Decreto Legge Caivano: nuove norme in contrasto alla criminalità minorile
Il Decreto Legge Caivano è nato per contrastare la criminalità minorile causata dal disagio giovanile che oggi più che mai si fa sentire.
Scopriamo insieme le nuove norme da adottare per contrastare il fenomeno!
Criminalità minorile: il fenomeno
- comportamenti violenti e aggressivi che si manifestano in spazi pubblici e relazioni interpersonali;
- condotte autolesive sui consumi di droghe e alcol e sulla propria sofferenza psicologica (anoressia, tentativi di suicidio, etc).
- appartenenza;
- motivo di vanto;
- celebrazione delle proprie origini;
- motivo di scontro con le condizioni di benessere delle vie limitrofe.
- intenzionalità e consapevolezza: deliberata scelta di fare del male emotivamente e/o fisicamente;
- sistematicità: continuativo nel tempo;
- asimmetria: percezione di superiorità nei confronti della vittima;
- natura sociale: gli episodi avvengono frequentemente in presenza di altri.
Decreto Legge Caivano: cosa prevede
La legge n. 159 di conversione del decreto-legge n. 123 del 15 settembre 2023 è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale in data 14 novembre. Il provvedimento del Governo è quindi diventato legge in via definitiva.
Il Decreto Legge Caivano esplicita nuove norme più rigorose in contrasto alla criminalità minorile, povertà educativa e per la sicurezza dei minori in ambito digitale. Si sono dunque rese necessarie significative modifiche, tra cui in particolare:
- procedure semplificate per la concessione di immobili pubblici per fini sociali;
- collaborazione degli enti per attività in percorsi di reinserimento e rieducazione civica e sociale;
- interventi e fondi a favore delle istituzioni scolastiche nel Sud Italia;
- coinvolgimento degli enti del Terzo settore;
- vigilanza dell’obbligo di istruzione;
- verifica dell’età per l’accesso ai siti pornografici;
- misure per il rafforzamento del personale amministrativo e scolastico e l’offerta formativa;
- creazione di nuovi asili nido per i bambini da 0 a 2 anni.
Inoltre, il Decreto Legge Caivano si propone di incrementare di 6 milioni di euro all’anno il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa. Finalità da perseguire:
- prevenzione di fenomeni di dispersione nelle istituzioni scolastiche in aree a forte rischio di abbandono;
- ampliamento dell’offerta formativa delle medesime istituzioni scolastiche mediante l’attivazione di progetti specifici;
- coinvolgimento di attori sociali, istituzionali ed enti del Terzo settore dei territori interessati.
Decreto Legge Caivano: modifiche al processo penale per chi è minorenne
- definizione anticipata del procedimento con sentenza di non luogo a procedere;
- estinzione del reato nel caso di esito positivo di un percorso di reinserimento e rieducazione civica e sociale del minore;
- svolgimento di lavori socialmente utili;
- collaborazione a titolo gratuito con enti del Terzo settore;
- svolgimento di altre attività a beneficio della comunità di appartenenza per un periodo compreso tra uno a otto mesi.
- piano straordinario di interventi infrastrutturali e di riqualificazione funzionale del territorio;
- semplificazione delle procedure per la concessione di immobili pubblici per fini sociali;
- sostegno a enti del Terzo settore operanti in ambito artistico, culturale, sociosanitario, sportivo, di contrasto alla povertà educativa e per l’integrazione.
- fragilità negli apprendimenti;
- dispersione scolastica e abbandono precoce;
- processi di emarginazione sociale.
Criminalità minorile: come agire in prevenzione
La forte presenza della criminalità minorile rende evidente un diffuso analfabetismo emotivo che porta ad una mancanza di empatia. È dunque evidente la necessità di intervenire per neutralizzare tali elementi prima che si radichino nella personalità.
Alcuni spazi sociali che hanno un ruolo attivi nella prevenzione di comportamenti devianti sono:
- istituzioni scolastiche: la scuola ha un ruolo fondamentale in quanto composta da figure che accompagnano la crescita emotiva ed intellettiva;
- centri sportivi: lo sport è un importante strumento per la socializzazione. Attraverso esso non si sviluppano solo abilità motorie ma anche senso di responsabilità e aiuto reciproco;
- centri di aggregazione giovanile: incoraggiano incontro, confronto e libera espressione di giovani che spesso vivono in contesti a rischio di esclusione sociale.
Lavorare in sinergia è fondamentale per offrire un ambiente protettivo che sostenga i giovani più vulnerabili. Tutte le esperienze devono basarsi sull’impegno di chi conosce il contesto del giovane e può agire su di esso per:
- favorire un’esperienza educativa significativa e positiva;
- instaurare un rapporto di fiducia e rispetto con il giovane;
- offrire strumenti concreti alternativi per superare le difficoltà.
Infine anche un’attenta organizzazione e riqualificazione urbanistica può incidere positivamente sulla riduzione degli episodi di criminalità.