Legge 104: guida completa per far valere i propri diritti
La legge 104 riguarda i principi inerenti diritti, integrazione sociale e assistenza per le persone affette da handicap e disabilità. Analizziamo questa legge nel dettaglio e scopriamo le novità a riguardo per il 2022!
Che cos’ è e quali sono le finalità della Legge 104
Nata nel 1992 sotto il governo Andreotti, la Legge 104 si pone come presupposto la tutela di persone affette di handicap e i tutori degli stessi, ovvero chi se ne prenda cura fornendo assistenza e di consentirne l’integrazione sociale al massimo delle proprie possibilità.
Le principali finalità della Legge 104 sono:
- la garanzia del rispetto della figura e dei diritti umani della persona disabile per quanto concerne ogni aspetto della vita sociale (famiglia, scuola, lavoro);
- la prevenzione o rimossione di ogni circostanza che minaccia l’autonomia del soggetto e la realizzazione dei propri diritti civili, politici e patrimoniali;
- il supporto, o recupero ove possibile, del soggetto affetto da handicap tramite servizi, assistenza e prestazioni anche di tipo giuridico-economico;
- predisposizione di interventi per prevenire o contrastare l’emarginazione del soggetto disabile.
Requisiti e agevolazioni previste
Il requisito basilare per poter accedere alle agevolazioni è il riconoscimento di una disabilità ,non esclusivamente in quanto patologia in sé, ma in contesto alle reali difficoltà socio-lavorative-economiche.
“La situazione assume connotazione di gravità”, così come prevista dalla legislazione, “qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione”.
La legge viene applicata a chiunque sia residente in Italia, anche se di origine straniera.
Le agevolazioni previste riguardano nello specifico:
- la detrazione fiscale del 19% e l’applicazione di IVA agevolata per l’acquisto di supporti tecnici, informatici e spese mediche;
- l’integrazione scolastica per garantire un livello perlomeno sufficiente di istruzione e educazione;
- l’inserimento nel mondo del lavoro;
- la facilitazione per l’accesso ai servizi d’assistenza;
- la possibilità di mobilitazione e comunicazione e di conseguenza un assetto architettonico adeguato.
Nel corso degli anni la legge è stata modificata, aggiornata, ampliata e modernizzata anche in base agli eventi contingenti nel mondo, come la pandemia di Covid-19.
Quali sono le novità 2022 della Legge 104?
La Legge 2022 nell’anno a venire è stata nuovamente in parte modificata dal Governo a riguardo di smart working e permessi retribuitivi, permettendo anche agevolazioni per chi da assistenza a una persona non autosufficiente.
Ma andiamo con ordine.
Lo stato d’emergenza provocato dalla pandemia Covid-19 ha portato cambiamenti per tutti. Nel marzo 2020 si era già stabilito che i permessi che superano il 50% dell’orario di lavoro part time svolto a favore dei disabili, venissero retribuiti. Per quanto riguarda la legge 104, ai titolari è consentito lavorare in smart working per dodici giorni al mese, fino a quando non terminerà la situazione pandemica. L’attuale esecutivo ha stabilito che la proroga dello smart working fino al 31 dicembre 2021, scadenza che sarà probabilmente posticipata.
Bonus attivi in supporto
- Bonus genitori/figli disabili INPS, dedicato ai genitori che danno assistenza a figli con qualche forma di disabilità. La somma totale di risorse stanziata arriva a 5 milioni di euro. E fino al 2023 l’annualità del contributo per chi ha i requisiti per accedervi sarà di 6.000 €. Introdotta dal governo Conte bis tramite la Legge del Bilancio, prevedeva il bonus solamente per le madri single di soggetti affetti da handicap. Ora è stata invece ampliata rivolgendosi anche alla figura paterna. Tutto questo sempre nel caso di un contesto economico famigliare non consono al supporto di tali spese, ad esempio di genitori disoccupati. Il requisito base per ottenere l’aiuto monetario è avere un figlio affetto da disabilità non inferiore al 60%, come indicato dalla ASL. Nel caso in cui invece il figlio sia minorenne, le regole cambiano e l’accesso al bonus è consentito se il soggetto è incapace di svolgere le attività primarie tipiche della sua età. Altri fattori tenuti in considerazione sono: l’ ammonto del reddito complessivo, che deve essere con ISEE inferiore a 3.000 € al momento della richiesta e la composizione del nucleo famigliare, che deve necessariamente essere o monoparentale o monoreddito o con entrambi i genitori disoccupati.
- Bonus INPS, nato nel 2019 tramite il progetto Home Care Premium e valido fino al 31 gennaio 2022. Rivolto a dipendenti o pensionati della pubblica amministrazione non autosufficiente o ai coniugi dei medesimi fino a un grado di parentela di 1°. Il bonus può arrivare al massimo a 1.050 € cadauno e permette al disabile di ricevere un sostegno economico per provvedere al pagamento di servizi di supporto ed assistenza. I beneficiari, come requisito, devono avere un reddito ISEE al di sotto di 40.000 €.
- Bonus Enasarco, per chi è iscritto a tale fondazione. Il bonus, in scadenza il 31 dicembre, è rivolto a genitori di figli disabili con necessità di assistenza esterna e può arrivare fino a 4.000€. Requisito per ottenerlo e avere un ISEE basso, la certificazione ASL e il verbale INPS che attesti l’effettiva invalidità e il conseguente possibile accesso alle agevolazioni.
Tutti i provvedimenti sono volti alla salvaguardia, al supporto e all’integrazione delle persone affette da handicap!