Inserirsi nelle graduatorie docenti: la guida completa requisiti e titoli
Si avvicina sempre di più il rinnovo delle graduatorie docenti: l’evento (con data da definirsi) è in programma per il prossimo anno (2022). Visto che si tratta di una data piuttosto imminente, è naturale che molti aspiranti docenti, nonché molti docenti che già operano nella scuola pubblica italiana da tempo, siano in subbuglio. Si tratta di un appuntamento molto atteso da tutti coloro che, non avendo il privilegio di una cattedra fissa, dipendono dal MIUR e da queste graduatorie docenti in particolare per il proprio lavoro. Le graduatorie docenti emesse dal Ministero sono, di fatto, il tramite diretto tra un insegnante e le scuole in cui egli può esercitare la sua professione.
Molti docenti, soprattutto coloro che hanno terminato da poco il proprio percorso di studi e che si approcciano al mondo dell’insegnamento per la prima volta, ammettono di trovarsi confusi e incerti riguardo a queste graduatorie. Non è raro sentir parlare di informazioni oscure e poco dettagliate riguardo ai requisiti e ai titoli necessari per essere inseriti nelle graduatorie. Un altro punto un po’ dolente, secondo i docenti alle prime armi con il sistema burocratico del MIUR, è la difficoltà a identificare le classi di concorso a cui si appartiene, informazione fondamentale per iscriversi alle graduatorie docenti corrette.
In questo articolo, riassumeremo brevemente alcune delle informazioni principali che ti possono servire per inserirti nelle graduatorie docenti, dai requisiti agli strumenti utili per immettere le informazioni giuste.
Titoli e requisiti necessari per le graduatorie docenti
A seconda che si voglia insegnare nella scuola dell’infanzia, primaria o secondaria (di primo oppure di secondo grado), i requisiti per potersi iscrivere nelle graduatorie docenti indette dal MIUR cambieranno. Inoltre, trattandosi di una ricorrenza triennale, è naturale che i requisiti siano soggetti a cambiamenti da una volta all’altra: titoli di studio e altri requisiti che sono stati indicati come necessari all’ultima edizione delle graduatorie, potrebbero non esserlo più il prossimo anno, o potrebbero cambiare. Qui ci concentreremo sulla scuola secondaria, in particolare, poiché si tratta della categoria che tende a creare più confusione tra i candidati docenti.
Il requisito fondamentale per poter accedere alle graduatorie docenti è senza dubbio il possesso dei titoli di accesso all’insegnamento. A seconda della classe di concorso nella quale ci si intende candidare, tali titoli di accesso saranno caratterizzati da requisiti differenti. Questi requisiti si riferiscono a specifici corsi di studio ed esami universitari sostenuti durante il proprio percorso di laurea. Troverai più informazioni riguardo le classi di concorso nel paragrafo successivo.
Per poter insegnare nelle scuole secondarie di primo e secondo grado (scuole medie e superiori), è necessario possedere, come requisito di base, un ulteriore elemento. Si tratta di 24 CFU (Crediti Formativi Universitari) relativi alle metodologie didattiche e alle materie antro – psico – pedagogiche. Questi crediti sono obbligatori poiché sottintendono una formazione del docente che va al di là della semplice materia insegnata, e che include conoscenze e metodi relativi al lato umano della professione.
Classi di concorso: come sapere se e cosa si può insegnare
A differenza dell’insegnamento presso le scuole d’infanzia e primaria, per poter insegnare nella secondaria è necessario specificare in quale classe di concorso ci si candida. Le classi di concorso non sono altro che categorie nelle quali il docente si inserisce, ognuna delle quali fa riferimento ad una specifica materia o una serie di esse. A seconda del percorso di studi universitario portato a termine dal docente, egli sarà abilitato ad insegnare determinate materie, in determinati contesti e tipologie di istituti superiori.
Esistono ben tre tabelle, pubblicate dal MIUR, che riportano la suddivisione delle varie classi di concorso. Una di esse si riferisce ai candidati con laurea del vecchio ordinamento, un’altra a coloro che si sono laureati sotto il nuovo ordinamento, e un’altra ancora fa riferimento agli insegnanti con formazione tecnico – pratica (ITP). Per ovvi motivi di spazio, non possiamo riportarle tutte qui, ma invitiamo caldamente il lettore interessato a consultarle (qui il link al documento ufficiale), o a servirsi di pratici servizi e directory online per identificare la classe (o le classi) di concorso nelle quali si è abilitati a iscriversi. Si tratta di un’informazione che va indicata al momento di iscrizione alle graduatorie docenti, per cui è importante prestarvi molta attenzione.
Consigli utili per ottenere più punti e scalare le graduatorie docenti
Forse non tutti sanno che esistono vari modi per aumentare il proprio punteggio ed inserirsi con più facilità nelle vette più alte delle graduatorie docenti. Il metodo, per così dire, tradizionale per ottenere più e più punti consiste nell’accumulare ore di supplenza presso vari istituti: si tratta del metodo utilizzato dal MIUR per premiare giustamente il lavoro di chi insegna ormai da tempo. Attraverso l’ottenimento di altri titoli di studio, però, è possibile accumulare più punti, senza dover necessariamente aspettare anni e accumulare ore di supplenza. Abbiamo dedicato un articolo di approfondimento a questo argomento.