Giustizia amministrativa: 3 cose da sapere
Se sono veri i dati che vedono l’Italia all’avanguardia nell’accesso alla giustizia amministrativa perché gestito interamente on-line, quali sono le cose che deve sapere il cittadino che si rivolge alla giustizia amministrativa?
Accesso alla giustizia e Internet: un seminario dell’AIHJA a Venezia.
Prima cosa: è vero. Lo ha evidenziato un seminario dell’AIHJA (Association internationale des hautes juridictions administrativeche). L’incontro si è tenuto a Venezia a fine settembre e ha messo in relazione i ricorsi alla giustizia attraverso il Processo Amministrativo Telematico (PAT) in diversi Paesi. In Italia il 100% dei ricorsi vengono presentati telematicamente. In Finlandia si arriva all’85% in Francia al 60% e via via fino alla Svizzera (0.5%).
I TAR e il Consiglio di Stato, modi e termini per i ricorsi.
Dopo la soppressione delle giunte provinciali e con l’istituzione dei Tribunali amministrativi regionali (TAR) anche la giustizia amministrativa in Italia ha due gradi di giudizio. I TAR (Tribunali amministrativi regionali) giudicano in primo grado riguardo a ricorsi nei confronti della pubblica amministrazione. Il ricorso al TAR deve essere sempre patrocinato da un avvocato o da un procuratore legale. I termini per presentare il ricorso sono di 60 giorni dalla data in cui l’interessato è stato messo a conoscenza dell’atto che si vuole impugnare o dalla sua notifica ufficiale.
Il Consiglio di Stato giudica in merito ai ricorsi presentati contro le sentenze dei TAR in grado di appello. Anche per i ricorsi al Consiglio di Stato i termini per la presentazione sono fissati a 60 giorni.
Un portale per l’accesso al PAT: come si accede telematicamente alla giustizia amministrativa.
Il portale a cura del segretariato generale della giustizia amministrativa é trasparente e ben costruito: di facile accesso per chiunque. Nella sezione dedicata al cittadino si reperiscono facilmente informazioni riguardo ai TAR regionali, alle loro sedi, agli indirizzi di posta certificata e ai relativi uffici di relazione col pubblico.
Per gli addetti ai lavori, nella sezione riguardante il processo amministrativo telematico sono a disposizione modulistica, documentazioni operative, contributi da versare e, da gennaio 2017, un servizio di help desk a disposizione degli avvocati difensori nei procedimenti amministrativi telematici. Una sezione di approfondimenti, poi, propone giornalmente le sentenze di maggiore interesse dei TAR e del Consiglio di Stato.
E’ importante sapere che al Processo amministrativo telematico si accede solo coi ricorsi proposti a partire dal 1° gennaio 2017, anno in cui il PAT è stato introdotto.
Ai ricorsi depositati precedentemente vanno applicate le norme vigenti in precedenza almeno fino alla soluzione del grado di giudizio nel quale sono stati presentati e comunque non oltre 1° gennaio 2018.