Il fenomeno del bullismo di strada (street bullying)
Nel 2023 il tasso di criminalità minorile è aumentato di ben 14,3% rispetto all’anno precedente. E i dati sono in previsione in costante aumento.
Andiamo insieme all’origine del fenomeno, analizzandone caratteristiche e misure di contrasto.
Criminalità minorile: il fenomeno dello street bullying
- struttura gerarchica più o meno rigida;
- presenza di un leader;
- gruppi fluidi;
- attaccamento ad un territorio ed assoggettamento dello stesso;
- comportamenti delinquenziali o per lo meno devianti;
- consapevolezza del compiere atti che impauriscono altre persone;
- mancato rispetto delle autorità.
- porre attenzione alle diverse forme e gradi di devianza giovanile;
- comprenderne le cause eziologiche;
- analizzare gli specifici fattori di rischio a livello sociale, culturale e ambientale;
- proporre alcune misure di contrasto e prevenzione.
- panoramica generale sulla condizione urbana;
- interviste dirette;
- sopralluoghi nelle circoscrizioni;
- questionari compilati in forma anonima, uno relativo alla percezione del rischio di criminalità urbana e uno dedicato al rapporto tra giovani e legalità.
Criminalità minorile: manifestazione delle dinamiche
Il racconto fatto dalle testate giornalistiche sulla criminalità minorile spesso non rappresenta la realtà. Il linguaggio mediatico mira ad attirare l’attenzione generando spesso solo ulteriori danni quali identificazione ed emulazione.
Di certo si sta assistendo ad una tendenza generale delle ultime generazioni verso una maggiore precocità in tutti i comportamenti sociali, compresi quelli devianti.
La manifestazione di tali dinamiche prende il sopravvento soprattutto in due aree:
- comportamenti violenti e aggressivi che si manifestano in spazi pubblici e relazioni interpersonali;
- condotte autolesive sui consumi di droghe e alcol e sulla propria sofferenza psicologica (anoressia, tentativi di suicidio, etc).
Spesso queste due forme si intersecano ed influenzano reciprocamente.
La questione territoriale è di certo centrale. Nei quartieri più poveri, la precarietà delle condizioni abitative spinge i giovani a cercare un luogo dove socializzare con i coetanei. In questo senso, la strada assume una funzione formativa vissuta come:
- appartenenza;
- motivo di vanto;
- celebrazione delle proprie origini;
- motivo di scontro con le condizioni di benessere delle vie limitrofe.
In questo senso, l’aggressività che caratterizza il bullo è una risposta comportamentale supportata da:
- intenzionalità e consapevolezza: deliberata scelta di fare del male emotivamente e/o fisicamente;
- sistematicità: continuativo nel tempo;
- asimmetria: percezione di superiorità nei confronti della vittima;
- natura sociale: gli episodi avvengono frequentemente in presenza di altri.
L’ importanza dei rapporti famigliari
Molteplici fattori contribuiscono alla devianza, ma alcune delle caratteristiche che portano a criminalità minorile sono:
- povertà e condizioni socioeconomiche sfavorevoli;
- dinamiche familiari disfunzionali: isolamento, mancanza di comunicazione e sostegno emotivo;
- mancato controllo genitoriale;
- inadeguatezza educativa: i genitori non hanno capacità o risorse per fornire ai loro figli un ambiente educativo adeguato;
- coinvolgimento dei genitori in comportamenti devianti;
- violenza domestica, conflitti familiari ed abusi.
A livello generico si è quindi riscontrato che un ambiente familiare stabile supporta i giovani affrontare le sfide della vita in modo positivo e costruttivo.
In psicologia, l’importanza del ruolo materno viene considerata da molti studiosi come base indispensabile per:
- integrare l’Io;
- formare una propria identità;
- tollerare frustrazioni;
- essere in grado di costruire fiducia di base.
Al contrario i giovani esposti a continui conflitti familiari hanno un maggiore disagio psicologico e sono più impulsivi e scontrosi. Da ciò ne deriva che la violenza coniugale assistita influisce sulla condotta antisociale e deviante.
La genesi di tali mutamenti va ricercata anche nei cambiamenti sociali a cui abbiamo assistito negli ultimi anni:
- insorgere di strutture familiari assenti o meno frequenti rispetto al passato;
- rapido cambiamento della società e rivoluzione culturale rispetto alla concezione familiare: riduzione dei matrimoni e aumento di separazioni;
- capacità compromessa delle famiglie di comunicare in modo adeguato con le nuove generazioni.
Prevenzione e misure di contrasto
Ad oggi è evidente una sorta di analfabetismo emotivo che porta ad una mancanza di empatia. È dunque evidente la necessità di intervenire per neutralizzare tali elementi prima che si radichino nella personalità.
Alcuni spazi sociali che hanno un ruolo attivo nella prevenzione di comportamenti devianti sono:
- istituzioni scolastiche: la scuola ha un ruolo fondamentale in quanto composta da figure che accompagnano la crescita emotiva ed intellettiva;
- centri sportivi: lo sport è un importante strumento per la socializzazione. Attraverso esso non si sviluppano solo abilità motorie ma anche senso di responsabilità e aiuto reciproco;
- centri di aggregazione giovanile: incoraggiano incontro, confronto e libera espressione di giovani che spesso vivono in contesti a rischio di esclusione sociale.
Lavorare in sinergia è fondamentale per offrire un ambiente protettivo che sostenga i giovani più vulnerabili. Tutte le esperienze devono basarsi sull’impegno di chi conosce il contesto del giovane e può agire su di esso per:
- favorire un’esperienza educativa significativa e positiva;
- instaurare un rapporto di fiducia e rispetto con il giovane;
- offrire strumenti concreti alternativi per superare le difficoltà.
Infine anche un’attenta organizzazione e riqualificazione urbanistica può incidere positivamente sulla riduzione degli episodi di criminalità.