Il caso Meredith Kercher: dal delitto di Perugia al dibattito mediatico
Il caso Meredith Kercher rappresenta uno dei capitoli più intricati della cronaca nera italiana del XXI secolo. La giovane studentessa britannica, in Erasmus a Perugia, venne trovata senza vita nel novembre 2007 nella casa che condivideva con altre coinquiline. Da quel momento, la vicenda divenne un vero e proprio fenomeno mediatico internazionale, capace di intrecciare inchieste giudiziarie, errori investigativi, scandali e speculazioni giornalistiche.
Il delitto di Perugia non ha soltanto scosso l’opinione pubblica per la brutalità del crimine, ma ha anche sollevato domande cruciali sul funzionamento della giustizia, sulla pressione mediatica e sul ruolo dei social network nella costruzione dell’immaginario collettivo.
Tra ricostruzioni, processi, assoluzioni e riaperture del caso, la storia di Meredith Kercher è diventata emblematica di come un fatto di cronaca possa trasformarsi in un caso mediatico globale, in cui la verità giudiziaria e quella percepita spesso divergono.
Nei prossimi punti ripercorreremo le tappe principali del caso Meredith Kercher, analizzando i protagonisti coinvolti, l’evoluzione dei processi e il modo in cui i media — italiani e internazionali — hanno influenzato la percezione pubblica di uno dei delitti più discussi degli ultimi decenni.
Omicidio Meredith Kercher: i fatti
La scena che compare ai loro occhi è sconvolgente: la giovane ha la gola tagliata ed è evidentemente stata uccisa.
Indagini, ricostruzioni e sospettati
- Rudy Guede, giovane ivoriano cresciuto a Perugia, ha un passato difficile cresciuto, frequentazioni ambigue ed un passato di piccoli precedenti. La sua impronta palmare viene ritrovata insanguinata sul cuscino vicino al corpo di Meredith. Tracce biologiche riconducibili all’uomo sono rinvenute anche in altri punti della stanza. Questo lo rende il primo sospettato concreto.
- Amanda Knox, la coinquilina americana di Meredith, ha 20 anni, è in Italia per studiare lingue e vive con Meredith da pochi mesi. Dopo il delitto, il suo comportamento desta sospetti: alcune dichiarazioni confuse, atteggiamenti ritenuti poco consoni al contesto e la sua stessa presenza in casa la notte dell’omicidio fanno crescere i dubbi. In un controverso interrogatorio indica falsamente il datore di lavoro Patrick Lumumba come coinvolto, accusa poi rivelatasi infondata;
- Raffaele Sollecito, studente pugliese e fidanzato di Amanda, fa dichiarazione contraddittorie sulle attività svolte la notte precedente al delitto. In un primo momento afferma infatti di aver dormito tutta la notte, poi dice di aver navigato su internet e visto un film, ma i controlli sui dispositivi informatici non confermano del tutto queste versioni.
Processo e condanne per l’omicidio di Meredith Kercher
Arrestato in Germania mentre tenta di allontanarsi, viene processato con rito abbreviato e condannato a 30 anni, poi ridotti a 16. Dopo aver scontato la pena, ottiene nel 2021 la libertà condizionale e nel 2023 la liberazione anticipata. Nonostante la condanna, il suo ruolo preciso resta al centro di discussioni: per alcuni è l’unico vero responsabile, per altri parte di un gruppo più ampio.
Le accuse contro Knox e Sollecito si basano soprattutto su presunti riscontri biologici e indizi comportamentali: tracce di DNA, la presenza di coltelli compatibili con l’arma del delitto e la mancanza di alibi solidi. Tuttavia, queste prove si rivelano fragili e spesso contestate, soprattutto negli anni successivi.
Il processo mediatico: il caso Knox-Sollecito sui giornali e in TV
Sollecito, raccontato come il fidanzato devoto, trascinato suo malgrado in un incubo. Guede, rappresentato come il colpevole designato, l’anello debole su cui scaricare le responsabilità.