Bonus ristrutturazione 2022 e sgravi fiscali: la guida pratica
Cerchiamo di scoprire insieme come funziona il Bonus ristrutturazione 2022. Quali sono gli interventi coperti, la normativa a riguardo, le novità e ogni informazione necessaria per potervi accedere.
Che cos’è?
Il Bonus ristrutturazione 2022 è una detrazione fiscale del 50% sull’IRPF prevista per chi fa lavori condominiali o su singoli immobili di manutenzione ordinaria e straordinaria. Gli interventi di riqualificazione possono raggiungere un tetto massimo di 96.000 €. Il Bonus ristrutturazione 2022 è quindi un incentivo per effettuare lavori edilizi. La detrazione equivale ad una somma pari al 50% e deve necessariamente essere suddivise in 10 quote annuali.
L’ introduzione del Bonus ristrutturazione 2022 risale al 1986 tramite l’art 16-bis del DPR 917. Da allora è stato notevolmente potenziato:
- a partire dal Decreto Legge giugno 2013 n.63 ove sono state applicate generali migliorie;
- nel Decreto di Rilancio: qui è stata introdotta la possibilità di dare delle alternative alla detrazione fiscale ovvero la cessione del credito o lo sconto della fattura;
- Manovra Finanziaria 2021: ove il Bonus ristrutturazione è stato innalzato al 50%;
- legge di Bilancio 2022: tramite quest’ultimo provvedimento è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024 e confermato alle medesime condizioni. Inoltre sono stati aggiunte postille in contrasto delle frodi.
A chi è destinato il Bonus ristrutturazione 2022?
Ogni contribuente pagante l’imposta sul reddito, che sia o meno residente in Italia, può richiedere il Bonus ristrutturazione 2022.
Entrando nello specifico ne hanno diritto, purchè ne sostengano le spese:
- proprietari;
- titolari di diritti reali sugli immobili;
- soci di cooperative e società;
- imprenditori (sempre che gli edifici non siano strumentali o appartenenti alla categoria merce);
- inquilini;
- conviventi familiari entro il terzo grado di parentela o coniugati;
- coniugi separati assegnatari dell’ immobile seppur con intestazione all’altro coniuge;
- conviventi more uxorio, anche se non proprietari dell’edificio in questione.
Infine, agli acquirenti di una costruzione su cui sono stati effettuati lavori grazie al Bonus ristrutturazione, vengono trasferite in automatico le quote residue.
Che lavori si possono effettuare tramite il Bonus ristrutturazione 2022?
Elenchiamo ed analizziamo ora i lavori che sono effettuabili su immobili residenziali grazie al Bonus ristrutturazione 2022:
- interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria disciplinati dal Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. Qui compresi sono anche operazioni di restauro, ristrutturazione e risanamento (art 3 DPR 380 del 2001)
- lavori di ripristino e/o ricostruzione dell’edificio residenziale a causa di eventi di calamità se dichiaratosi lo stato di emergenza;
- eliminazione di barriere architettoniche ad oggetto montacarico o ascensore sia interni che esterni;
- lavori in relazione a autorimesse o posti auto, di proprietà privata o comune;
- misure per prevenire rischio di illeciti quali furti e lesione di diritti;
- opere idonee a favorire mobilità per portatori di handicap in base all’art 3 della Legge 5 febbraio 1992 n.104;
- lavori di bonifica di amianto e altri volti ad evitare infortuni quali sostituzione di tubi o installazione di apparecchi di rivelazione gas o vetri anti infortuni.
Spese agevolabili e spese detraibili
Altre spese agevolabili e detraibili in ottica del Bonus ristrutturazione 2022 sono quelle da sostenere per:
- prestazioni professionali;
- progettazione;
- messa in regola degli immobili;
- acquisto di materiali necessari alle operazioni;
- perizie e sopralluoghi;
- permessi di conformità ai lavori in base alla legge vigente;
- valori aggiunti quali bolli, concessioni, autorizzazioni etc;
- oneri di urbanizzazione;
- realizzazione di interventi e adempimenti stabiliti dal Decreto n.41 del 19 febbraio 1998.
Come si evince da tale elenco, gli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi ove si tratta di parti comuni all’interno di un condominio. La detrazione va calcolata per ogni singolo proprietario in base alla quota millesimale.
Per quanto riguarda le spese detraibili il Bonus ristrutturazione 2022 è riconosciuto per le seguenti operazioni:
- interventi pro risparmio energetico;
- installazione di sistemi di sicurezza quali scale ed ascensori;
- costruzione o rifacimento di scale interne o esterne;
- sostituzione di infissi, serramenti e persiane;
- recinzioni di aree private;
- installazione o miglioramenti di sistemi igienici.
Come richiedere il Bonus ristrutturazione 2022
Richiedere il Bonus ristrutturazione 2022 è possibile, tramite CAF o proprio consulente fiscale, in tre differenti modi:
- durante la dichiarazione dei redditi tramite presentazione del modello 730 o del modello Unico. In tal caso l’importo deve necessariamente essere suddiviso in 10 quote annuali dall’importo pari cadauna. Esistono dei modelli di dichiarazione, messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, per facilitarne la compilazione;
- sconto immediato in fattura;
- credito d’imposta cedibile a soggetti con autorità per farlo quali banche ed intermediari finanziari.
A questo punto, per poter usufruire di sconti o cessioni di credito è necessario trasmettere un modulo i via telematica all’Agenzia delle Entrate. Tale comunicazione deve essere effettuata entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese per compiere i lavori tramite Bonus ristrutturazione 2022.
Grazie alle disposizioni contenute nel Decreto Sostegni Ter è stato rilasciato il Modello di Comunicazione per chiedere sconti o cessioni di credito. Disponibili tramite tale modulo istruzione di compilazione e guida tecnica.
Documentazione necessaria
Per il Bonus ristrutturazione 2022 è necessario esibire e conservare vari documenti dichiarati nel Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2021:
- abilitazioni amministrative in base ai lavori da sostenere;
- ricevute di pagamento dell’IMU e di bonifici effettuati;
- fatture e ricevute fiscali;
- domande di accatastamento per immobili non censiti;
- informazioni sulla data di inizio lavori da inviare necessariamente all’Azienda Sanitaria Locale;
- delibere d’assemblea condominiale di approvazione concordata dalla maggioranza, anche in base ai millesimi, di ripartizione spese e dichiarazioni di consenso.
Occorre ancora precisare che la detrazione di recupero edilizio non è cumulabile con quella fiscale prevista dalle disposizione in relazione a la riqualificazione energetica degli immobili. Bisogna dunque decidere di quale tra i due benefici usufruire.
Come abbiamo potuto analizzare insieme il Bonus ristrutturazione 2022 da un forte aiuto a chi intende iniziare dei lavori di ristrutturazione!