il tutto, naturalmente, sulla base dell’operazione ultimata e, al tempo stesso, alla sua annotazione sia all’interno del registro acquisti che nel registro vendite.
Reverse charge: quando applicare l’inversione contabile IVA
L’applicazione originaria dell’inversione contabile IVA è da sempre incentrata sugli scambi comunitari con l’intento di risolvere il problema delle “frodi carosello”. Cosa sono? Tutta una serie di comportamenti fraudolenti, volti ad eludere il pagamento dell’IVA. L’evasione di questa imposta è più volte andata a segno mediante vari passaggi di merce tra diverse società, situate in Stati differenti. In Italia, il contesto dove il reverse charge IVA è stato maggiormente applicato è stato di sicuro quello edilizio. La prescrizione dei reati tributari ha un regime particolare, approfondisci l’argomento.
Ma di sicuro, non è il solo. A livello normativo, il riferimento da considerare è l’articolo 17 del Decreto del Presidente della Repubblica 633/1972, comma 5 e comma 6, ecco tutti gli ambiti dove viene applicata l’inversione contabile IVA.
- Casi di cessione di materiale in oro, imponibili da oro d’investimento e prodotti semilavorati o di purezza maggiore di 325 millesimi;
- Cessioni di fabbricati o di loro relative porzioni, dove è stato il cedente in prima persona a palesare l’opzione di imposizione;
- Cessioni di apparecchi terminali di comunicazione, impiegati nel servizio pubblico radiomobile terrestre;
- Cessione di computer, tablet, console da gioco e accessori di vario tipo;
- Cessione di prodotti lapidei e di materiali attinenti, solo se provengono direttamente da cave o da miniere;
- Prestazione di servizi, inclusa la manodopera nell’edilizia da parte dei subappaltatori nei riguardi di aziende che hanno nella costruzione e nella ristrutturazione di immobili il loro core business. L’unica eccezione, su cui non si applica il reverse charge IVA, è costituita dall’eventualità in cui il prestatore di servizi si rivolgesse ad un unico contraente, incaricato di seguire i lavori in maniera individuale.