Vai al contenuto
  • Master e post laurea
  • Formazione continua
  • Personale della scuola
  • Corsi di laurea
  • Concorsi
  • Servizi aziendali
  • Blog

  • Su UniD Professional
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Assistenza clienti

  • Contattaci
logo prof2019
logo prof2019

Master e corsi di alta formazione

numero servizio clienti
logo prof2019logo arancio mobile
Sotto l'header
  • Master e post laurea
  • Formazione continua
  • Personale della scuola
  • Corsi di laurea
  • Concorsi
  • Servizi aziendali
  • Blog

Confessione vs prova testimoniale: qual è più incisiva?

Confessione vs prova testimoniale: qual è più incisiva?

Confessione
  • Sara Elia
  • 8 Dicembre 2023
  • Notizie giuridiche
  • 4 minuti

Confessione vs prova testimoniale

In tema di valutazione della prova, a fronte di confessione giudiziale resa, si può comunque dare prevalenza a fatti contrari?

Scopriamo insieme se una confessione prevale sulla prova testimoniale, anche se opposta.

Indice
Master in Criminologia
Diventa Criminologo e iscriviti all'Albo
Scopri di più

Che cos’è una confessione in diritto

Una confessione, in diritto, è una dichiarazione che una parte fa della verità di fatti a sé sfavorevoli e favorevoli all’altra parte.
Appartiene alla categoria della testimonianza e si caratterizza per:
 
  • provenire esclusivamente dalla parte personale.
  • specifico oggetto. Non qualsiasi dichiarazione è una confessione, ma solo quella tramite cui la parte afferma la verità di un fatto a sé sfavorevole;
  • se viene fatta è plausibile che corrisponda al vero in quanto l’interesse della parte non è dichiarare cose a sé sfavorevoli. 
Esistono differenti tipi di confessione:
  • giudiziale: ovvero resa dalla parte in giudizio. Può essere spontanea, non sollecitata dall’altra parte ma libera, o all’opposto provocata attraverso interrogatorio formale;
  • stragiudiziale: resa fuori dal giudizio e da dimostrare. Se fatta alla parte o al suo rappresentante, ha lo stesso valore della giudiziale. Se viene fatta a un terzo, può essere apprezzata liberamente dal giudice.
La legge italiana prevede delle prove, una serie di strumenti che servono a documentare l’avvenimento di un fatto. La confessione è un mezzo di prova e consiste in una dichiarazione orale relativa ai fatti di causa. Chi confessa ammette di essere in torto e rappresenta una prova molto importante nel processo.

Confessione vs prova testimoniale

La confessione è revocabile solo se la persona che l’ha fatta dimostra che è stata determinata da errore di fatto. Nello specifico, da una falsa rappresentazione della realtà che ha portato a ritenere vero un fatto in realtà mai accaduto, o che si è svolto in modo differente. 

La prova testimoniale invece consiste in dichiarazioni da parte di soggetti sotto giuramento che, pur non essendo parte del processo, sono a conoscenza dei fatti di causa.

Questa prova deve essere attentamente valutata dal giudice e la credibilità è dunque a sua discrezione, salvo che la legge disponga altrimenti. Ovvero in caso di:

  • atto pubblico;
  • scrittura privata autenticata o riconosciuta;
  • confessione;
  • giuramento.

In linea generale il giudice ha comunque ampio potere nel valutare le dichiarazioni dei testimoni. Il legislatore infatti mostra diffidenza nei confronti dei testimoni a causa di:

  • possibili false testimonianze;
  • filtri soggettivi che rendono la realtà percepibile in modo differente a seconda del soggetto;
  • memoria;
  • rapporti tra le parti.

Ciò significa che il giudice può decidere di non dare alcun valore ad una testimonianza perché ritiene che il soggetto sia:

  • non attendibile;
  • contraddittorio;
  • particolarmente coinvolto nel caso o nella relazione con il soggetto.

Il tutto è soggetto all’obbligo di motivazione per evitare che si sconfini nell’arbitrio e nell’abuso. 

Il valore della prova testimoniale

Come abbiamo visto finora, il valore della prova testimoniale e la confessione sono a discrezione del giudice. Il giudice valuta i testimoni:

  • in sede di richiesta da parte degli avvocati, decidendo quali ammettere rispetto a quelli indicati dalle parti e su quali circostanze;
  • al momento della decisione, quando si passano in rassegna le prove del processo e si valuta quindi anche le dichiarazioni rese;
  • eventualmente in corso di processo, ove venga disposto che siano sentiti i testimoni ritenuti al momento della scelta superflui;
  • due volte: può disporre che siano esaminati anche ove già interrogati per chiarire la deposizione o correggere irregolarità.

