Psicopatia: il disturbo di personalità
La psicopatia è il primo disturbo di personalità riconosciuto storicamente in psichiatria. Esso si caratterizza per un pattern durevole di comportamenti antisociali, deficit emotivi e interpersonali e scarsa moralità.
Analizziamo al meglio caratteristiche e possibili trattamenti del disturbo psicopatico.
Indice
Che cos’è e che caratteristiche presenta la psicopatia
Il Disturbo Psicopatico di Personalità fa parte della sezione III dei “Modelli Emergenti e Misure. Spesso confuso con il Disturbo Antisociale di Personalità, con il quale ha alcuni punti di similarità, assume però un significato differente.
La psicopatia è un disturbo di personalità caratterizzato da deficit emotivi, comportamenti antisociali, scarsa moralità e distacco affettivo ed interpersonale.
Chi ne è affetto presenta determinate caratteristiche affettive, interpersonali e comportamentali quali:
- affettività superficiale: freddezza emotiva, a volte accompagnata da un’espressione delle emozioni teatrale, superficiale e recitata;
- mancanza di empatia: insensibilità e disprezzo nei confronti degli altri, visti solo come soggetti da manipolare a proprio vantaggio;
- deficit del controllo comportamentale: comportamenti aggressivi, elevata impulsività, irritabilità e rabbia;
- comportamento e condotte sessuali promiscue;
- menzogna patologica: tendenza e ottima abilità nel mentire nelle interazioni con gli altri;
- comportamento manipolativo per conseguire scopi personali;
- assenza di senso di colpa e vergogna per le conseguenze negative delle proprie azioni;
- mancanza di obiettivi e piani realistici a lungo termine;
- problemi comportamentali fin dall’età infantile come furti, rapine, bullismo, delinquenza;
- senso grandioso del Sé: opinione eccessivamente elevata del proprio valore e delle proprie qualità, che lo porta a risultare arrogante e supponente;
- propensione alla noia: che lo porta a mettere in atto comportamenti rischiosi.
Caratteristiche neurobiologiche e cognitive nella psicopatia
Come abbiamo visto insieme finora la presenza in un soggetto di psicopatia evidenzia alcuni fattori correlati:- stile arrogante e menzognero,
- distacco emotivo;
- condotte impulsive e antisociali.
- riconoscimento delle emozioni altrui;
- reattività agli stimoli nocivi o minacciosi;
- sensibilità alle punizioni;
- rilevanza attribuita alle norme morali.
Il ruolo delle emozioni e dell’empatia
La psicopatia porta i soggetti a processare con difficoltà le informazioni emozionali, rispondendo in maniera non empatica agli altri.
L’empatia, rappresentando un’esperienza affettiva condivisa tra due esseri umani, esercita invece normalmente un effetto di inibizione su comportamenti anti-sociali.
Le persone psicopatiche, mancano davvero di reciprocità emotiva?
In realtà, si potrebbe dire, invece di avere un deficit di empatia, gli psicopatici potrebbero avere scopi antisociali. Non dando peso alla sofferenza dell’altro, riescono a raggiungere il loro scopo personale.
Nell’effettivo, la capacità di cogliere la paura o la tristezza di un altro non si accompagna necessariamente ad un atteggiamento positivo.
In generale, i soggetti non mostrano nemmeno preoccupazione riguardo gli effetti che le loro cattive azioni possono avere su loro stessi. Spesso commettono crimini impulsivi non pianificati, anche quando la probabilità di essere scoperti sono elevate. Alla base di tali comportamenti sembrerebbe esserci un’incapacità di apprendere informazioni associate alle punizioni e di rispondere in maniera appropriata ad esse. Incapaci di imparare dai loro errori, perseverano nel loro atteggiamento.
Occorre precisare che spesso questi atteggiamenti derivano anche da esperienze di parenting disfunzionale:
- trascuratezza, incoerenza e mancato feedback per regolare il comportamento aggressivo del bambino;
- scarso controllo e mancanza di regole o stile genitoriale autoritario ed eccessivamente severo;
- insufficiente condivisione ed espressione affettiva o, al contrario, elevata emotività espressa.
Trattamenti e cure
Le tendenze psicopatiche di solito decrescono naturalmente nel corso degli anni, post infanzia o adolescenza. In caso opposto, esistono eventuali metodi di cura e trattamento.
Come abbiamo analizzato precedentemente, i soggetti psicopatici nutrono bassa propensione a rispettare norme sociali ed etiche e scarso, se non nullo, senso di colpa.
Il motivo che sta dietro spesso deriva particolari esperienze evolutive che hanno predisposto il soggetto alla creazione di specifiche credenze quali:
- percezione dell’altro come ostile;
- esperienza dell’autorità come ingiusta o inadeguata al ruolo;
- esperienze di non appartenenza e diversità rispetto al gruppo generale dei coetanei.
In quest’ottica lo scarso senso di colpa è visto come effetto di specifiche esperienze, e non espressione di un deficit cognitivo. Tutto ciò implica la preferenza per interventi riabilitativi e non atti per recuperare funzioni mentali carenti:
- portare il soggetto a comprendere la natura e le ragioni del proprio comportamento riesaminando la propria storia evolutiva;
- favorire esperienze positive dell’autorità evidenziandone la funzione protettiva e di vigilanza rispetto ai diritti e doveri reciproci;
- far comprendere le conseguenze dell’azione sia in riferimento ai guadagni che alle punizioni;
- incoraggiare la costruzione di un ruolo sociale tramite atteggiamenti socialmente accettati;
- favorire l’appartenenza alla società e la cooperazione con l’altro, alimentando comportamenti pro-sociali;
- connettere il valore personale e la buona immagine con il comportamento eticamente corretto.
Scopri i nostri Master e corsi di alta formazione
Condividi su
Facebook
LinkedIn
Email
WhatsApp
Scritto da
Sara Elia
Copywriter, content creator & SEO specialist freelance.
Turin based, London lover.
Categorie
Categorie
Iscriviti alla newsletter
Ricevi i nostri migliori articoli, contenuti gratuiti, offerte riservate e tanto altro!
Ricevi le nostre notizie da Google News