Sicurezza psicologica: come promuovere un ambiente di lavoro sicuro e confortevole
Lavorare in un’organizzazione presuppone che i vari componenti si sentano a proprio agio nel condividere le opinioni, chiedere aiuto in caso di necessità, oppure presentare idee innovative. Questo approccio nel mondo del lavoro permette di ottenere una reattività al cambiamento maggiore, apportando una spinta innovativa, oltre che consentire di esplorare nuove opportunità di crescita.
Questo concetto chiave nel contesto organizzativo viene definito sicurezza psicologica (psychological safety). È un pensiero fondamentale che le organizzazioni stanno adottando per crescere e ottenere successo.
In questo articolo tratteremo come opera l’impatto della sicurezza psicologica sulle dinamiche di gruppo e come coltivarla all’interno di un ambiente lavorativo.
Sicurezza psicologica e ambiente di lavoro
Alla base della sicurezza psicologica vi è la produzione e la messa in pratica di idee efficaci all’interno di una organizzazione aziendale. L’azienda ne trae benefici nei diversi ambiti di azione:
- profitti;
- l’impegno dei dipendenti;
- la riduzione dei turnover;
- la trasformazione dei processi manageriali e produttivi.
L’attenzione alla sicurezza psicologica è aumentata durante il periodo pandemico: la creazione di un clima psicologico sicuro, infatti, permette di creare le circostanze favorevoli per esprimere opinioni, proposte innovative e idee.
Le organizzazioni che forniscono questa tipologia di sicurezza ai collaboratori sono preparate per adeguarsi ai mutamenti e, laddove occorre, guidarli verso il cambiamento.
Le aziende che adottano queste abilità hanno al loro interno un plus, che si è reso necessario durante la pandemia, con l’introduzione del lavoro ibrido o da remoto.
La creazione di un ambiente di lavoro sicuro e libero non è facile da costruire, in quanto non esiste una forza lavoro eterogenea.
In un gruppo di lavoro, ad esempio, possono esserci persone con una cultura diversa e/o generazioni differenti.
L’andamento dei mercati è un altro fattore da tenere in considerazione e la complessità delle situazioni geopolitiche globali in continuo mutamento, rendono gli approvvigionamenti e i consumi precari. Le aziende, inoltre, stanno affrontando delle sfide considerevoli, che stanno mettendo alla prova la loro unione e solidità. Pensiamo all’introduzione dell’’intelligenza artificiale e la necessità di aggiornare i modelli manageriali e di leadership.
Le organizzazioni, quindi, devono bilanciare tutti questi fattori per crescere e restare competitivi sul mercato del lavoro.
Amy C. Edmondson e la guida per la sicurezza psicologica
Amy C. Edmondson, insegnante di Leadership e Management alla Harvard Business School, ha realizzato una guida su come costruire la sicurezza psicologica all’interno delle aziende. La pioniera in materia ha individuato una serie di strumenti e di pratiche da usare in ogni tipo di azienda e settore.
Preparazione del terreno
Il primo passo da mettere in pratica, secondo la studio, è quello di preparare il terreno, in modo che si possano verificare le condizioni che questa nuova atmosfera possa realizzarsi.
Un leader, affinché all’interno di un’organizzazione aziendale possa germogliare la sicurezza psicologica, deve mettere in campo delle azioni che possano portare le persone che lavorano con lui sulla stessa lunghezza d’onda, coinvolgendoli in progettualità comuni e apprezzando il lavoro che viene svolto.
Il leader deve, quindi, capire e gettare le basi per interpretare gli obiettivi sia individuali sia aziendali. Deve, quindi, possedere l’abilità di ridefinire il lavoro.
I leader devono, altresì, essere in grado di riconsiderare il concetto di fallimento.
Se i lavoratori non sapranno che la possibilità di sbagliare fa parte del processo lavorativo, ci sarà sempre la paura di commettere degli sbagli. Questa fase se non viene percepita come una condizione sicura da un punto di vista psicologico, i dipendenti di un’organizzazione aziendale cercheranno in tutti modi di evitare qualunque atto che possa indurli nell’errore. In questo modo si inibisce lo sviluppo del potenziale e propensione all’innovazione.
Nel momento in cui viene ridefinito il concetto di fallimento, si ricontestualizza anche il concetto di perfezione. Le idee e le bozze iniziali possono, quindi, non essere precise, ma possono avere al loro interno delle informazioni vitali per decisioni, e adattamenti, definitivi di successo. Questa fase di ricontestualizzazione deve essere un focus continuo, in cui l’aggiornamento costante diventi fondamentale per correggere la direzione aziendale con nuovi input; spunti che possono e devono essere messi in discussione, al fine di migliorare l’andamento aziendale.
Partecipazione attiva nella vita aziendale
È importante che le persone siano invitate a partecipare alla vita aziendale: si devono sentire coinvolte e devono percepire questo invito come un invito autentico.
In caso contrario rischierebbero di sentirsi a disagio e, quindi, eviterebbero di esporsi e proporre le loro idee. Accanto all’apprendimento occorre che vi siano curiosità e umiltà.
I leader che riescono a portare avanti questo mix, riescono a diminuire l’inibizione a partecipare dei propri dipendenti.
Esiste sempre qualcosa di nuovo che si può imparare e l’umiltà situazionale, inoltre, consente di riconoscere limiti ed errori di valutazione. Nel momento in cui chi è a capo di un’organizzazione aziendale dimostra ed esprime umiltà, si verifica un determinato aspetto: la sicurezza psicologica consente al suo entourage di assumere una posizione proattiva, aperta verso l’apprendimento e l’innovazione.
Maggiore produttività e successo organizzativo
La sicurezza psicologica è un fattore fondamentale per la redditività e il successo organizzativo.
I leader, nel consolidare un ambiente che promuove questa sicurezza, devono adottare reazioni produttive ai rischi che i loro collaboratori decidono di intraprendere. Ciò avviene mediante:
- l’espressione dell’apprezzamento, il riconoscimento del lavoro e dell’impegno dei collaboratori è importante per influenzare in modo positivo il loro coinvolgimento;
- la rimozione del concetto di fallimento, facendo comprendere ai propri collaboratori che esso fa parte del processo di apprendimento e di sviluppo del lavoro;
- la punizione con delle violazioni, per conservare l’integrità dell’organizzazione aziendale. Per evitare di arrivare a questo, bisogna informare i propri dipendenti dei valori e dei limiti aziendali. Cautela che permette di conservare la sicurezza psicologica e di difendere la qualità del lavoro.
Sicurezza psicologica: condizione essenziale per un’azienda sana e produttiva
La sicurezza psicologica è un elemento essenziale per portare un’organizzazione aziendale verso una condizione di salute e di produttività. Molto è nelle mani delle politiche adottate dai leader, che devono essere abili a:
- reagire in modo produttivo al fallimento;
- comunicare il giusto apprezzamento nell’operato dei collaboratori;
- gestire le eventuali violazioni.
Il connubio tra questi elementi permette di consolidare l’ambiente di lavoro, consentendo ai dipendenti di sentirsi liberi di esplorare nuove idee e contribuire al successo dell’organizzazione aziendale. La combinazione di queste pratiche favorisce la crescita, l’innovazione e la costruzione di una forza lavoro impegnata e resiliente.