New Addiction: le nuove patologie da iper connessione
Nuova dipendenza, in inglese New Addiction. Siamo abituati ad associare l’assuefazione e l’astinenza soprattutto a sostanze illegali e/o stupefacenti ma non finisce qui. Esistono dipendenze generate da altri tipi di stimoli. Primo su tutti quello di Internet, che è la fonte delle patologie da iper connessione.
Oltre a impattare notevolmente la vita privata, stare sempre connessi può esporre a diversi rischi. Lo spettro delle patologie derivate dalla rete è ampio, di seguito vedremo le principali.
New addiction e iper connessione
Patologia da social network: il Vamping
I social sono sempre più utilizzati dagli adolescenti se non anche da ragazzini sotto i 14 anni. La smania di notifiche, messaggi o anche solo nuovi post può assuefare tanto da stare ore a scorrere la propria home page. Molti giovanissimi sono in grado persino di trascorrere tutta la notte su Instagram e TikTok.
Le ore notturne passate con gli occhi davanti al display hanno un conto salato. Insonnia e disturbi dell’umore sono tra le prime conseguenze del vamping. Questo termine assomiglia a vampiro poiché queste creature dell’occulto vivono di notte e dormono di giorno. Più o meno come questi ragazzini che restano svegli condividendo link e foto o rispondendo alle chat.
Questa New Addiction è diffusa soprattutto negli Stati Uniti ma si presentano molti casi anche in Italia. Alcuni ipotizzano che il fenomeno sia nato poiché di notte non si hanno altri impegni, favorendo una connessione continua. Noia, bisogno di privacy e mancanza di tempo libero sono tutti fattori che possono contribuire.
Nomofobia, terrore della mancanza di rete
La nomofobia è una patologia nota da poco che somiglia alla paura dell’isolamento. Riguarda però strettamente l’ansia di restare disconnessi dalla rete virtuale. Il fenomeno può manifestarsi come disagio se non come terrore puro. Il nome che la contrassegna non deriva dal greco ma dall’inglese. Per esteso vuol dire no phone phobia.
Chi manifesta i sintomi di questa New Addiction può mostrare comportamenti strani non solo quando manca la rete. Anche la percentuale della batteria prossima allo zero o la rottura del dispositivo possono scatenare ansia e panico. La connessione diventa un bisogno primario come respirare praticamente. Con la differenza che risulta anche perenne fonte di stress.
Per non parlare della risposta che si potrebbe ricevere alla richiesta di separarsi dal cellulare. Anche in questo caso la maggior parte delle persone che presenta questo disturbo è molto giovane. Altri segni della patologia sono l’angoscia all’idea di spegnere i dispositivi digitali o di lasciarli in luoghi non in vista.
Pioggia di pollici e cuori, la like addiction
La New Addiction relativa ai like è una subpatologia sempre legata ai social network. Il bisogno di attenzione si trasforma nel bisogno di rivere notifiche di like. Su Facebook possono essere effettuate con le reazioni, su Instagram sono i cuori…ci sono tante varianti.
Un like su un social network è simbolo di apprezzamento, comprensione. Per il 50% degli adolescenti è normale pubblicare sotto forma di foto, video o scritti la propria vita. Ogni dettaglio della propria vita in effetti. Le serate con gli amici, i selfie ma anche altri dettagli privati e riferimenti ai propri disagi.
Attraverso il linguaggio dei like si cerca insomma di trovare una nuova connessione con le persone. Ci si disabitua ai segni di affetto e si cerca approvazione così. Una sensazione labile di apprezzamento che può consolare i più isolati. Ma illusoria e priva di empatia. Una sottospecie di feedback sulla propria intimità.
Di contro ricevere pochi like viene percepito come ostilità e rifiuto. Una diminuzione delle notifiche causa un grosso colpo all’autostima della persona.
Sonnambulismo sulla testiera o sleep texting
Messaggi inviati di notte senza coscienza del contenuto degli stessi. Lo sleep texting è una New Addiction che richiama i movimenti inconsapevoli di chi soffre di sonnambulismo. Le dita si muovono senza controllo mentre la mente crolla dal sonno.
Chattare da addormentati è quasi impossibile, ma da appena svegli sì. O anche quando letteralmente il corpo implora di dormire, poco prima del dormiveglia. In un certo senso il risultato è quello di quando si chiama o si scrive un messaggio da ubriachi. Se ne dimentica completamente lo scopo e anche ciò che si stava dicendo. Il cervello è ebbro di sonno e quindi poco vigile e limitato rispetto al solito.
Il sonnambulismo è più comune tra i bambini, lo sleep texting fra gli adolescenti.