Eutanasia e diritto all'autodeterminazione: la guida pratica
Non si vuole qui fare un dibattito se sia giusto o meno, anche perché non è sindacabile se una persona che ha problemi e soffre possa decidere o meno se continuare a vivere o chiedere l’eutanasia. Vediamo di seguito quali sono le possibilità attuali in tema di autodeterminazione nel nostro Paese.
L’eutanasia in Italia, cosa è possibile scegliere
Per evitare i flussi di persone che per chiedere l’eutanasia andavano a pagamento nelle cliniche Svizzere anche in Italia si stanno smuovendo le cose, anche se non sono proprio ancora completamente libere le regole come in altri paesi.
Si può chiedere di smettere le terapie solo grazie al testamento biologico, ovvero un foglio depositato quando si è in grado di intendere e volere dove si può far presente la propria volontà di non avere le cure per mantenersi in vita in caso di patologie ed incidenti che possono portare la propria vita ad uno stato vegetativo.
Attualmente è l’unica scelta che si può attuare in tema di decisione del fine vita.
Per poter ottenere la sospensione delle cure è importante avere questo documento depositato e firmato da un funzionario dello stato. Se si vuole capire qualcosa è possibile cercare le leggi che determinano questo tipo di possibilità di eutanasia e conoscere tutte le regole che determinano quest’argomento potete trovare qualche indicazione importante sul sito del MIUR.
Autodeterminazione e suicidio assistito, cosa è possibile in Italia
Iniziamo a parlare di suicidio assistito, che è stato proprio il problema che ha dato nell’ultimo anno maggior visibilità all’argomento, con il caso di dj Fabo che per poter dar fine alla sua vita ormai ridotta ad esser simile a quella di un vegetale ha dovuto andare in Svizzera e chiedere un’iniezione che desse fine alla sua vita. Questo è il tipico esempio di suicidio assistito ma in Italia è ancora illegale e per ora neanche legalmente contemplata.
L’autodeterminazione del proprio volere resta lontanissimo, anche per poter bloccare la somministrazione delle terapie si deve avere il parere di una commissione di medici.
In sunto l’unica soluzione che per ora è possibile fare nel nostro Paese è quello di preparare un testamento biologico dove si chiede in caso di un problema di salute che vi possa portare in stato vegetativo, ed i medici dichiarino che non ci sono possibilità di risolvere i problemi e l’unica soluzione è proseguire in questo stato fino alla morte, di poter staccare le macchine e fermare tutte le terapie che tengono il corpo in vita e lasciare che la natura faccia il loro corso, continuando solamente con sedazione per i possibili dolori.