Devianza: significato in criminologia
Quando una norma non viene rispettata si parla di devianza. Nella definizione non si considera solo il comportamento in sé, ma anche il contesto sociale in cui esso si manifesta.
La devianza non è necessariamente sinonimo di comportamento criminale. Include una vasta gamma di atti che possono essere considerati non convenzionali o inaccettabili in una determinata società, ma non sempre illegali.
In termini criminologici, l’analisi della devianza è importante perché aiuta a capire come e perché certi comportamenti vengano etichettati come problematici o pericolosi, e come le società stabiliscano i confini tra comportamento accettabile e non accettabile. I criminologi studiano la devianza non solo per comprendere meglio le leggi e le norme, ma anche per esplorare le reazioni sociali ai comportamenti devianti e le conseguenze di tali reazioni per gli individui e le comunità.
In questo articolo analizziamo questo complesso concetto in tutte le sue sfumature!
Che cos’è la devianza
- contesto storico, politico e sociale: ad esempio, l’omicidio nella società odierna è considerato un reato punito con gravi sanzioni. Nelle antiche tribù azteche veniva invece praticato il sacrificio umano come omaggio ad una divinità;
- ruolo nella società: ad esempio un alunno che si rivolge ad un insegnante con un linguaggio volgare;
- situazione: come, ad esempio, ridere ad un funerale.
Contesto sociale e sanzioni
- emarginazione dalla comunità;
- giudizio negativo da parte della società;
- versamento di una somma di denaro;
- reclusione.
L’influenza di Cesare Lombroso
- grandi mandibole;
- naso schiacciato;
- zigomi sporgenti;
- canini forti e una forma del cranio particolare.
Altre teorie sulla devianza
- Tensione: Rober Merton, sociologo statunitense, sosteneva che la devianza venisse provocata da un contrasto fra la struttura sociale e quella culturale. Ad esempio, la società americana preponeva il raggiungimento del successo economico attraverso il lavoro, l’istruzione e l’onesta. Chi non aveva i mezzi per raggiungere l’obbiettivo, metteva in atto comportamenti più o meno lecite per ottenere l’ambito risultato;
- Etichettamento: Edwin Lemert sosteneva che la devianza derivasse dalla creazione di norme e di controllo sociale. In quest’ottica, il reato sarebbe il prodotto di un’interazione scontro, tra coloro che applicano le leggi e coloro che le infrangono;
- Subcultura: gli studiosi della Scuola di Chicago sostenevano che l’atto deviante deriva dalla sua crescita e sviluppo morale all’interno di una subcultura criminale, con valori e norme diverse da quelli del resto della società;
- Scelta razionale: l’atto deviante è visto come un’azione razionale, adottato spontaneamente e in modo attivo dall’individuo. Una persona commette un reato perché pensa di poterne trarre maggiori benefici piuttosto che ricorrere a vie legali per raggiungere i propri scopi.