Fermo amministrativo: come liberarsi subito dell’auto?
Cerchiamo di capire insieme come ci si deve orientare in caso di fermo amministrativo. Di cosa si tratta, in che casi viene sanzionato e come comportarsi per recedere al più presto dal blocco.
Che cos’è un fermo amministrativo
Il fermo amministrativo dell’ auto è un provvedimento effettuato da parte della Pubblica Amministrazione e/o altri enti che prevede il recupero forzoso dei propri crediti. L’ attuazione della misura consiste anche in una sanzione specifica in caso di violazioni di regole del Codice stradale nonchè nel divieto di utilizzo del veicolo sul quale pende il fermo fino al momento della cancellazione dello stesso.Gli enti di competenza, quali Pubblica Amministrazione, Regioni, Comuni, INPS, etc) bloccano un bene mobile di proprietà del debitore per ottenere la cifra di mancato pagamento.
Il fermo amministrativo può essere causato sia da imposte non pagate sia da contravvenzioni non saldate. Fino a quando la somma dovuta non sarà stata riscossa e il fermo cancellato, il veicolo della persona interessata alla sanzione, è sottoposto a delle limitazioni.
È necessario precisare che il fermo amministrativo, regolato dal D.P.R 602/1973, prevede l’applicazione non solo su veicoli ma anche su altri beni mobili di proprietà del soggetto sotto sanzione.
Quando avviene e in che cosa consiste l’esecuzione
Il fermo amministrativo viene sanzionato da parte di un agente della riscossione tramite una notifica con il riepilogo della cifra dovuta.
Il debitore è chiamato a estinguere il debito nei 60 giorni successivi alla consegna della notifica e può farlo tramite:
- pagamento della cifra totale;
- ottenimento della sospensione o cancellazione della somma dovuta;
- rateizzazione dell’importo.
Se ciò non avviene nelle tempistiche prestabilite, l’agente riscossore può procedere al recupero forzoso del veicolo. Al contrario non può farlo in casa di mancato ricevimento della notifica, tramite posta, della comunicazione che contiene le seguenti informazioni:
- tipologia di debito e origine dello stesso;
- data e anno sia della sanzione sia della notifica ;
- importo totale dovuto in debito;
- numero identificativo della cartella esattoriale.
Il preavviso è fondamentale, senza di esso non si può procedere alla rimozione.
Quali sono le limitazioni conseguenti
A seguito dell’applicazione del fermo amministrativo l’utilizzo dell’auto è limitato finchè sia non viene estinto il debito sanzionato sia l’iscrizione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) cancellata.
Fino ad allora il mezzo:
- non può circolare. Nel caso ciò avvenga è prevista una sanzione compresa tra 776 € e 3.111€ e la confisca definitiva del veicolo da parte dello Stato;
- non può essere rottamato, espatriato o eliminato dal PRA;
- deve essere parcheggiato in un posto privato e non di pubblico passaggio;
- può essere venduto a un terzo ma per l’acquirente varranno i medesimi limiti.
Nel caso in cui non venisse saldato il debito, l’agente della riscossione è autorizzato a vendere il bene.
In che modo si può cancellare un fermo amministrativo in tempi rapidi?
L’unica modalità per cancellare il debito è estinguerlo. La pratica di richiesta si consegna agli uffici del PRA, tramite una delegazione ACI o presso un’ente di pratiche automobilistiche. Una volta estinto il debito, si può richiedere la cancellazione del fermo. Se il debito è stato maturato prima del 1 gennaio 2020 per farlo è necessario presentare la documentazione che attesti l’avvenuto pagamento che consiste in:
- provvedimento di revoca rilasciato dal concessionario dopo la riscossione del totale della cifra dovuta;
- Certificato Di Proprietà Cartaceo (CDP) o digitale (CDPD), compilato nella parte apposita sul restro:
- in alternativa al CDP o CDPD il foglio complementare compilato utilizzando la nota di richiesta presente nel modello NP-3. Tale materiale è accessibile gratuitamente presso i PRA;
- documento valido d’identità;
- versamento dell’imposta di bollo equivalente a 32 € o 48 € a seconda del modulo di richiesta presentato.
Solo in questo modo si ottiene il Certificato di Proprietà.
Se il debito è stato maturato dopo il 1 gennaio 2020 le modalità sono le medesime ma interamente digitali. In base al Decreto Legislativo n.98/2017 le notifiche avvengono in via telematica dal Concessionario della Riscossione al Sistema Informativo del PRA. Quindi il debitore non è più tenuto a presentarsi fisicamente in sede PRA, dopo aver esaurito il debito. Sarà l’ente della riscossione a provvederne
Come si può procedere alla verifica del fermo amministrativo di un’auto?
Il Pubblico Registro Automobilistico tiene nota di tutti i provvedimenti a riguardo del fermo amministrativo tramite la targa collegata al veicolo. È compito del PRA infatti registrare lo storico di ogni singolo mezzo di trasporto. Questo meccanismo apporta un importante contributo alla certezza dei rapporti.
Per procedere alla verifica del fermo amministrativo su un’auto è sufficiente identificare la targa, visionarla presso una Direzione Territoriale o una Delegazione ACI. In caso di mancata possibilità ci si può anche recare o presso un’ agenzia pratiche auto o procedere alla verifica tramite web. I costi dipendono da caso a caso e sono accessibili non solo al proprietario dell’auto. È dunque consentito incaricare un terzo soggetto non proprietario del bene materiale o un’agenzia alla visura del fermo amministrativo senza necessità di delega.