Responsabilità dell’avvocato: quando chiedere un risarcimento
Anche un professionista legale può commettere degli errori, e la responsabilità dell’avvocato non è prettamente legata all’eventuale perdita della causa.
Scopriamo insieme quali sono i casi in cui l’avvocato è tenuto a risarcire il cliente!
Casi di responsabilità dell’avvocato
- negligenza: caso in cui egli non conosca una norma che metterebbe l’assistito in una posizione di ragione;
- imperizia: si lascia decorrere un termine di decadenza/ prescrizione o non viene prodotta la documentazione a favore adeguata;
- azione con dolo o colpa grave.
Responsabilità dell’avvocato: come l’assistito deve dimostrare l’errore
La responsabilità dell’avvocato viene inquadrata nell’ambito della responsabilità contrattuale. Il cliente che ha subito un danno, per riuscire a dimostrare l’errore e passare all’azione, deve provare:
- avvenuto conferimento del mandato: di essersi rivolti ad un avvocato e che il professionista ha accettato l’incarico;
- difettosa o inadeguata prestazione professionale: mancata diligenza nell’espletamento dell’incarico conferito. Questo può avvenire in caso di errori o omissione di atti che hanno pregiudicato l’esito positivo della causa;
- esistenza del danno: l’assistito ha evidentemente subito un pregiudizio, patrimoniale o non;
- nesso di causalità tra il fatto e il danno subito: occorre dimostrare che, se l’avvocato avesse svolto correttamente l’incarico, l’esito sarebbe stato probabilmente favorevole.
È inoltre possibile che l’avvocato incorra in responsabilità disciplinare in caso di violazione degli obblighi prescritti dal Codice Deontologico di:
- trasparenza;
- comunicazione;
- difesa;
- diligenza;
- aggiornamento professionale;
- prudenza.
Da parte sua, l’avvocato, per difendersi, deve dimostrare:
- impossibilità della perfetta esecuzione della prestazione;
- azione effettuata con diligenza;
- adempimento o sussistenza di un evento impossibilitante.
Occorre infine ricordare che il termine di prescrizione del diritto del cliente a chiedere il risarcimento dei danni è di dieci anni. Terminato questo tempo, il cliente non può più chiedere il risarcimento dei danni subiti. Quella dell’avvocato è chiaramente un’obbligazione di mezzi, non di risultato.
Richiesta del risarcimento: cosa deve fare l’avvocato
Consigli per agire in modo ottimale
- errore da parte del professionista;
- danno causato dalla sua condotta.
- conseguenza immediata e diretta dell’imperizia dell’avvocato.