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Valutazione delle performance nella PA: obblighi, sfide e opportunità

Valutazione delle performance nella PA: obblighi, sfide e opportunità

valutazione delle performance nella PA
  • Alessia Seminara
  • 27 Aprile 2025
  • Guide
  • 5 minuti

La valutazione delle performance nella PA

Come funziona la valutazione delle performance nella PA?
Valutare le performance è un aspetto fondamentale nella gestione delle risorse umane in ogni settore. Possiamo considerare tale valutazione come un vero e proprio strumento, oltre che di analisi, di valorizzazione del capitale umano. Permette infatti di analizzare il contributo di ciascun dipendente in azienda, per poi massimizzarne le prestazioni. Per garantire questi risultati, però, è necessario applicare un modello valutativo ben preciso. Questo è valido nel settore privato, ma lo è ancor di più nel settore pubblico.

Cerchiamo dunque di capire come funziona la valutazione delle performance nella PA.

Indice
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Il sistema di valutazione delle performance nella PA

La valutazione delle performance nella Pubblica Amministrazione ha assunto un ruolo centrale soprattutto recentemente. Sebbene, inizialmente, non esistesse una normativa di riferimento, diverse modificazioni al panorama lavorativo hanno reso necessario stabilire per legge un sistema di valutazione specifico.

Partendo dai cittadini, non possiamo più considerarli come semplici destinatari di servizi. La cittadinanza richiede soluzioni tempestive e, in alcuni casi, anche personalizzate.

Inoltre, le aspettative delle imprese sono cresciute, mentre le istituzioni internazionali obbligano la PA, anche a livello locale, ad adattamenti continui nella gestione delle risorse pubbliche.

Anche i cambiamenti interni alla Pubblica Amministrazione stessa hanno reso necessaria l’introduzione di un sistema di valutazione delle performance a norma di legge.

La misurazione delle prestazioni

La situazione è cambiata radicalmente con il D.Lgs. 150/2009, meglio conosciuto come Legge Brunetta. Fu questo decreto a introdurre per la prima volta la misurazione delle prestazioni e la valutazione delle performance nella PA.

Per la prima volta si parla addirittura di un obbligo: le amministrazioni pubbliche vengono quindi obbligate a misurare e valutare la performance a tutti i livelli.

Ovviamente, dal 2009 ad oggi sono state introdotte diverse modifiche al sistema di valutazione. La Legge Brunetta fu infatti modificata dalla Legge Madia con il D.Lgs. 74/2017. Tuttavia, gli obiettivi restano confermati: si vuole garantire l’efficienza degli uffici pubblici, contemplando al contempo l’intervento dei cittadini, che possono valutare l’operato degli uffici stessi.

È previsto che la gestione della performance nella PA venga articolata in tre fasi principali:

  • misurazione
  • valutazione
  • premi

Per il corretto funzionamento delle amministrazioni pubbliche, questo ciclo è di fondamentale importanza. Consente infatti di monitorare i progressi e premiare i successi in caso del raggiungimento degli obiettivi.

Dalla misurazione alla valutazione del rendimento

Secondo quanto disposto dalla normativa, la valutazione delle performance nella PA prevede, innanzitutto, una misurazione relativa all’amministrazione nel suo complesso.

Ma non è tutto: vanno anche misurate le performance delle unità organizzative e dei singoli dipendenti.

La valutazione del rendimento è fondamentale non solo nel rispetto della normativa, ma anche per l’attribuzione di premi e progressioni verticali.

Inoltre, una eventuale valutazione negativa potrebbe incidere negativamente sulla carriera lavorativa del dipendente.

La misurazione delle performance e la valutazione del rendimento deve avvenire su base annuale, utilizzando l’apposito Sistema di Misurazione e Valutazione della performance.

Quale organo deve individuare aree di miglioramento

Inizialmente, con la Legge Brunetta, il monitoraggio e la valutazione erano delegati agli organi di indirizzo politico.

