Scuola di specializzazione professioni legali
La scuola di specializzazione per le professioni legali o SSPL è un percorso formativo post universitario di durata biennale, utile per consentire agli studenti, laureati in Giurisprudenza, di sviluppare le conoscenze necessarie per esercitare le professioni di avvocato, magistrato e notaio.
Che cos’è la Scuola di specializzazione professioni legali?
La scuola di specializzazione professioni legali (SSPL) è stata istituita nel 1997 e attivata presso le facoltà di giurisprudenza delle università italiane a partire dall’anno accademico 2001/2002. Si tratta di una scuola di approfondimento post universitario in materia legale a cui possono accedere tramite concorso coloro che hanno una laurea in giurisprudenza secondo il Vecchio Ordinamento, o una laurea specialistica o magistrale secondo il Nuovo Ordinamento. Ha durata biennale, frequenza obbligatoria e si conclude con la stesura e la discussione di un elaborato finale. Lo scopo della scuola di specializzazione per le professioni legali è quella di impartire agli studenti laureati una metodologia di approccio di taglio non solo teorico, ma anche pratico, alle professioni che potranno essere svolte con una laurea in materie giuridiche.
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In cosa consiste la scuola di specializzazione professioni legali?
Le scuole di specializzazioni professioni legali sono a numero chiuso: per potervi accedere è necessario superare un concorso che consiste in un quiz a risposte multiple. Accanto ad un minimo di ore di lezione frontale, che garantiscono la parte di preparazione teorica, infatti, segue anche lo svolgimento di tirocini pratici presso gli uffici giudiziari. Gli studenti delle SSPL, iscritti al secondo anno accademico della scuola, hanno anche la possibilità di svolgere talune attività come Pubblici Ministeri d’udienza, avendo ricevuto una delega nominativa da parte del Procuratore della Repubblica, nei limiti dei reati minori, che appartengono alla competenza del Giudice di Pace e del Tribunale in composizione monocratica. Normalmente il primo anno è uguale per tutti: nel secondo anno è possibile optare tra indirizzi diversificati, a scelta degli studenti specializzandi. Vi è l’indirizzo giudiziario-forense, per coloro che aspirano a diventare avvocati o magistrati, e l’indirizzo notarile, per coloro che vorrebbero intraprendere la strada del concorso notarile.
A chi è rivolta?
La scuola di specializzazione professioni legali è rivolta a chi vuole sviluppare attitudini e competenze che caratterizzano la professionalità degli avvocati, dei notai e soprattutto dei magistrati ordinari. In particolare rispetto a quest’ultima figura professionale in ambito legale è necessario sapere che il concorso pubblico per diventare magistrato ordinario, a partire dal cd. Riforma Mastella del 2007, è diventato un cd. concorso di secondo livello. Un tempo per poter presentare la domanda di partecipazione al suddetto concorso era sufficiente la laurea in giurisprudenza. Attualmente essa è necessaria, ma non basta più. Perché si possa provare a concorrere per diventare magistrato ordinario è necessario essere in possesso di un ulteriore titolo, che può essere, tra gli altri, il dottorato di ricerca (che ha durata triennale), l’abilitazione alla professione di avvocato, o il possesso del diploma di SSPL.