Nefrologia: cosa sapere per superare il Concorso SSM
Una specializzazione dal nome poco intuitivo è Nefrologia, la branca della Medicina che studia le malattie a carico dei reni e delle vie urinarie. La denominazione deriva dalla parola greca νεφρός, che difatti significa rene. Un medico che sceglie di intraprendere questa strada si trova spesso a contatto con pazienti diabetici in stato avanzato, situazione di cui poi vedremo la ragione.
Per accedere a Nefrologia come per tutti i percorsi successivi alla laurea in Medicina e Chirurgia occorre affrontare il concorso SSM. Questo viene indetto ogni anno dal MIUR e si tiene a livello nazionale. Si tratta di una prova molto articolata e impegnativa, oltre che decisamente lunga.
Cosa si studia durante la specializzazione in Nefrologia
Gli specializzandi che scelgono di proseguire i loro studi in questa branca della Medicina approfondiscono la fisiopatologia dei reni e delle vie urinarie. Apprendono le tecniche e il funzionamento delle strumentazioni per effettuare l’emodialisi, un trattamento necessario per l’insufficienza renale.
Sostituisce infatti il ruolo degli organi filtratori del sangue, ossia proprio i reni. Le esperienze pratiche della specializzazione comprendono sia il metodo di emodialisi extra corporea che quello peritoneale, interno.
Particolare attenzione viene posta negli studi di Nefrologia a quelle che sono le malattie renali ereditarie, con una base genetica. Un esempio possono essere alcuni disordini del metabolismo idrosalino. Accanto a queste si trattano tutte le patologie acquisite o causate da altre condizioni. L’ipertensione arteriosa per esempio ha ripercussioni anche a livello dei reni.
Non bisogna dimenticare che uno dei trapianti più comuni è proprio quello dei reni. Agli specializzandi si insegna come selezionare i pazienti idonei al trapianto di questi organi. Vanno apprese anche le competenze per gestire eventuali crisi di rigetto e le varie complicazioni post-trapianto che possono presentarsi nel paziente.
La specializzazione in Nefrologia ha una durata totale di quattro anni e richiede che gli specializzandi conseguano in tutto 240 CFU fra lezioni e esperienze pratiche.
Come funziona Il concorso SSM
Guadagnarsi un posto di specializzazione a Nefrologia o in un’altra branca non è semplice data la prova da superare. Quest’anno il concorso SSM si è tenuto in forma telematica il giorno martedì 26 luglio, durando come sempre 210 minuti. La graduatoria è uscita l’11 agosto e a settembre si potranno comunicare le proprie preferenze per la sede dove specializzarsi.
Nel concorso SSM è prevista una parte comune per tutti che spazia in ogni ambito, più una sezione con domande specifiche sulla specializzazione scelta. Per Nefrologia l’argomento più trattato è l’eziologia dei calcoli renali (nefrolitiasi) oltre ai trattamento da eseguire quando questi si presentano.
Altri quesiti della sezione specifica possono riguardare l’ematuria (le patologie che comportano la presenza di sangue nelle urine) e la batteriuria (presenza di batteri). Ci possono anche essere domande relative ai tumori renali e alla prescrizione dei farmaci diuretici in associazione a determinati quadri clinici.
Tutte le domande presenti nel concorso SSM prevedono la scelta della risposta fra le cinque opzioni fornite. Se la risposta è esatta il candidato guadagna 1 punto, mentre se la risposta fornita è errata subisce una penalizzazione pari a -0,25 punti. In caso di dubbio dunque la scelta più saggia è lasciare il quesito in bianco, per non intaccare il punteggio finale.
Punti extra per il concorso SSM
Il punteggio minimo per accedere alla specializzazione in Nefrologia varia fra le sedi e anche fra un’annata e l’altra. Nell’edizione 2021 del concorso SSM i punteggi per entrare anche alle sedi più rinomate non erano altissimi. Tuttavia per essere sicuri di accedere alla sede prediletta qualche punto in più può tornare utile.
In particolare oltre al punteggio ottenuto con il test possono essere attribuiti altri 7 punti per i titoli. L’assegnazione avviene secondo i seguenti criteri:
- Tre punti per la media universitaria. Per averli tutti occorre che essa sia pari o superiore a 29,5/30, considerando gli esami di tutti e sei gli anni di studio. La media di 27/30 è quella minima per ottenere un bonus, ma assegna solo 0,5 punti.
- Due punti per il voto finale con cui si è conseguita la laurea. La valutazione necessaria per ottenere entrambi i punti è quella massima raggiungibile, ossia 110/110 più la lode accademica. Con 110/110 già si scende a 1,5 punti.
- Due punti per un dottorato/tesi sperimentale. Si tratta di lavori che devono essere collegati all’ambito della specializzazione scelta, Nefrologia in questo caso. In particolare il dottorato vale 1,5 punti.
Le sedi migliori per Nefrologia
- Scuola di Specializzazione di Pisa. In Italia un’eccellenza per questa branca della Medicina è il reparto dell’Ospedale di Pisa, molto grande e articolato su due edifici. Uno di questi è dedicato interamente alla parte operativa trapiantologica, l’altro all’esecuzione delle forme di dialisi, ia extracorporea che peritoneale.
- Scuola di Specializzazione di Bologna. Presso il reparto di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’ Ospedale Policlinico S. Orsola – Malpighi nel 1967 si svolse il primo trapianto di rene in Italia. Si tratta di una vera e propria sede pioneristica, ma oggi i trapianti eseguiti presso il reparto sono più di 1600.
- Scuola di Specializzazione della Sapienza di Roma. A Roma per chi intendesse orientarsi verso quella che è la Nefrologia Pediatrica c’è il reparto dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Qui si studiano le malattie a carico dei reni nei pazienti bambini e adolescenti e si svolgono trapianti in età pediatrica.