Franchising: guida completa alla tipologia di contratto
Vuoi avviare un business tutto tuo, ma non sai sa dove iniziare e si tratta della tua prima esperienza di lavoro autonomo? Allora scegliere la formula del franchising potrebbe essere la mossa migliore!
Il franchising ti consente infatti di acquisire un modello di business consolidato, oltre che un brand e dei prodotti e/o servizi già affermati e conosciuti dal pubblico.
Il brand, tra l’altro, di solito offre anche dei servizi di formazione appositamente studiati per coloro che vogliono avviare un’attività in franchising.
Questo significa che avrai a disposizione formazione mirata, supporto costante e un brand il cui buon nome potrebbe garantire il successo dell’attività.
Andiamo alla scoperta del franchising più nel dettaglio.
Franchising: in cosa consiste esattamente
Sebbene il termine “franchising” sia ormai entrato nel linguaggio comune, possiamo renderlo nella nostra lingua come “affiliazione”.
Si tratta infatti di un contratto di tipo atipico, che concede all’affiliato l’utilizzo del marchio commerciale e di eventuali processi di proprietà dell’affiliante.
In questo modo, l’affiliato (che viene chiamato anche franchisee) può vendere prodotti e/o servizi a nome dell’affiliante (detto anche franchisor).
In cambio, il franchisee concederà al franchisor una quota iniziale di affiliazione, oltre che delle percentuali variabili in base al settore in cui si opera.
Il franchisor, in altre parole, concede la licenza di prodotti e marchio al franchisee in cambio di un canone e delle percentuali su prodotti e servizi venduti.
Questa tipologia di contratto nasce dal momento in cui un’azienda ha la necessità o la volontà di aumentare la propria copertura geografica, senza però sostenere costi esagerati.
Per far ciò, l’attività originaria decide di concedere i diritti di beni, marchi e modello di business al franchisee, ossia all’affiliante.
Si tratta di una modalità molto popolare per avviare una nuova attività: sono tantissimi gli imprenditori che decidono di avviare un’attività in franchising, sia nel nostro Paese che all’estero.
Cosa prevede la normativa italiana
Il franchising, in Italia, è regolamentato dalla Legge n.129 del 6 maggio 2004. Si tratta della prima legge che, di fatto, ha introdotto il termine franchising nell’ordinamento giuridico italiano.
Di fatto, la legge 129/2004 non ha stabilito alcuna limitazione settoriale del franchising: ogni tipologia di attività economica può essere oggetto di contratto.
Esistono, comunque, differenti tipologie di franchising:
- franchising di distribuzione;
- franchising di produzione;
- franchising di servizi.
Il contratto basato sul franchising di distribuzione è quello maggiormente diffuso in Italia. In questo caso, l’azienda principale, ossia il franchisor, si occupa di effettuare i rifornimenti di merci da altri produttori. Le merci vengono distribuite ai vari franchisee affiliati, che hanno poi il compito di rivenderli.
Il contratto di franchising di produzione, invece, prevede che sia il franchisor a produrre i beni aziendali, che poi vengono rivenduti dai franchisee.
Il franchising di servizi, infine, si differenzia dalle altre due tipologie di franchising in quanto non si occupa della vendita di prodotti, ma della distribuzione dei servizi del franchisor ad opera degli affiliati.
I contratti di franchising, indipendentemente dal fatto che si occupino di vendere prodotti o servizi, hanno durata variabile.
Possono infatti essere concessi a tempo indeterminato o a tempo determinato; in quest’ultimo caso la durata minima è di solito di tre anni.
Ovviamente, possono sussistere delle condizioni per le quali si potrà ritenere necessaria la risoluzione anticipata del contratto, sia per inadempimento compiuto dal franchisor, sia nel caso in cui l’inadempiente sia il franchisee.
In questo caso, la parte che intende risolvere il contratto deve fornire prove dell’inadempienza, che consentano non solo la risoluzione del contratto stesso, ma anche la possibilità di richiedere un eventuale risarcimento danni.
Quali sono i rischi e i benefici di questa tipologia di business?
Se hai intenzione di avviare un business in franchising, sappi che potrai ottenere dei benefici, ma che dovrai anche affrontare dei rischi.
Parlando dei benefici, potrai contare su una formula aziendale già testata e quindi pronta da applicare, ed i guadagni potrebbero quindi arrivare fin da subito.
Potrai anche contare sulla formazione offerta dal franchisor, che spesso si occupa anche di mettere in contatto i franchisee e i fornitori.
Tuttavia, sebbene i pro del franchising siano molti, altrettanti sono anche i contro.
In primo luogo, spesso i costi di avviamento possono essere anche molto alti: alcuni franchisor prevedono infatti costi di ingresso altissimi. Anche le royalties e le commissioni che devono essere garantite al brand possono essere molto alti.
Allo stesso modo, se vorrai fruire della pubblicità e del marketing per la tua attività, molto probabilmente ti verranno richieste delle commissioni.
Infine, non avrai molto controllo sull’attività; gli standard dei franchisor sono infatti prestabiliti, e non ti sarà possibile fare molte modifiche né al marchio, né alla struttura dell’attività stessa.
Tieni poi conto del fatto che, se punti ad un franchising a lungo termine e le cose non vanno come speri, potresti trovarti costretto a portare comunque avanti un business solo per evitare di dover risarcire dei danni al franchisor se hai intenzione di risolvere il contratto in anticipo.
Come avviare un’attività in franchising?
Se sei convinto che il franchising possa fare al caso tuo, il prossimo step è quello di capire come dare inizio alla tua attività.
Innanzitutto, devi valutare in quale settore ti interessa operare.
Ci sono tantissime opportunità, ma i franchising che vanno per la maggiore sono quelli legati alla ristorazione (ci basta pensare a McDonald’s), ma esistono anche altre tipologie molto interessanti. Avrai sicuramente sentito parlare delle agenzie immobiliari RE/MAX… anche quelle vengono concesse in franchising!
Puoi scegliere il settore in cui vuoi operare anche in base al costo iniziale previsto e tenendo conto dei capitali a tua disposizione. Considera bene il fatto che esistono attività in franchising che puoi avviare con poche migliaia di euro ed altre attività che, in ragione di materiali e dispositivi necessari, prevedono costi iniziali molto più elevati.
In ultimo, analizza il contratto nei minimi dettagli prima di decidere di firmarlo.
Il contratto di franchising vincolerà sia te che il franchisor che hai scelto. Non dovrai quindi sottovalutare nessuna delle clausole presenti all’interno del contratto stesso.
Non avere ben chiari i termini del contratto di franchising, in particolare i tuoi obblighi, potrebbe costarti caro.