Rito abbreviato: 5 cose da sapere
Il giudizio o il rito abbreviato è un procedimento previsto dal sistema giudiziario, dove la decisione sull’infondatezza o fondatezza del reato è prevista alla fine del dibattito durante l’udienza preliminare. Scopriamo insieme 5 elementi da conoscere!
Chi può chiedere il rito abbreviato?
Solo ed esclusivamente l’imputato può richiedere il rito o il giudizio abbreviato. Può farlo sia con una richiesta scritta oppure orale, durante la fase dell’udienza preliminare.
Che beneficio può avere il rito abbreviato?
Non esiste solo una tipologia di rito abbreviato.
In caso di colpevolezza dell’imputato, avendo richiesto questo rito, può avere in sede di condanna un forte sconto di pena di 2/3, quindi se la sentenza dovesse prevedere l’ergastolo, in realtà l’imputato sconterà solo 30 anni; oppure se il giudice fa riferimento all’ergastolo con isolamento diurno, allora l’imputato avrà uno sconto di pena non avendo questo tipo di isolamento.
Organi competenti
Tra i vari organi competenti in sede di udienza preliminare e di decisione di accettazione o negazione (rigetto) di questo tipo di rito, non c’è solo il giudice di dibattimento, ma vanno prese in considerazione anche le figure del GUP, ovvero Giudice dell’Udienza Preliminare, o il GIP, giudice per le indagini preliminari.
Procedimento civile o penale?
Il rito abbreviato è si previsto dal sistema giudiziario italiano, ma non in tutti i casi, solo quando il caso riguarda le responsabilità penali.
Il rito abbreviato è un procedimento o un processo?
E’ a tutti gli effetti un procedimento penale, in quanto questa fase è anteriore al processo vero e proprio, al quale però non si arriverà mai. Difatti le agevolazioni, la sentenza del rito abbreviato, con la proclamazione di innocenza o di condanna nei confronti dell’imputato, arriveranno subito dopo la fine ”dell’udienza preliminare”, ovvero quando, dopo richiesta dell’imputato di questo rito, il giudice sarà in grado di prendere delle decisioni.