Psichiatria: cosa sapere per superare il Concorso SSM
La specializzazione in Psichiatria è uno dei percorsi più ambiti dagli studenti di Medicina prossimi alla laurea. Sia per una sorta di fascino sinistro legato alle origini e agli effetti dei disturbi mentali sia per i vari contesti in cui può essere spesa. Un banale esempio può essere la Psichiatria Forense, che studia in particolare soggetti criminali.
Vediamo come riuscire a guadagnarsi un posto nella giusta Scuola e diventare dunque psichiatra a tutti gli effetti.
Cosa si apprende durante la specializzazione in Psichiatria
Il terreno di questa branca della medicina è molto delicato. Il percorso comporta innanzitutto imparare a rapportarsi con i pazienti psichiatrici, che sono spesso soggetti unici e difficili da gestire. Tra questi si spazia da chi soffre di dipendenze gravi, ad esempio da sostanze stupefacenti o dai rapporti sessuali, a chi ha profondi disagi legati al cibo.
Un ambito che è largamente approfondito in Psichiatria è quello della Neuropsichiatria infantile e adolescenziale. Diverse patologie mentali infatti emergono durante lo sviluppo ed è dai primi segnali che si può intervenire per smorzarli o curarli. Tra questi naturalmente il più conosciuto è lo stato di depressione, ma lo stesso vale per il disturbo bipolare.
Più delicato ancora è l’ambito della Psichiatria d’Emergenza, che riguarda episodi di psicosi violenta o di autolesionismo feroce. Collegato è il campo forense, in cui lo psichiatra è chiamato in genere a dichiarare se il soggetto incriminato sia in grado di intendere e di volere. Un compito delicato e da cui dipende l’esito di diverse sentenze.
Come sempre nelle specializzazioni di Medicina chi intraprende il percorso impara a definire i quadri clinici e formulare diagnosi. Allo stesso tempo studiano come stendere i piani e le terapie per riabilitare i pazienti, associando psicoterapia e farmaci. Si approfondiscono ancora anche le cosiddette terapie biologiche, ormai però cadute in disuso.
Il concorso SSM
Per accedere alla specializzazione in Psichiatria, come per qualsiasi altro percorso successivo alla laurea, occorre superare il concorso SSM. Questo che si tiene a livello nazionale e la pubblicazione del bando avviene ad opera del MIUR. L’edizione di quest’anno si è tenuta martedì 26 luglio in modalità telematica, ossia da computer.
Nella prova occorre rispondere a quesiti con cinque opzioni possibili tra cui scegliere, di cui solo una è esatta. Il concorso SSM spazia su tutte le maggiori branche della Medicina, ma ci sono ovviamente domande improntate sulla Psichiatria.
Gli argomenti di interesse sono legate alla prescrizione degli psicofarmaci relativamente alle patologie mentali descritti nella domanda. Altri quesiti riguardano i sintomi delle sindromi più note. Altri chiedono di scegliere la diagnosi più attendibile a partire dalla descrizione del caso psichiatrico o chiedono come procedere in situazioni di emergenza.
Qualche consiglio
Considerato che il punteggio minimo per l’ammissione a Psichiatria è mediamente alto, occorre svolgere la prova oculatamente. Occorre ribadire anche che le risposte errate portano a una penalizzazione sul punteggio globale (-0,25 punti). In caso di dubbio dunque è più conveniente evitare di scegliere un’opzione.
I risultati di quest’anno saranno pubblicati l’11 agosto e l’assegnazione per sede avverrà a inizio settembre. Occorre in base alle idee che ci si è fatti relativamente al proprio punteggio farsi già qualche calcolo per capire se si ha la possibilità di avercela fatta.
Esiste un sessione di recupero che ha luogo ad ottobre, in caso qualche candidato rinunci al proprio posto. Va ricordato che chi non fornisce alcuna preferenza relativamente alla sede dove svolgere la specializzazione in Psichiatria perde il diritto al posto guadagnato. Lo stesso vale per chi manca la sessione di recupero.
Punteggi extra per il concorso
L’anno scorso in alcune sedi di Psichiatria come Brescia il punteggio minimo per accedere era superiore agli 88 punti. Già da questo si evince quanto ambita sia la specializzazione in questione e come occorra fare di tutto per aggiudicarsi qualche punto ulteriore. In particolare oltre ai punti guadagnati con le domande è possibile ottenerne alcuni extra.
In particolare per i titoli e gli studi si possono assegnare fino a 7 punti, secondo quanto segue:
- Due punti per il voto di laurea. Per ottenerli entrambi occorre avere ottenuto la valutazione massima, pari a 110/110 con la lode accademica. Senza la lode si possono invece ottenere solo 1,5 punti.
- Due punti per la ricerca. Chi ambisce a entrare a Psichiatria chiaramente per averli naturalmente deve presentare dei progetti relativi a questa branca. Se l’aspirante specializzando ha conseguito un dottorato in questo ambito ottiene 1,5 punti, per una tesi sperimentale invece 0,5 punti.
- Tre punti per la media universitaria. Per ottenerli serve avere registrato durante il corso di studi una media di voti pari a 29,5 o superiore. La media minima per sperare in un mezzo punto extra è 27/30.
Le sedi migliori in cui fare domanda
- Scuola di specializzazione di Pisa. In questa sede in particolare si dà un rilievo enorme all’approccio farmacologico della Psichiatria. La scuola è collegata all’Azienda Ospedaliero-Universitaria della città, che svolge diverse attività di assistenza per soggetti malati e di prevenzione dei disturbi alimentari e del suicidio.
- Scuola di specializzazione di Siena. Si trova vicino all’Ospedale Policlinico Santa Maria alle Scotte, un rinomato centro di ricerca conosciuto anche a livello internazionale. Principalmente il reparto di Psichiatria di Siena è specializzato nei disturbi dell’ansia sociale, bipolare e della sindrome ossessivo-compulsiva.
- Scuola di Specializzazione della Sapienza, a Roma. Questa sede fa rete con altri atenei esteri tra cui la Harvard Medical School che ha sede a Boston e il King’s College di Londra. Per gli specializzandi infatti viene incoraggiata la possibilità di svolgere periodi all’estero per maggiore esperienza.