Ansia da prestazione e stress: differenze e rimedi per combatterli
Ansia da prestazione e stress sono di per sé due fattori non negative. Lo diventano però in base a come siamo in grado di gestire le nostre sensazioni. Quando divengono infatti eccessivi non sono più prestazionali ma compromettono le capacità personali d’azione.
Vediamo insieme come.
Che cos’è l’ansia da prestazione
Ansia da prestazione e stress sono due stati emotivi differenti tra di loro. La persona affetta da ansia da prestazione vede minacciosa la differenza tra ciò che la situazione da affrontare richiederebbe e ciò che lui prova in quel momento. Tali sensazioni aumentano ancora di più il livello di paranoia.
L’ ansia da prestazione si può dividere in varie tipologie quali:
- cognitiva: influisce in particolar modo sui risultati. Provoca stati emotivi negativi quali preoccupazione, apprensione, agitazione;
- somatica: anche il corpo si rende partecipe delle emozioni negative.
I sintomi più usuali sono:
- malessere generalizzato sia a livello fisico che mentale;
- tremori e palpitazioni;
- voce affannata e mancanza di fiato
- ipersudorazione;
- difficoltà nel concentrarsi o ricordare;
- nausea e/o sensazione di vomito;
- perdita dei sensi e svenimento nei casi più gravi.
Ansia da prestazione e stress sono la combinazione tra caratteristiche personali, fattori legati all’ambiente circostante e situazionale da affrontare. L’organismo stesso di ciascuno di noi risponde agli stimoli in modo differente. Chi è più suscettibile a certi meccanismi assume caratteristiche riconducibili all’ansia da prestazione e stress.
Dove si manifesta maggiormente l’ansia da prestazione
L’ansia da prestazione si manifesta per lo più in occasioni che richiedono un elevato sforzo e concentrazione mentale o in altre in cui ci si sente sotto giudizio e/o controllo:
- realtà lavorative: in base a ricerche gli episodi di malessere arrivano in quota a 5 volte al mese cadauno. A livello personale però, alcune persone confidano di avere episodi di tal genere giornalmente o più volte durante una sola settimana. La differenza non è in base al sesso: capita sia a uomini che a donne. Persone con ruoli lavorativi alti e di responsabilità sono afflitti da ansia da prestazione e stress maggiormente. Contano anche le ore e la mole di lavoro da affrontare;
- situazioni sportive: tifosi, compagni di squadra e timore per le conseguenze di una prestazione non ottimale. Questi i motivi riportati dalla maggior parte di intervistati sulle cause di ansia da prestazione. I livelli di timore evidenziati sono quindi sia a livello personale (mancata fiducia, imbarazzo nel non mantenere le aspettative altrui, orgoglio personale) sia professionali (licenziamenti, abbassamento di stipendio, etc);
- percorsi scolastici o pre-lavorativi: anche nell’ambito scolastico i giovani temono per il carico di studio e la competizione tra studenti. In questi anni è in costruzione la propria identità personale, che può sentirsi minata dal non sentirsi all’altezza. Anche nei colloqui di lavoro la situazione è molto simile, soprattutto se si è alle prime esperienze. Interazioni con persone che sono lì per valutarci richiede una prestazione di qualità, non sempre gestibile a livello emotivo;
- relazioni sentimentali: anche la sfera affettiva personale è costellata da ansia da prestazione. Pensiamo ad esempio ai rapporti sessuali, soprattutto nell’uomo. Ma non solo! Anche voler convincere il potenziali futuro partner di essere la persona giusta mina la fiducia in sé stessi;
- ambito teatrale/musicale: chi affronta un lavoro a contatto con il pubblico può temere il giudizio da parte del pubblico e della critica. Anche in questo caso l’ansia da prestazione è causata sia da motivi personali (mancanza di fiducia, non riconoscimento delle proprie capacità) sia professionali (non essere apprezzati, perdita di lavori).
Che cos’è lo stress
Definiamo stress la risposta che il nostro organismo da a livello psicofisico agli stimoli emotivi, cognitivi o sociali che il nostro organismo percepisce in eccesso. Hans Selye conia il termine nel 1936 registrano il termine in quanto risposta del corpo aspecifica a delle richieste.
Possiamo suddividere il processo di creazione dello stress in tre diverse fasi:
- allarme: il singolo presenta sensazioni di eccessivi compiti da svolgere e attiva risorse per portali a compimento;
- resistenza: condizioni sono stabilizzate e l’adattamento alle richieste da svolgere compiuto;
- esaurimento: le difese cadono, ci si sente sopraffatti dal dovere e compaiono sintomi fisici e emotivi.
L’evento che causa stress si può a sua volta suddividere in due differenti categorie:
- acuto: capita solo una volta e dura un lasso di tempo limitato;
- cronico: si ripete nel tempo e provoca danni persistenti.
Lo stress cronico merita spiegazioni ulteriori: è infatti una tipologia di stress che investe l’intera esistenza della persona e deve essere curato. Può infatti diventare limitante nel raggiungimento di obiettivi personali. Un’altra forma di stress in parte meno grave è lo stress intermittente, che ha una durata più breve ma ha di contro di essere meno prevedibile.
La natura dello stress può avere origine diversa:
- eventi nell’arco della vita che provocano un cambiamento: in quest’ambito non rientrano solo situazioni spiacevoli come ad esempio morte o divorzi ma anche matrimoni, nascite e altri eventi positivi;
- cause fisiche quali abuso di stupefacenti o alcol, fattori ambientali, cambi di residenza, ambienti rumorosi o non adeguati;
- malattie: il corpo, se affetto da malattie, si difende ponendosi in uno stato di tensione che abbassa ulteriormente le difese immunitarie.
Cure e rimedi per ansia da prestazione e stress
Quando parliamo di soluzioni per ansia da prestazione e stress ci riferiamo non tanto ad una guarigione ma quanto ad una capacità di gestione di questi stimoli:
- alcune tecniche di comportamento, quali respirazione e rilassamento, possono aiutare l’organismo;
- ristrutturazione cognitiva che agisce sulla modalità di pensiero;
- l’acquisizione di consapevolezza nell’avere un problema e di poterlo risolvere. Percepire emozioni e prendersi cura del proprio benessere mentale è fondamentale;
- alimentazione corretta, equilibrio con attività fisica e divertirsi nel tempo libero con un hobby può risultare fondamentale;
- ristrutturazione cognitiva che agisce sulla modalità di pensiero. Esistono percorsi personalizzati di tipo psicologico di tipo cognitivo comportamentale. Questi supportano nel vincere ansia da prestazione e stress ricevendo, se necessario, anche supporto psicologico.