La valutazione avviene in base all’attendibilità del testimone. Il giudizio può essere fatto solo dopo averlo ascoltato con attenzione.La capacità dei testimoni di rappresentare i fatti di cui sono a conoscenza in modo chiaro, semplice, diretto e convincente è fondamentale.Più che la quantità dei testimoni conta la qualità. Il giudice infatti può accordare più valore a un solo testimone rispetto ai tanti dell’avversario se essi hanno presentato verità poco convincenti e contraddittoria.

Ad ogni modo, il giudice deve esporre le ragioni che lo hanno portato a ritenere più attendibile una testimonianza rispetto all’altra. O talvolta, a escludere la credibilità di entrambe.

Quale prova è la più incisiva

In conclusione, tra confessione e prova testimoniale è, in linea generica, più incisiva la prima. La legge afferma che, eccezioni a parte, a fronte di una prova testimoniale di segno opposto, prevale la confessione.

In tema di valutazione della prova, a fronte della confessione giudiziale resa, non si può dare prevalenza ai fatti contrari emergenti dalle deposizioni testimoniali ammesse su istanza della stessa parte confidente.

Rimane da ricordare che la confessione:

  • nel processo civile può avere in oggetto esclusivamente circostanze oggettive. Ciò significa che non può essere relativa a valutazioni personali o semplici considerazioni;
  • è giudiziale quando viene resa durante il giudizio, spontaneamente oppure in seguito a un interrogatorio formale;
  • si chiama stragiudiziale quando viene è resa fuori dalle aule di giustizia, vale a dire, fuori dal processo;
  • è provocata: che si ha quando la parte viene sollecitata alla confessione dal suo avversario attraverso interrogatorio formale.
  • si chiama spontanea quando viene resa in udienza oppure contenuta in un atto processuale che la parte ha firmato personalmente;
  • non fa piena prova esclusivamente quando è relativa a diritti indisponibili, ad esempio quello all’integrità fisica, agli alimenti o alle ferie.
Scopri i nostri Master e corsi di alta formazione
Master in Cyber Criminologia
Scopri il Master online riconosciuto MIUR
Scopri di più
Esperto in Bullismo e Cyberbullismo
Scopri il Master online riconosciuto Miur
Scopri di più
Condividi su
Facebook
LinkedIn
Email
WhatsApp
Scritto da
Picture of Sara Elia
Sara Elia
Copywriter, content creator & SEO specialist freelance. Turin based, London lover.
Categorie
Categorie
  • Concorsi (87)
  • Criminologia (164)
  • Diritto informatico (81)
  • Guide (193)
  • News (210)
  • Notizie giuridiche (159)
  • Professioni (229)
  • Scuola e università (190)
  • Uncategorized (1)
Iscriviti alla newsletter

Ricevi i nostri migliori articoli, contenuti gratuiti, offerte riservate e tanto altro!

google news

Ricevi le nostre notizie da Google News

Seguici
Master e corsi di alta formazione
UNID PROFESSIONAL
  • Master e post laurea
  • Formazione continua
  • Formazione docenti
  • Corsi di laurea
  • Concorsi
  • Servizi aziendali
  • Termini e Condizioni
CONTATTI

Via degli Aceri, 14
47890 Gualdicciolo (RSM)
0549.980007
info@unidprofessional.com
Chi siamo | Sedi | Contatti
Lavora con noi | Redazione

CONSIGLIA AD UN AMICO

Iscriviti alla Newsletter

Sicurezza negli acquisti online
Paga da 3 fino a 36 rate con: PayPal, Alma, HeyLight. Paga in unica soluzione con: Carta di Credito, Apple Pay, Google Pay o Bonifico Bancario.

pagamenti accettati
© Copyright 2025 - UNID S.r.l. - Codice Operatore Economico: SM22747 - Via degli Aceri, 14 - 47890 Gualdicciolo (RSM)
logo prof2019logo arancio mobile
Gestisci la tua privacy
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci (non) personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferences
The technical storage or access is necessary for the legitimate purpose of storing preferences that are not requested by the subscriber or user.
Statistiche
The technical storage or access that is used exclusively for statistical purposes. L'archiviazione tecnica o l'accesso utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, un'adesione volontaria da parte del tuo fornitore di servizi Internet o registrazioni aggiuntive da parte di terzi, le informazioni archiviate o recuperate solo per questo scopo di solito non possono essere utilizzate per identificarti.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Gestisci opzioni
{title} {title} {title}
Torna in alto