Lavoratore assente? Legittimo il ricorso a investigatori
Quando un lavoratore assente è in malattia, la legislazione prevede che il datore di lavoro possa rivolgersi all’INPS per quella che è chiamata visita di controllo fiscale, la quale prevede la verifica dello stato di malattia del dipendente mediante una visita a domicilio in orari prestabiliti.
Premesso questo, sembrerebbe che per il datore di lavoro non ci siano ulteriori strumenti per procedere volontariamente ad un controllo, nel caso in cui sussista il dubbio di un comportamento illecito o scorretto da parte di un dipendente nei confronti dell’azienda.
Lavoratore assente: cosa può fare l’azienda
Nel caso di lavoratore assente, una recente sentenza della cassazione, precisamente del 4 aprile 2018, ha legittimato l’eventuale ricorso ad investigatori privati da parte del datore di lavoro.
In base all’articolo 2 dello statuto dei lavoratori infatti, nulla impedisce all’azienda di rivolgersi ad un investigatore, al fine di verificare eventuali comportamenti di un dipendente non consoni a quello che è lo stato di salute dichiarato dal medico sul certificato di malattia.
L’articolo 2 e l’articolo 3 dello statuto dei lavoratori definiscono i limiti con i quali la legge regola l’intervento dei soggetti preposti a tutelare l’azienda, ma tali articoli si riferiscono per lo più al comportamento del dipendente sul luogo di lavoro, più che all’esterno in caso di malattia.
A tal proposito, la Corte di Cassazione ha sentenziato la conferma del licenziamento di un lavoratore assente che aveva preteso il reintegro in base agli articoli suddetti, in quanto inadempiente nei confronti del datore di lavoro per sufficienza di prove documentate.
Lavoratore assente: perché il licenziamento
Il legittimo ricorso ad investigatori nel caso di lavoratore assente, conferisce al datore di lavoro un potere aggiuntivo al fine di tutelare l’attività e gli altri eventuali dipendenti che hanno un comportamento corretto.
La Suprema Corte di Cassazione ha valutato che il dipendente in questione ha chiaramente mostrato atteggiamenti opposti a quanto evidenziato dal certificato medico, essendo di fatto ingiustificato all’assenza dal luogo di lavoro, situazione che non prevede sanzioni o altri provvedimenti disciplinari, ma il licenziamento diretto senza possibilità di appello.