Pericoli per il Metaverso: hate speech, phishing e ransomware
Ebbene si, le truffe esistono anche nel Metaverso e il cosiddetto Darkverse è infatti il lato oscuro pieno di pericoli per il Metaverso. Un luogo in cui azioni illegali si stanno già diffondendo.
Analizziamo la situazione insieme.
Indice
Che cos’è il Metaverso?
Ma andiamo con ordine. Il Metaverso mira a sviluppare le potenzialità della realtà virtuale e aumentata per migliorare l’interazione da remoto. Per dialogare e compiere azioni sarà possibile creare propri avatar e ologrammi. Il supporto di vari prodotti Horizon permetterà di costruire ambienti ed oggetti virtuali 3D.
Possiamo definire Meta come un insieme di spazi digitali interconessi tra loro. Questi permettono di compiere azioni che non sarebbero possibili nel mondo fisico.
Questo ambiente social è composto da una realtà mista di reale, virtuale ed aumentata. La sensazione offerta è quella di non trovarsi online ma in compresenza. Meta si pone come ambiente:
- di apprendimento;
- lavorativo;
- d’intrattenimento.
Cosa si può fare dunque? Le azioni che si possono compiere grazie a Meta sono estremamente vaste. Le principali, da realizzare in VR e AR ad oggi sono:
comunicare con altre persone, giocare, praticare sport, apprendere e lavorare.
Pericoli per il Metaverso: il Darkverse
Come per ogni cosa, anche in questa esistono potenziali pericoli per il Metaverso. Potrebbero infatti rappresentare un’ottima coperture per reati finanziari, sabotaggi o estorsioni di sistemi industriali. Ma non solo! Potenzialmente è anche possibile pianificare e testare crimini per poi replicarli nel mondo reale. Il rischio di phishing e ransomware, che vedremo meglio in seguito, possono coinvolgere in particolare gli NFT. Sono infatti questi gli unici strumenti utilizzati per definire la proprietà all’interno del Metaverso.
Molti altri sono i rischi connessi al Darkverse, tra cui non dobbiamo dimenticare di citare la falsificazione di opere d’arte.
Ad Moxie Marlinspike, il fondatore di Signal esperto di cyber security, è riuscito a modificare un NFT in base a chi lo stava guardando.
Ulteriori rischi sono quelli connessi alla tutela della privacy. Il furto di dati, l’esposizione online e l’hate speech rappresentano una grande minaccia se in mondi nuovi che conosciamo poco.
Che cos’è l’hate speech
Le espressioni di intolleranza, cosiddette “Hate Speech”, sono aumentate in maniera preponderante con l’amplificarsi dell’utilizzo di tecnologia e social media. La colpa è anche della comunicazione online.
Nonostante ad oggi non esista una definizione universale, l’Hate Speech si intende come un insieme di forme espressive chi diffondono l’odio incitandolo, creandolo o giustificandolo tramite qualsiasi mezzo. Inoltre denigra solitamente singoli o minoranze, colpendo la diversità e andando contro la democrazie e il rispetto delle libertà costituzionali.
Uno dei motivi per cui questo fenomeno sia in costante crescita è da ascrivere a una fondamentale mancanza di educazione digitale. Le norme di civile convivenza dovrebbero valere anche sul Metaverso, per evitarne un incremento di utilizzo ingannevole. Questa parte del Darverse è una nota estremamente negativa: ad oggi l’hate speech non è infatti soggetto a nessun controllo.
Phishing e ransomware: di che cosa si tratta
Il termine phishing è stato coniato per descrivere principalmente truffe via email. Si tratta dei casi in cui un aggressore invia email a più indirizzi possibili, facendo riferimento a servizi comuni come PayPal o Bank of America. L’email afferma che l’account è compromesso e invita il destinatario a cliccare su un collegamento per verificare che l’account sia legittimo.
Il phishing si è evoluto nel corso degli anni per includere attacchi che riguardano diversi tipi di dati e in diversi contesti. Proprio per questo è diventato un pericolo per il Metaverso. Oltre al denaro, gli attacchi possono anche prendere di mira dati sensibili o foto.
Un ransomware è invece un tipo di virus che prende il controllo del computer di un utente ed esegue la crittografia dei dati. Chiede poi un riscatto per ripristinare il normale funzionamento. Una volta installato, il virus impedisce agli utenti di accedere ai dati che risiedono nel computer o di usare la macchina stessa. Diversi attacchi ransomware chiedono il pagamento di un riscatto mediante criptovalute, ad esempio il Bitcoin.
Come difendersi dai potenziali pericoli per il Metaverso
Difendersi dai potenziali pericoli per il Metaverso è comunque possibile.
Il responsabile della creazione del Metaverso Andrew Bosworth, ha spiegato come sia praticamente impossibile moderare in maniera significativa il modo in cui le persone si comportano e parlano nei mondi virtuali. Difendersi dai potenziali pericoli per il Metaverso è comunque una realtà
Si sta infatti puntando soprattutto su tre strumenti:
- intelligenza artificiale: potrebbe riconoscere comportamenti sospetti (ad esempio l’avatar di un uomo che approccia donne continuamente);
- registrazione di tutto ciò che ci avviene. Pur rimanendo salvato solo sul nostro dispositivo personale può permettere di inviare ai moderatori testimonianze diretti di esperienze negative;
- zona di sicurezza personale: in ogni momento è possibile rifugiarsi istantaneamente isolandosi da tutti gli altri utenti.
Come abbiamo visto insieme l’allarme è reale. C’è quindi necessità di attenzione in un sistema che all’apparenza sembra insidioso e indifendibile.
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