Come diventare ingegnere civile
Oggi più che mai, la figura dell’ingegnere civile riveste un ruolo cruciale nello sviluppo infrastrutturale, ambientale ed economico dell’Italia. Dalle grandi opere pubbliche alle soluzioni sostenibili per le città del futuro, l’ingegneria civile è al centro dei progetti che migliorano la vita quotidiana e supportano la crescita del Paese.
Ma chi è davvero un ingegnere civile? Quali competenze deve possedere e quali settori professionali può abbracciare?
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio cosa fa un ingegnere civile, quali sono le sue responsabilità, i percorsi formativi da intraprendere e le opportunità di carriera oggi disponibili, sia nel settore pubblico che privato.
Indice
Chi è e di cosa si occupa un ingegnere civile
Un ingegnere civile è un professionista responsabile della progettazione, costruzione e manutenzione di edifici e infrastrutture.
Si tratta della figura che garantisce che ciò che viene pensato e calcolato a livello teorico trovi una realizzazione concreta, sicura e duratura nel tempo.
Si tratta della figura che garantisce che ciò che viene pensato e calcolato a livello teorico trovi una realizzazione concreta, sicura e duratura nel tempo.
Nello specifico si occupa di:
- progettare, costruire, mantenere e riqualificare le opere civili, come strade, ponti, dighe, ferrovie, porti e sistemi idrici e fognari.
- occuparsi sia di infrastrutture pubbliche che reti idriche, edifici privati e complessi urbanistici;
- effettuare sopralluoghi, raccogliere dati geologici e ambientali, valutare i rischi idrogeologici e antisismici;
- utilizzare strumenti digitali e software di progettazione per trasformare tali dati in modelli tridimensionali e progetti esecutivi;
- occuparsi della parte gestionale, e quindi stima dei costi, redazione di preventivi, definizione dei capitolati d’appalto e coordinamento delle diverse figure coinvolte (quali geometri, architetti, capicantiere, fornitori di materiali e così via);
- gestire la burocrazia tecnica, ovvero richiesta di permessi, rispetto della normativa edilizia e ambientale, redazione di documenti di sicurezza e relazioni per gli enti pubblici.
Come è evidente, la peculiarità di questa professione sta nella sua poliedricità. Un ingegnere civile, infatti, non svolge il suo lavoro unicamente nel suo ufficio, ma deve essere spesso presente in cantiere per monitorare l’avanzamento dei lavori, verificare la corretta esecuzione delle opere e risolvere eventuali imprevisti.
Formazione e percorso di studi
Come abbiamo visto finora, un ingegnere civile deve possedere solide basi scientifiche e una conoscenza aggiornata delle leggi e delle procedure amministrative.
Per questo motivo, è necessario formarsi alla professione tramite un iter specifico che richiede:
- laurea triennale in Ingegneria Civile (classe L-7), che fornisce le basi scientifiche e metodologiche ed affronta materie quali come analisi matematica, fisica, chimica, informatica, scienza delle costruzioni, idraulica, topografia, tecnica delle infrastrutture, geotecnica e trasporti. Si tratta di un mix di materie necessarie per acquisire gli strumenti logici e di calcolo ed introdurre l’allievo alla complessità del settore;
- laurea magistrale in Ingegneria Civile (classe LM-23), la quale consente di approfondire le conoscenze e di specializzarsi in ambiti specifici. Ad oggi, è possibile scegliere tra vari percorsi, tra cui principalmente geotecnico, strutturale, idraulico, ambientale e dei trasporti. Durante il percorso si affrontano materie quali tecnica delle costruzioni avanzata, dinamica delle strutture, idrologia, progettazione di ponti e grandi opere, pianificazione territoriale, oltre a moduli dedicati alla legislazione, alla sicurezza nei cantieri e alla sostenibilità.
- Esame di Stato, che abilita alla professione e permette l’iscrizione all’Albo dei Professionisti e, di conseguenza, la piena responsabilità legale delle opere progettate e dirette.
Sbocchi lavorativi
Il ventaglio di opportunità professionali per un ingegnere civile è estremamente ampio. Sia in Italia che all’estero, infatti, si tratta di una figura molto ricercata, in particolare nei Paesi in forte sviluppo urbanistico e tecnologico, dove le grandi opere rappresentano il motore della crescita economica e per piani di ammodernamento delle infrastrutture e le varie esigenze di messa in sicurezza del patrimonio edilizio.
Nello specifico, i principali settori d’impiego sono:
- infrastrutture, che comprende la progettazione e la costruzione di strade, autostrade, ferrovie, aeroporti, porti e dighe. Si tratta di opere di interesse pubblico che richiedono competenze elevate e un dialogo costante con le istituzioni;
- strutture edili, dove il professionista si occupa di calcoli statici e dinamici, progettazione di fondamenta, resistenza dei materiali e soluzioni antisismiche. In questo campo, è necessario collaborare anche con architetti e imprese edili nella costruzione e nel recupero di edifici residenziali, commerciali e industriali;
- studi di progettazione, società di ingegneria, imprese di costruzione, enti pubblici e aziende private, incarichi internazionali.
Infine, occorre anche distinguere il ruolo dell’ingegnere civile da quello dell’architetto, spesso confusi tra loro. Il primo, infatti, si concentra maggiormente sull’edilizia privata, il disegno architettonico e la dimensione artistica. Il secondo, invece, mantiene un’impronta fortemente tecnica, orientata alle grandi opere e alla stabilità strutturale.
Retribuzione e prospettive di carriera
Come abbiamo visto finora, un professionista lavora spesso a capo di team multidisciplinari e deve saper dialogare con figure professionali molto diverse tra loro. In questo senso, oltre alla preparazione accademica sono quindi decisive anche alcune competenze trasversali quali:
- capacità di leadership;
- problem solving;
- precisione nei calcoli;
- gestione dello stress;
- abilità comunicative;
- capacità di aggiornamento costante.
A livello retributivo, inoltre, ad oggi un ingegnere civile può contare su prospettive economiche interessanti, che crescono con l’esperienza e la complessità dei progetti seguiti. Nello specifico:
- profilo junior, nei primi anni di attività, percepisce generalmente tra i 20.000 e i 30.000 euro lordi annui;
- professionista con esperienza decennale può arrivare a 50.000–60.000 euro e oltre;
- in contesti competitivi o su grandi opere internazionali, le retribuzioni possono toccare anche i 70.000 euro.
Come abbiamo analizzato insieme, la figura dell’ingegnere civile è molto ricercata ed importante, racchiudendo in sé scienza, tecnica e responsabilità sociale. Il suo percorso di studi, lungo e impegnativo, forma professionisti capaci di trasformare calcoli e progetti in opere concrete, destinate a durare nel tempo. E, oggi più che mai, questa professione si trova al centro di una fase cruciale: costruire un futuro in cui infrastrutture e città siano non solo efficienti, ma anche sostenibili e resilienti.
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