Le nuove frodi digitali: impersonificazione e clonazione dei profili social
Una delle frodi digitali ad oggi più diffusa è quella dell’impersonificazione, una truffa spesso sottovalutata. I cybercriminali, per mettere a segno delle frodi, in questo specifico caso clonano i profili social di artisti e influencer. Ma non solo, perché spesso la clonazione di profili social per ordire truffe ai fan può riguardare anche i brand. Le conseguenze, ovviamente sono molte, e tutte davvero pericolose. Oltre a truffare i fan di un artista, di un personaggio o di un brand famoso, l’impersonificazione e la creazione di account fraudolenti ha influenza negativa sulla reputazione del personaggio o del marchio interessato.
Inoltre, questa frode ha enormi conseguenze psicologiche per le vittime.
Impersonificazione dell’identità: cosa si intende con impersonation
Quella dell’impersonificazione, detta anche impersonation, è una frode digitale che può essere ricondotta al furto di identità.
In sostanza, si crea un account falso, che riproduce fedelmente un profilo reale di una persona o di un’attività. A differenza del furto di identità vero e proprio, però, questa tattica manipolatoria prevede la creazione di un profilo fake, che può poi essere usato per obiettivi malevoli che, di solito, hanno come obiettivi i contatti reali della vittima alla quale il profilo è stato clonato.
In generale, l’impersonificazione dell’identità, quando si tratta di account sui social media, inizia quando i criminali accedono alle informazioni personali.
I malintenzionati, cioè, estraggono tutti i dettagli sulla persona o sul marchio per effettuare la clonazione dei profili. Utilizzano nomi, date e addirittura relazioni, possono creare dei veri e propri profili cloni, con i quali spacciarsi per una persona o, spesso, per un’azienda.
Purtroppo, dato l’elevato numero di foto e informazioni condivise pubblicamente, l’impersonation può riguardare da vicino tutti. Non sono solo gli account di artisti o influencer ad essere clonati: è praticamente possibile creare account convincenti, che in realtà sono clonati, anche sfruttando le identità di persone comuni.
Quando il furto d’identità digitale riguarda artisti e influencer
Tuttavia, spesso e volentieri il furto dell’identità digitale riguarda artisti e influencer. Come detto, inoltre, l’impersonificazione può riguardare anche i brand, soprattutto se famosi.
I profili di artisti, influencer e brand sono infatti ricchi di informazioni utili che i cybercriminali possono sfruttare. Inoltre, l’impersonation riguarda spesso queste categorie perché, a causa del loro lavoro, hanno un elevato numero di seguaci e possono vantare relazioni di autenticità e fiducia. Detto in altre parole, fan e followers tendono a fidarsi degli account di marchi o personaggi famosi.
Questo i cybercriminali lo sanno bene: per questo, spesso danno avvio ad attività malevole clonando i profili social famosi.
Come avviene la clonazione di profili social
Il punto di partenza dell’impersonificazione è dunque la clonazione dei profili social. I cybercriminali possono sfruttare i dati condivisi pubblicamente e alcune falle alla sicurezza.
Ad esempio, i post pubblici, ma anche le liste amici visibili a tutti sono un agevole punto di partenza per l’impersonificazione. Grazie a tecniche quali il data mining, i malintenzionati possono creare profili indistinguibili da quello reale con pochi passaggi.
Inoltre, spesso vengono utilizzate delle accortezze: l’utente reale viene bloccato. In questo modo, la persona alla quale il profilo è stato clonato non si accorgerà neppure che esiste un profilo falso creato utilizzando le sue foto e i suoi dati.
La personificazione nell’era dei deep fake
L’impersonificazione e la creazione dei cosiddetti profili specchio, identici a quello della persona reale, oggi sono rese ancor più semplici grazie all’intelligenza artificiale. Purtroppo, dato che l’intelligenza artificiale sta diventando sempre più sofisticata, è sempre più difficile distinguere un contenuto reale da un deep fake.
Spesso e volentieri, i cybercriminali si avvalgono dell’AI per creare immagini o video per rendere più realistica la personificazione e l’account clonato.
Impersonificazione per ordire truffe a fan
Ma come viene sfruttata l’impersonificazione per ordire truffe ai fan, nel dettaglio?
Purtroppo questo genere di frodi digitali fruttano ai cybercriminali miliardi di dollari ogni anno. Di solito la clonazione dei profili di artisti, brand e influencer viene sfruttata per carpire informazioni riservate o per sottrarre denaro ai fan.
Spacciandosi per artisti o marchi e utilizzando dei profili social cloni, i malintenzionati possono innanzitutto richiedere informazioni personali. Inoltre, possono indurre i fan a un acquisto, fingendosi venditori legittimi. I fan sono convinti di acquistare prodotti direttamente dall’artista o dal brand, ma in realtà consegnano il proprio denaro ai truffatori.
La clonazione dei profili social di personaggi famosi, inoltre, può essere utilizzata per avviare campagne di phishing, o per sottrarre dati.
Non è raro, poi, che gli account fake legati alle celebrità vengano usati anche per altri scopi malevoli. Talvolta, i malintenzionati possono usarli per diffondere fake news.
Le conseguenze psicologiche per le vittime
Le truffe legate all’impersonificazione hanno enormi conseguenze psicologiche per le vittime coinvolte.
Innanzitutto, la persona a cui è stato clonato il profilo deve misurarsi con un senso di violazione, oltre che di timore. I truffatori possono infatti diffondere false notizie a suo nome in ogni momento. Per quanto riguarda i fan, ovviamente, proveranno sfiducia nei confronti del personaggio o del brand che inizialmente seguivano con entusiasmo.
Alcuni esempi di impersonificazione
Come abbiamo detto, l’impersonificazione può colpire chiunque. Tuttavia, tra i casi più eclatanti che sono stati registrati nel 2024, segnaliamo la clonazione dei profili di Taylor Swift, Elon Musk e Brad Pitt.
Taylor Swift, data la sua fama, è spesso utilizzata per ordire truffe ai fan. I criminali hanno creato diversi profili per avviare la vendita di falsi biglietti o di articoli contraffatti.
Il nome di Elon Musk, invece, è spesso sfruttato per le frodi digitali legate alle criptovalute.
In una specifica truffa, infine, una donna è stata convinta dai criminali a inviare 800.000 euro a quello che credeva essere il profilo dell’attore Brad Pitt.
Impersonificazione sui social media: come riconoscere gli account fraudolenti
Sospettare l’impersonificazione sui social media e riconoscere gli account fraudolenti, comunque, non è difficile.
Innanzitutto, è bene verificare la data di creazione dell’account: se troppo recente, dovrebbe destare sospetti. Anche la condivisione di un numero limitato di post è un segnale da tenere in considerazione.
Infine, bisogna far attenzione alle richieste insistenti di soldi o dati personali.