Attualmente, però, tale compito spetta agli Organismi Indipendenti di Valutazione, o OIV. Agli OIV spetta anche il compito di effettuare la verifica sulle performance rispetto agli obiettivi della PA. In caso di scostamenti tra performance e obiettivi, gli Organismi propongono inoltre eventuali interventi per il miglioramento.

Valutazione delle performance nella PA: i soggetti della valutazione

L’intero processo di misurazione e valutazione delle performance, sia organizzative che individuali, coinvolge diversi soggetti.

In particolare, i soggetti della valutazione vengono individuati sia dalla Legge Brunetta che dalla successiva Legge Madia.

Nella valutazione, in dettaglio, intervengono:

  • il Dipartimento della Funzione Pubblica
  • i già citati OIV
  • gli organi di indirizzo politico
  • i dirigenti.

Ciascuno di questi organi ha delle funzioni specifiche nella valutazione delle performance nella PA.

Il Dipartimento della Funzione Pubblica è l’organo che indirizza, promuove e coordina le disposizioni in materia di valutazione e misurazione delle performance nelle amministrazioni pubbliche.

L’OIV, invece, come abbiamo anticipato è un organo che si occupa di monitorare i sistemi di valutazione. Inoltre, deve vigilare sulla trasparenza e sull’integrità dei controlli interni,

L’Organismo deve anche occuparsi della validazione della Relazione sulle performance. Quest’ultima va obbligatoriamente pubblicata sul sito istituzionale dell’ente, per favorire il controllo della PA anche da parte dei cittadini.

In merito al ruolo degli organi di indirizzo politico, questo è riferito alla promozione della cultura della responsabilità. In questo modo, si garantirà un miglioramento delle performance future. Agli organi di indirizzo spetta anche la redazione del Piano delle performance, dove vengono individuati gli obiettivi strategici e gli indicatori per la misurazione e la valutazione. All’interno del piano vengono definite le performance organizzative, di settore e individuali.

Infine, i dirigenti delle amministrazioni pubbliche devono occuparsi della valutazione dei singoli dipendenti della propria area di riferimento.

Agli organi appena analizzati si aggiunge infine la cittadinanza. Il cittadino, che rappresenta l’utente finale dei servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione, è chiamato a partecipare attivamente alla misurazione delle performance organizzative.

È infatti previsto che i cittadini che hanno fruito di servizi della PA possano comunicare, di solito all’OIV, il proprio grado di soddisfazione.

Come migliorare le performance: la Legge Concretezza

La normativa vigente fornisce infine anche delle disposizioni e degli interventi per attivare un programma di azioni concrete. Oltre alla valutazione delle performance nella PA, infatti, è necessario avviare attività miranti al miglioramento dell’efficienza amministrativa.

La legge di riferimento è la L. n. 56/2019, denominata anche Legge Bongiorno o Legge Concretezza.

Tale legge ha istituito, all’interno delle amministrazioni pubbliche, il Nucleo della concretezza. Si tratta di un organo deputato a sopralluoghi e verifiche per rilevare lo stato di funzionamento delle amministrazioni. Gli eventuali controlli vengono organizzati in collaborazione con l’Ispettorato per la funzione pubblica.

Il Nucleo della concretezza, inoltre, può proporre anche azioni e misure di correzione che garantiscano il rispetto dei principi costituzionali di economicità, efficacia ed efficienza.

Uno strumento fondamentale introdotto dalla Legge Concretezza è il Piano triennale delle azioni concrete per l’efficienza delle pubbliche amministrazioni.

Il documento viene redatto dal Dipartimento della funziona pubblica con cadenza annuale e contiene diverse indicazioni per migliorare le performance.

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Alessia Seminara
Copywriter e web editor. Dopo la formazione universitaria, ho deciso di intraprendere vari percorsi formativi che mi hanno consentito di iniziare a lavorare per il web. Collaboro con diverse testate giornalistiche online e mi occupo di copy e scrittura per vari siti web.
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