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Sistemista: chi è, di cosa si occupa e come diventarlo

Sistemista: chi è, di cosa si occupa e come diventarlo

sistemista chi e di cosa si occupa come diventarlo
  • Nausicaa Tecchio
  • 11 Giugno 2022
  • Professioni
  • 5 minuti

Sistemista: chi è, di cosa si occupa e come diventarlo

La figura del sistemista lavora nel reparto di Information Technology (IT) delle aziende. Si occupa principalmente della gestione e della configurazione di reti di telecomunicazione ma anche dei sistemi operativi. Il suo compito fondamentale però è assicurare la qualità e il funzionamento dell’infrastruttura digitale all’impresa e ai colleghi.

Diventare sistemista non è semplice e richiede studio e pratica. Vediamo ora di approfondire questa professione. 

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Il ruolo del sistemista

Questa figura professionale viene a volte inquadrata anche come amministratore di sistema. Infatti cura tutti gli aspetti dei sistemi informatici, dalla loro installazione alla loro configurazione e manutenzione sia ordinaria che straordinaria. Può farlo nelle aziende ma la sua opera è molto richiesta anche dagli enti pubblici, come le banche.

Una delle mansioni quotidiane del sistemista è controllare la performance dei sistemi informatici svolgendo dei test di routine. Provvede anche ad aggiornare o sostituire provvidenzialmente programmi obsoleti. Non mancano operazioni manuali come la sostituzione di un hard disk. Oppure configurare nuove postazioni lavorative o collegare i terminali ad una nuova rete.

Il sistemista deve anche svolgere operazioni di help desk per la manutenzione e dare il suo contributo per la sicurezza dei dati. Deve salvaguardare il controllo degli accessi al sistema e alla rete aziendale per evitare intrusioni illecite.

 Sempre lui infatti cura le modalità di autenticazione richieste dal login nelle imprese. Deve quindi agire rispettando la normativa sulla privacy.

Poiché si tratta della figura professionale che cura tutte le modifiche ai sistemi digitali si occupa di formare il resto del personale in merito. Fornisce tutte le indicazioni necessarie per gestire i nuovi programmi o dispositivi hardware.

Le specializzazioni del professionista: virtualizzazione e cloud

Quella di sistemista di per sé è ancora una classificazione generica. Ci sono alcuni ruoli superiori che può assumere a seconda dell’ambito che approfondisce. Tra questi ci sono i seguenti:

  • Virtualization Administrator. La virtualizzazione in informatica è un metodo per rendere disponibili gli hardware come risorse virtuali. Su questi hardware astratti è possibile installare nuovi sistemi operativi. Il sistemista che ricopre il ruolo di virtualization administrator crea e mantiene questo ambiente virtuale.
  • Cloud Administrator. Chi ha questa qualifica è incaricato di fornire supporto tecnico e di effettuare monitoraggio delle strutture cloud. Assiste  nell’installazione dei servizi cloud e si occupa di effettuare i dovuti aggiornamenti. Lavora spesso in sinergia con ingegneri e gli impiegati occupati nel cloud management.

Database e Network

Altre due carriere ambite sono:
 
  • Database Administrator. Questa specializzazione del sistemista viene spesso indicata con l’acronimo DBA. Si tratta del responsabile della gestione e del controllo delle banche dati ed è lui a creare i database. Organizza e conserva i dati in modo che siano accessibili solo agli utenti autorizzati dall’azienda. 
  • Network Administrator. In Italia viene chiamato amministratore di rete e lavora con le reti di telecomunicazioni. Controlla i sistemi di connessione come LAN e WAN e mantiene le reti di interconnessione. Inoltre interviene per risolvere i problemi che esse possono presentare. 

 

Come si diventa un sistemista 

Le competenze richieste a questa figura professionale sono ampie e diverse. Per ricevere la formazione adeguata a questo ruolo la prima cosa da fare è scegliere un percorso scolastico o universitario ad hoc. Innanzitutto meglio iscriversi ad una scuola superiore ad indirizzo tecnico. Un buon titolo di studio è quello di perito informatico che si ottiene con il diploma di maturità.
 
Per approfondire gli studi, un aspirante sistemista può optare per più di un percorso universitario. Tra questi i più utili allo scopo sono Ingegneria Informatica, Informatica o anche Ingegneria Elettronica. 
 
Spesso però il titolo di laurea o il diploma non bastano ma vengono richieste competenze specifiche. Per ottenerle occorre iscriversi ad appositi corsi che esulano dalla formazione universitaria. 
 

Conoscenze approfondite

 
Le conoscenze più richieste sono relative ai maggiori sistemi operativi, come ad esempio Linux, Windows, Android o Apple. Poi serve esperienza nei linguaggi operativi più noti, come JAVA o C+. Naturalmente anche l’uso del linguaggio informatico, della cyber sicurezza e della costruzione dei database sono fondamentali.
 
Un bravo sistemista possiede inoltre diverse soft skills. Tra queste spiccano ottime capacità di ascolto e di problem solving. Questo professionista come tutte le figure legate all’IT non può esimersi dal curare il proprio aggiornamento continuo.
 

Prospettive di guadagno

I guadagni che può avere annualmente un sistemista chiaramente dipendono dalla sua esperienza prima di tutto. Ma anche la specializzazione influenza molto questo aspetto della professione. Ci sono infatti qualifiche più ricercate e rare da trovare rispetto ad altre. Per di più non tutti operano all’interno delle aziende ma anche come liberi professionisti. 
 
Un profilo Junior non ancora specializzato può avere delle entrate annue che oscillano tra i 20.000 e i 28.000 euro. Dopo alcuni anni di esperienza (circa 3) lo stesso sistemista potrebbe ambire ad un Reddito Annuale Lordo (RAL) tra i 26.000 e i 32.000 euro. Se il professionista è specializzato nella gestione del sistema operativo Linux può arrivare anche a 35.000 euro lordi. 
 
I profili Senior possono arrivare anche a 60.000 euro di RAL, con un minimo di 34.000 euro. Infine, se il sistemista arriva a ricoprire posizioni manageriali il suo compenso può superare la soglia degli 80.000 euro lordi l’anno. Per chi esercita la libera professione invece è arduo stilare previsioni di guadagno.
 

Differenze con la figura del programmatore

Le figure professionali del programmatore e del sistemista vengono spesso confuse fra loro. Nonostante spesso lavorino insieme per risolvere le problematiche a livello informatico delle aziende i due ruoli sono molto diversi. 
 
Il sistemista si occupa sia della parte riguardante i software sia dell’aspetto hardware, il programmatore no. Anzi, si limita al software e ai programmi poiché è in grado di progettarli.
 
Anche la formazione delle due figure è diversa. Chi si occupa di programmazione deve conoscerne perfettamente i maggiori linguaggi, molto più dell’altra figura.
 
 Il sistemista infatti provvede più ad una funzione di controllo e difficilmente può sostituire un programmatore. In molte realtà la programmazione è considerato un sistema più semplice per progredire a livello di inquadramento aziendale. 
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