Come diventare ingegnere industriale e perché è tra le figure più richieste
Vuoi iniziare una carriera universitaria nel campo dell’ingegneria e ti attira, in dettaglio, il percorso dell’ingegnere industriale? Sappi che, se deciderai di intraprendere questa professione, farai un’ottima scelta: si tratta infatti di una delle figure più richieste nel mondo del lavoro.
Se hai ancora qualche dubbio e stai cercando informazioni più dettagliate su questa carriera, sei approdato nel posto giusto. In questa guida cercheremo di scoprire tutto sull’ingegnere industriale: chi è, cosa fa esattamente, perché è ricercato e quanto guadagna in media.
Ingegnere industriale, una definizione
Iniziamo subito con una definizione: chi è l’ingegnere industriale?
Questa figura si occupa di ottimizzare processi complessi, qualunque sia il settore di riferimento. L’ottimizzazione avviene migliorando i sistemi o implementandone di nuovi. Ma non ci stiamo riferendo solamente a sistemi che hanno a che fare con attrezzature e impianti.
In questo ramo dell’ingegneria, infatti, si possono attuare ottimizzazioni sui processi complessi anche implementando le conoscenze delle persone coinvolte nei lavori. A differenza di altre specializzazioni ingegneristiche, la sua missione principale non è relativa alla progettazione iniziale di impianti.
Il suo ruolo prevede il miglioramento di processi o macchinari che, grazie al suo intervento, possono essere usati nel modo più intelligente possibile.
Cosa fa: i compiti tipici di questo professionista
Con la definizione che abbiamo fornito al paragrafo precedente ci siamo mantenuti sul vago. Cerchiamo quindi di comprendere, più in dettaglio, cosa fa con esattezza un ingegnere industriale.
Abbiamo già anticipato che la sua mansione tipica riguarda l’ottimizzazione dei processi. Il suo compito principale è trasformare eventuali processi poco efficienti in processi ottimizzati. In sostanza, migliorano l’esecuzione di compiti e attività, al fine di ottenere risultati migliori.
Buona parte del suo operato si concentra sulla progettazione. Infatti, com’è ovvio, per implementare migliorie è necessario progettare le strategie più opportune che consentano di migliorare i processi.
Un ingegnere industriale deve inoltre effettuare rilevazioni e misurazioni. Deve infatti avere ben chiari i dati relativi alle prestazioni iniziali, oltre che quelli che riguardano eventuali benefici e risultati ottenuti. Senza misurazioni corrette, è impossibile migliorare i processi.
All’ingegnere industriale, infine, spetta anche la risoluzione di problemi qualora si presentino intoppi durante l’implementazione delle migliorie. È necessario, quindi, che questo professionista sia abile nell’individuare le cause e nel proporre soluzioni. Dovrà poi agire affinché l’intoppo non si verifichi nuovamente.
Competenze tecniche richieste
Se sogni di diventare un ingegnere industriale, dovrai acquisire tutta una serie di competenze tecniche che ti saranno indispensabili per svolgere le tue mansioni lavorative.
Dovrai innanzitutto conoscere la fisica e la meccanica, utili per comprendere il funzionamento dei macchinari e delle attrezzature industriali.
Come abbiamo anticipato, dovrai anche misurare e analizzare i dati. Competenze in matematica e statistica ti saranno indispensabili per fare previsioni e valutare l’efficienza dei processi.
Dato che questo professionista deve sempre rapportarsi con i costi, i margini e la sostenibilità economica delle scelte, dovrai anche acquisire competenze in gestione aziendale ed economia.
Soft skills e competenze trasversali dell’ingegnere industriale
Ma le sole competenze tecniche non bastano: un ingegnere industriale deve possedere anche tutta una serie di soft skills, tra le quali:
- problem solving, per affrontare problemi complessi e trovare soluzioni adeguate
- leadership e lavoro di squadra, perché un ingegnere industriale deve coordinare team, comunicare con dirigenti e operai, e spesso fare da mediatore
- gestione del tempo e delle priorità, dato che il tempo spesso fa la differenza in un contesto produttivo, e dunque saper organizzare le attività è essenziale.
Perché è tra le figure più richieste?
Se stai pensando di intraprendere questa carriera, ti sarai chiesto se è facile, per un ingegnere industriale, trovare lavoro.
La risposta è affermativa: si tratta di una delle figure più richieste non solo tra gli ingegneri, ma in generale nel mondo del lavoro.
Il possesso di moltissime competenze trasversali, infatti, consente a questa figura di innovare e ottimizzare i processi, ridurre i costi e minimizzare gli sprechi. Inoltre, grazie alle competenze gestionali in suo possesso, può promuovere la sostenibilità.
Ricordiamo poi che viviamo nell’epoca dell’industria 4.0, un’epoca in cui i macchinari sono interconnessi, la produzione diventa intelligente e l’analisi dei dati va svolta in tempo reale. In un contesto complesso come questo, l’ingegnere industriale è indispensabile perché sa unire competenze tecniche e gestionali e sa analizzare dati provenienti da componenti diverse.
In base a quanto detto fino ad ora, capiamo bene che i settori e gli ambiti in cui questo professionista può trovare impiego sono davvero numerosi.
Un ingegnere industriale non lavora soltanto nelle industrie, ma può trovare spazio anche in settori come la logistica, la sanità, l’energia, la consulenza e persino nelle aziende digitali. La sua versatilità deriva dal fatto che combina conoscenze tecniche e un approccio analitico ai problemi.
Il percorso di studi dell’ingegnere industriale
Se vuoi diventare ingegnere industriale, ti starai sicuramente chiedendo qual è il percorso di studi per intraprendere questa carriera.
Dovrai iniziare da un titolo di studio che abbia a che fare con l’ingegneria. In realtà, nel nostro Paese esiste un corso di laurea triennale apposito, Ingegneria Industriale e Gestionale (classe L-09).
Si tratta di un corso atto a fornire agli studenti nozione di manutenzione e gestione degli impianti industriali.
Tuttavia, l’ingegnere industriale dovrà poi completare i suoi studi con un corso di laurea magistrale. Anche in questo caso, nel nostro Paese esiste un apposito corso, la Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale (classe LM-33).
Quanto guadagna in Italia un professionista?
Oltre che molto ricercato, l’ingegnere industriale è anche un professionista ben pagato.
Ovviamente, lo stipendio mensile dipende dall’anzianità e dal settore in cui si lavora. Ci sono ingegneri gestionali che guadagnano 900 euro al mese, ma anche professionisti che portano a casa più di 2.100 euro mensili.
In media, in Italia un ingegnere industriale guadagna 38.500 euro lordi, ossia quasi 1.950 euro netti al mese. Le figure junior guadagnano in media 22.500 euro annui, mentre un senior può arrivare a guadagnare oltre 96.000 euro lordi ogni anno.
