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Messa a disposizione: risposte alle domande più frequenti

Messa a disposizione: risposte alle domande più frequenti

messa a disposizione domande piu frequenti
  • Sara Elia
  • 28 Settembre 2022
  • Scuola e università
  • 4 minuti

Messa a disposizione: risposte alle domande più frequenti

La messa a disposizione, anche detta MAD, è la candidatura spontanea ed informale che un aspirante insegnante con i requisiti necessari invia ad un istituto scolastico. Importante strumento di cui tutte le scuole fanno ampio uso. Proprio per questo ci sono molte domande senza risposta e curiosità da soddisfare, ad esempio:

  • che requisiti servono e come si fa ad inviare le domanda;
  • quali sono i periodi migliori per candidarsi;
  • esiste un limite d’età.

Cerchiamo di rispondere insieme a questi ed altri quesiti per capire come funziona la MAD al meglio.

Indice
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Che cos’è la messa a disposizione e quali vantaggi offre

La messa a disposizione è una candidatura spontanea ed informale prevista dalla normativa della scuola italiana. Permette di accedere al ruolo indicato per la durata dell’intero anno scolastico negli istituti scolastici di tutta Italia. È possibile presentare la MAD se:

  • si è in possesso di un titolo per diventare docente di un posto comune o di sostegno;
  • ci si vuole candidare tra il personale ATA. In questo caso è possibile esercitare un ruolo di collaboratore scolastico, assistente tecnico o amministrativo.

L’invio della messa a disposizione offre molti vantaggi tra cui i principali:

  • a chi è iscritto nelle graduatorie si da la possibilità di ricoprire incarichi di supplenza;
  • per chi è invece iscritto in graduatoria si da la possibilità di venire convocato in provincie diverse da quella di iscrizione.

Occorre dunque specificare che fare supplenza tramite MAD non è differente dal farlo tramite graduatoria. È dunque in toto una supplenza regolare che consente di accumulare punti per innalzare il punteggio e dare più possibilità di ottenere in un secondo momento il ruolo.

Chi può inviare la messa a disposizione

La messa a disposizione può venire inviata da tutti gli aspiranti insegnanti negli istituti scolastici in cui si è disponibili a prestare una supplenza. É inoltre un’istanza informale. Può dunque essere inviata da tutti gli aspiranti insegnanti. Ma non solo! Anche da chi non possiede un titolo, ad esempio i laureandi, chi è laureato senza avere ancora tutti i CFU necessari all’accesso alla propria classe di concorso.

Come regola generica, per candidarsi come supplente è necessario avere i seguenti requisiti:

  • laurea magistrale vecchio ordinamento o specialistica;
  • 24 CFU obbligatori per accedere a graduatorie e concorsi.

Per quanto riguarda gli aspiranti insegnanti in possesso di un titolo con accesso ad una classe di concorso, anche se non integrata è possibile:

  • inviare la MAD Classica sull’insegnamento;
  • compilare la MAD Sostegno rendendosi disponibili alle supplenze su sostegno pur senza possesso del titolo di specializzazione. Ciò avviene soprattutto nelle scuole dell’obbligo dove il sostegno è maggiormente richiesto.  

Diverse tipologie di MAD

Esistono tre diverse tipologie di messa a disposizione:

MAD supplenza: permette di candidarsi come insegnante su posto comune. Non è necessario avere l’abilitazione all’insegnamento. Occorre solo avere almeno un titolo di studio che dia accesso ad una classe di concorso per l’insegnamento. Per quanto riguarda le scuole secondarie quindi lauree Vecchio Ordinamento, Magistrali e Specialistiche; per gli istituti professionali ITP il diploma tecnico-professionale; per l’insegnamento nelle primarie e nell’infanzia Laurea in Scienze della formazione, diploma di Socio-Psico-Pedagogico o Titolo di abilitazione analogo conseguito all’estero;

sostegno: permette di candidarsi come insegnante di sostegno. I requisiti sono gli stessi che per la MAD classica. In aggiunta c’è solo la specializzazione al sostegno. Tale formazione richiede ad oggi spesso tempistiche lunghe;

personale ATA: diversi sono gli incarichi e le mansioni per ognuno dei quali sono richiesti specifici requisiti precisi. Ad esempio per l’ Assistente Amministrativo è richiesto il diploma di maturità; per l’Assistente Tecnico quello di maturità tecnica.

Periodi migliori in cui candidarsi

La messa a disposizione non è regolamentata. Ogni Dirigente Scolastico può dunque decidere in autonomia come gestire la MAD. Dal momento che la normativa è mancante non c’è un periodo di presentazione della domanda perentorio e fisso. Ogni aspirante docente o personale ATA può inviare la candidatura agli Istituti Scolastici Nazionali in ogni periodo.
 
Esistono però degli accorgimenti da adottare. L’anno scolastico inizia il 1 settembre e termina il 31 agosto. I periodi più consoni per l’invio della domanda sono quindi:
  • fine agosto/inizio settembre: il periodo iniziale dell’anno scolastico e successivo ai movimenti annuali definitivo;
  • ottobre, novembre e dicembre per le eventuali supplenze in caso di assenze dei titolari;
  • rientro delle festività natalizie e di inizio anno: Gennaio e Febbraio;
  • per i corsi di recupero estivi a Giugno e Luglio.

Limite d’età

La messa a disposizione è dunque il metodo ideale per candidarsi in quanto aspirante insegnante o ATA. Esiste però un vincolo da rispettare: il limite d’età.
 
L’articolo 24 della legge 160 del 1955 per i precari dice infatti che: “Non possono essere conferiti incarichi e supplenze a professori che nell’anno scolastico precedente abbiano compiuto il 70° anno di età. Gli incarichi di insegnamento cessano in ogni caso dall’inizio dell’anno scolastico successivo a quello in cui i professori incaricati compiono il 70° anno di età.”
 
Se dunque oltre i 67 anni non è consentito inserirsi in graduatorie e coprire ruoli di supplenza, tramite la MAD il limite è differente. Per candidarsi tramite essa il limite d’età è quello di 71 anni compiuti.
 
Oltre a questo limite i vantaggi per gli aspiranti insegnanti, come abbiamo potuto analizzare insieme, sono molteplici!
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