Cyberbullismo: per il Moige le vittime in Italia aumentano dell’8%
I fenomeni di bullismo e cyberbullismo, nel nostro Paese, sono in netto aumento. Secondo il Moige, durante il periodo delle restrizioni causate dalla pandemia, entrambi i fenomeni hanno subito un incremento.
In particolare, il cyberbullismo è un fenomeno sempre più diffuso tra i giovani in Italia, con un percentuale del 31% di minori che sono vittime di questo tipo di bullismo. Nel 2020, in particolare, si è registrato un aumento dell’8%: un allarme per tutti noi, che richiede azioni immediate per prevenire ulteriori danni ai nostri giovani.
Cos’è il cyberbullismo e come si manifesta
Prima di analizzare i dati della ricerca del Moige relativi all’anno 2022, è bene fare delle premesse, cercando di inquadrare al meglio i fenomeni che andremo ad analizzare.
Il cyberbullismo è una forma di bullismo che avviene attraverso i mezzi digitali, come internet e i social media. Questo tipo di bullismo può assumere molte forme, come messaggi aggressivi o minacciosi inviati attraverso il telefono o la posta elettronica, la diffusione di foto o video imbarazzanti o la creazione di gruppi online per escludere e umiliare una persona.
Quali sono le conseguenze del cyberbullismo sui minori
Le conseguenze del cyberbullismo sui minori possono essere devastanti e durature.
I giovani vittime di questo tipo di bullismo possono sperimentare ansia, depressione, disturbi del sonno e bassa autostima. In alcuni casi estremi, il cyberbullismo può portare anche a pensieri suicidi e comportamenti autolesionisti.
Per queste ragioni, è molto importante prevenire in ogni modo tale fenomeno.
I numeri del cyberbullismo in Italia secondo il Moige
Torniamo adesso ai numeri del fenomeno nel nostro Paese, che dalla pandemia ad oggi ha subito degli aumenti preoccupanti, decisamente da analizzare e su cui riflettere.
Secondo i dati elaborati dal Movimento Italiano Genitori, conosciuto anche come Moige, che ha realizzato un’indagine insieme all’Istituto Piepoli, i numeri del cyberbullismo in Italia sono davvero preoccupanti. Sono stati intervistati, nel 2022, 1144 giovani di età compresa tra i sei ed i diciotto anni.
Un dato molto interessante è che spesso le vittime sono ragazzi: il 57% degli intervistati di sesso maschile ha subito degli episodi di aggressione, mentre nel caso delle ragazze solamente il 50% ha dichiarato di essere stata vittima di bullismo.
Questi dati sono relativi alla vita reale. Se parliamo del cyberbullismo, le percentuali scendono rispettivamente a 32% e 29%. Dunque, anche per quanto riguarda il bullismo sul web, le vittime sono per la maggior parte di sesso maschile.
Altro dato preoccupante è che il 63% dei giovanissimi accede al web senza alcuna supervisione da parte di un adulto. Nel 2021, l’indagine analoga aveva rivelato una percentuale del 59%, quindi abbiamo avuto un aumento di giovani che utilizzano internet senza controllo. Condizione che, purtroppo, espone maggiormente al cyberbullismo.
Cenni sul Moige
Il Moige, il cui nome completo è Movimento Italiano Genitori, si è occupato dell’intervista e della raccolta dati. Il Movimento è infatti in prima linea contro fenomeni quali bullismo e cyberbullismo, ma anche contro la pedofilia e le forme di violenza, anche se non vissute in primis dai giovani.
Tra gli obiettivi del Moige c’è anche una TV meno violenta, per tutelare i giovani e, di riflesso, le famiglie a 360 gradi.
Il cyberbullismo in Italia trae origine dai social media
Tornando al cyberbullismo, secondo la ricerca del Moige ad oggi i nostri giovani utilizzano soprattutto i social media dei video, TikTok in primis. La piattaforma è utilizzata dal 68% dei giovani interessati. I quali, nella maggior parte dei casi, nonostante la minore età non utilizzano un profilo fittizio, ma la propria identità reale.
I giovani, nel 30% dei casi, si sono dichiarati propensi ad accettare richieste di amicizia o collegamenti da parte di estranei, fornendo in alcuni casi anche contatti privati, come il proprio numero di cellulare.
Altro aspetto analizzato dal Moige riguarda i contenuti per adulti. Purtroppo, i giovani italiani hanno dichiarato che, in molti casi, nonostante la minore età, hanno accesso a contenuti per adulti. Addirittura, il 21% dei ragazzi intervistati ha dichiarato di accedere regolarmente a questa tipologia di contenuto.
E purtroppo alcuni dei ragazzi ha anche ammesso di aver un proprio account personale su OnlyFans, piattaforma sulla quale l’accesso dovrebbe essere garantito soltanto ai maggiorenni.
Una situazione davvero pericolosa, che tra l’altro potrebbe essere anche sottostimata. Solo il 3% degli intervistati ha ammesso di possedere un proprio profilo sulla piattaforma dedicata agli adulti, ma non sappiamo quale sia la reale percentuale dei giovani che, magari per vergogna, non ha ammesso di possedere un profilo su OnlyFans pur avendolo.
Come prevenire il cyberbullismo tra i minori
Sulla base dei dati emersi grazie al Moige, come è possibile agire per tutelare i nostri giovani tanto esposti ai rischi del web?
Per prevenire il cyberbullismo tra i minori, è importante educare i ragazzi in merito ai pericoli e i rischi dei mezzi digitali. Insegnare loro a utilizzare i social media in modo sicuro e responsabile, a gestire la propria privacy e a denunciare eventuali comportamenti bulli.
Inoltre, è importante che i genitori monitorino l’utilizzo dei mezzi digitali da parte dei loro figli e che siano pronti a intervenire in caso di segnali di allarme.
Bisogna prendere sul serio il problema del cyberbullismo e agire per prevenirlo. Questo significa sostenere campagne di sensibilizzazione e formazione, collaborare con le scuole e le organizzazioni per garantire un ambiente sicuro per i giovani, e creare leggi e regolamenti per punire i responsabili di questo tipo di comportamento.
Le proposte del Moige
Il Moige ha avanzato le proprie proposte al fine di sensibilizzare giovani e studenti in merito ai rischi del web.
Il Movimento ha intenzione di organizzare tutta una serie di incontri nelle scuole italiane, mediante il progetto “Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale”.
Inoltre, il Moige ha intenzione di portare in tutta la Penisola il proprio ufficio itinerante, “Centro mobile di sostegno e supporto per le vittime di bullismo e cyberbullismo”, che fornisca un supporto concreto nella prevenzione al cyberbullismo. L’ufficio mobile, oltre che all’informazione, si dedicherà attivamente anche al supporto dedicato alle vittime del fenomeno e alle loro famiglie.