Diventare Profiler: guida alla profilazione criminale
Nel momento in cui ci si trova di fronte ad un crimine, già avvenuto o potenziale, spesso le Forze dell’ordine si trovano a dover collaborare con varie figure professionali. Tra queste, un profiler può essere di grande aiuto nelle indagini.
Rivolgersi ad un professionista esperto in profilazione criminale può infatti fare la differenza nelle indagini e condurre all’arresto della persona giusta.
Ma chi si occupa con esattezza della profilazione criminale? In questo articolo ci occuperemo del profiler, una professione affascinante, che prevede competenze sia psicologiche che giuridiche.
Scopriremo insieme anche le basi della profilazione criminale ed il percorso di studi per diventare profiler criminale in Italia.
Chi è il criminal profiler
Per iniziare, ci occuperemo di definire il profiler nei dettagli, cercando di capire con esattezza di cosa si occupa questo professionista.
Generalmente, con questo termine, indichiamo l’esperto che, durante le indagini successive ad un crimine, si occupa di utilizzare delle specifiche tecniche. Il tutto per individuare il criminale ed escludere i sospettati che sono innocenti.
Il profiler criminale è dunque il professionista che, sulla base delle indagini, degli indizi sulla scena del crimine e delle caratteristiche delle vittime, riesce ad individuare il profilo psicologico del criminale.
Il suo compito è dunque quello di sviluppare un adeguato profilo del criminale, basandosi sulle prove a sua disposizione.
Anche se il profiler criminale collabora molto spesso con le Forze dell’ordine, tra i suoi compiti non rientra quello dell’individuazione dei sospettati. Il profiler, infatti, dovrà aiutare ad individuare, tra i sospettati messi in evidenza dalle Forze dell’ordine, il vero colpevole.
Ovviamente, per poter tracciare un profilo psicologico del criminale aderente alla realtà, tale professionista dovrà avere competenze investigative, oltre che nel campo della psicologia.
Talvolta, il profiler potrebbe essere invitato a visionare la scena del crimine: ma, ribadiamo, non spetta a lui individuare i sospettati. Prendere visione della scena del crimine potrebbe comunque essere necessario per reperire altri indizi in merito al profilo del criminale da individuare.
Altre volte, invece, questo professionista collabora a distanza, analizzando le prove fornite da chi si sta occupando delle indagini, senza visitare la scena del crimine.
Oltre alla collaborazione con le forze dell’ordine esaminando le prove ed il luogo del misfatto, il profiler viene spesso chiamato a testimoniare durante i processi.
L’esperto in profilazione, infine, viene consultato anche in casi particolari, come quello della negoziazione col criminale che detiene degli ostaggi.
Profilazione criminale: di cosa si tratta
Dato che, analizzando la professione del profiler, abbiamo più volte citato la profilazione criminale, vale la pena spendere qualche parola in merito.
La profilazione criminale ha iniziato a divenire una parte fondamentale nelle indagini solamente negli Anni ’70. Soltanto a partire da quel periodo, in America, l’FBI ha iniziato ad utilizzarla come strumento imprescindibile nelle indagini.
Dagli Anni ’70 ad oggi la profilazione criminale e le scienze forensi hanno fatto degli enormi passi avanti, tanto da rendere il criminal profiling uno strumento diffuso e utilizzato anche nel nostro Paese.
Questo perché, grazie alla profilazione criminale, è possibile identificare l’autore (o gli autori) di un crimine o di un omicidio. Tramite la profilazione, si traccia un profilo il più possibile accurato, che mette in luce le caratteristiche della personalità di chi ha compiuto il reato.
In questo modo, diventa più semplice individuare l’autore del crimine e, di conseguenza, si scartano più facilmente i sospettati che nulla hanno a che fare col reato.
Di solito, distinguiamo due tipologie differenti di profilazione criminale. La prima tiene conto del metodo deduttivo: in questo caso, si sfruttano le prove per poter tracciare le informazioni psicologiche relative al criminale.
In questo caso, il profiler potrebbe richiedere di analizzare la scena del crimine alla ricerca di prove.
La profilazione criminale con metodo induttivo, invece, è leggermente diversa. Si cerca infatti di individuare le caratteristiche salienti del profilo criminale basandosi sul suo passato.
Le due tipologie investigative sopra analizzate potrebbero sembrare contrapposte l’una all’alta. Tuttavia, di solito un profiler criminale competente utilizza entrambi i metodi, induttivo e deduttivi. In questo modo è in grado di tracciare un profilo criminale completo ed esaustivo.
Ambiti di lavoro
Sfortunatamente, è doveroso sottolinearlo, nel nostro Paese la figura del profiler è conosciuta ed utilizzata, ma non ancora molto diffusa.
Sono però vari gli ambiti in cui un profiler può operare, ambiti che abbiamo già indirettamente citato nel corso dei paragrafi precedenti.
Abbiamo infatti già detto che le Forze dell’ordine si avvalgono spesso dei profiler. E che, allo stesso modo, anche i tribunali possono ricorrere a questa figura.
Eppure, nel nostro Paese, il profiler viene fatto spesso coincidere con il criminologo professionista.
Dunque, coloro che hanno intenzione di svolgere la propria attività di profiler in Italia dovranno prima di tutto specializzarsi, come vedremo a breve, in criminologia.
Non esiste infatti uno specifico albo professionale per i profiler italiani, ma è possibile diventare criminologi e, successivamente, specializzarsi in profilazione criminale.
Il settore in cui operano i profiler criminali è altamente competitivo, dato che la richiesta non è ancora elevatissima. Inoltre, potrebbero essere necessari molti anni di esperienza prima di acquisire le competenze necessarie a realizzare una corretta profilazione criminale.
Diventare profiler in Italia
Fatte queste premesse, prima di concludere analizzeremo il percorso di studi da compiere per poter diventare criminal profiler in Italia.
Da quanto detto fino ad ora, è quasi scontato dire che non esiste, nel nostro Paese, un corso di laurea specifico per avviare gli studenti alla profilazione criminale.
Dunque, chi ha intenzione di intraprendere la professione del profiler, dovrà innanzitutto optare per una laurea ad indirizzo psicologico, o per una laurea in giurisprudenza e/o scienze forensi.
Conseguita una di queste lauree, occorrerà poi proseguire gli studi con una specializzazione in criminologia. La specializzazione in criminologia può essere ottenuta tramite master post lauream per diventare criminologi. Successivamente, grazie ad un curriclum accademico del genere, si potrà intraprendere la professione del criminal profiler.
Un modo per iniziare a lavorare come profiler e criminologo è riuscire ad entrare nel Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche.
Nel nostro Paese, per lavorare in tale sezione delle forze dell’ordine è necessario superare e vincere uno specifico concorso pubblico.