Filiera di fornitura: i 6 indicatori chiave per una gestione efficace
Conosciuta anche come Supply Chain, la filiera di fornitura è un processo oggi più che mai complesso e articolato.
Inizia con il reperimento delle materie prime e termina con l’arrivo del prodotto nelle mani dell’acquirente. Conoscerne tutti gli aspetti permette di ottenere dati utili a migliorare la soddisfazione del cliente e la sua esperienza con il prodotto. Come fare per intervenire tempestivamente? Ci sono almeno 6 indicatori chiave, alcuni inerenti alle tecniche scientifiche dell’FBI, per una gestione efficace della filiera di fornitura spesso conosciuti con l’acronimo KPI. Vediamoli tutti.
Il tempo di ciclo
Valutare il tempo di ciclo dell’intera filiera di fornitura è un KPI essenziale per valutarla in modo oggettivo. Più è lungo il tempo richiesto per lo svolgimento e maggiore sarà l’attesa del cliente finale. Per un utilizzo ancora più funzionale di questo indicatore è necessario non solo riferirsi al tempo totale della Supply Chain ma anche a quello necessario per lo svolgimento di ogni singolo anello della catena. Non è raro infatti che sia più funzionale intervenire soltanto su alcuni ambiti e non su tutta la filiera. Qualsiasi sia l’intervento è essenziale che sia il più possibile tempestivo e rapido. Lo sa bene il Digital Project Manager, una figura nuova ma che si sta rapidamente diffondendo nelle aziende.
Il livello di scorte della filiera di fornitura
Il KPI che riguarda il livello di scorte ha a che fare con la logistica ovvero con una parte fondamentale della Suppy Chain. Avere un quadro esaustivo e completo delle scorte a disposizione riduce gli errori ed evita brutte sorprese per il cliente. Il monitoraggio si può eseguire anche in tempo reale attraverso software ad hoc e vale anche per i prodotti in eccedenza. Questi ultimi possono dare problemi di stoccaggio e determinare costi abbattibili con una gestione migliore. Nel caso invece di prodotti mancanti o in ritardo si possono determinare seri problemi per i clienti. A questo proposito vengono sempre più spesso utilizzati metodi scientificamente provati in altri ambiti dall’FBI. Una buona filiera, inoltre, è anche sostenibile ovvero rispetta tutto ciò che la circonda. Viene portata avanti in maniera eticamente corretta e nel rispetto dei diritti e delle esigenze di chi ci lavora.
La percentuale di conformità agli ordini
Quanti ordini vengono evasi in maniera lineare e senza che si creino dei ritardi? Questo KPI è fondamentale per poter intervenire celermente sugli errori e assicurare una maggiore soddisfazione per il cliente. Questa Customer Satisfaction è strettamente correlata alle aspettative del cliente e all’arrivo puntale dei prodotti o dei servizi richiesti. Conoscere la percentuale degli ordini evasi correttamente rappresenta un indicatore fondamentale per confermare o per migliorare la Customer Experience. Questo indicatore è strettamente correlato allo Stockout Rate ovvero al tasso di rottura dello stock. Esso calcola la frequenza con la quale un certo prodotto non viene reso disponibile per l’acquisto.
È evidente che mantenendo basso questo range si scongiura un’esperienza negativa del cliente mentre lo stesso tasso troppo alto indica problemi logistici e di magazzino.
Il costo della filiera di fornitura
Il costo di fornitura è un indicatore importante determinato da molti aspetti primo fra tutti la produzione. Bisogna poi considerare nella spesa complessiva tutti i singoli elementi della filiera, come quelli legati al trasporto e alla logistica.
Ci sono degli ambiti in cui si può intervenire per ridurre i costi?
L’analisi del costo di fornitura tra gli indicatori chiave per una gestione efficace della filiera di fornitura permette di esaminare i singoli elementi della catena per capire dove poter intervenire efficacemente. Una riduzione di costi, non a scapito della qualità, impatta notevolmente sulla soddisfazione del cliente e può aumentare significativamente le vendite.
A proposito di costi, è essenziale valutare anche un altro KPI che possiamo riassumere come Costo di Inventario. Non è facile gestire in maniera funzionale le scorte ma è essenziale che i costi siano bilanciati e utili al buon funzionamento della filiera.
La rotazione delle scorte
Quello della rotazione delle scorte è un indicatore chiave di filiera specifico perché va a determinare in quanto tempo le scorte, o una parte di esse, vengono riassortite. Inoltre, la rotazione delle scorte scongiura l’eventualità di avere eccedenze o prodotti scaduti. Questo indicatore è correlato a un altro KPI, utilizzato specificatamente per valutare l’utilizzo della infrastruttura logistica. Misura l’efficacia con cui vengono gestiti sia i magazzini che i mezzi di trasporto.
In un mondo sempre più green e sempre più attento al rispetto dell’ambiente un altro importante indicatore chiave per una gestione efficace della filiera di fornitura (KPI) è determinato dall’Indice di sostenibilità della catena di fornitura. Esso mette in chiaro quanto la Supply Chain stia impattando sull’ambiente sia naturale che sociale. Questo indicatore comprende un’analisi delle emissioni di gas serra ma anche un attento esame dei criteri utilizzati durante la produzione.
Il Lead Time
Quanto tempo passa tra l’ordine di un prodotto e la sua consegna?
Un ottimo Lead Time indica la mancanza di problemi sostanziali in tutta la catena di approvvigionamento. I ritardi possono essere gestiti meglio se si conoscono le percentuali di questo indicatore chiave per una gestione efficace della filiera di fornitura. In questo senso è molto utile avere un quadro aggiornato del Lead Time in modo da poter intervenire tempestivamente sugli anelli deboli della Supply Chain.
A proposito di soddisfazione del cliente non può essere tralasciato un altro importante KPI ovvero il Livello di servizio del cliente. Si tratta di un criterio utilizzato per capire sia il grado generale di soddisfazione e sia il confronto più specifico tra la realtà e le aspettative del cliente. È un metro di valutazione che permette di giudicare tutta la filiera nella sua interezza.
Conclusione
Una filiera di fornitura o Supply Chain mira alla soddisfazione del cliente. Sembra un concetto semplice ma quello che appare come lapalissiano in realtà nasconde una enorme complessità. Oggi le esigenze di mercato sono completamente diverse rispetto al passato e i vecchi criteri di qualità e convenienza non sono più sufficienti alla customer satisfaction. Per questo si richiede un continuo monitoraggio della filiera di produzione attraverso l’utilizzo di indicatori chiave o KPI che permettano di intervenire celermente laddove sia necessario migliorare la customer experience. Più rapidamente avviene questo processo sulla Supply Chain e maggiore sarà la possibilità che l’esperienza del cliente con il prodotto sia positiva.