Ematologia: cosa sapere per superare il Concorso SSM
L’Ematologia è una branca molto particolare che solitamente viene considerata come parte della Medicina Interna. Il medico neolaureato che sceglie questa specializzazione si forma sulle patologie che colpiscono il sangue e gli organi che svolgono ematopoiesi (es. milza). Questo percorso ha una durata di quattro anni durante i quali richiede il conseguimento di 240 CFU.
L’iter per accedere a una Scuola di Specializzazione in Ematologia è identico a quello di tutte le altre branche mediche e chirurgiche. Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia occorre affrontare il concorso SSM, indetto ogni anno dal MIUR.
Il percorso di specializzazione in Ematologia
Prima di tutto gli specializzandi approfondiscono la teoria sul sistema emolinfopoietico, ossia dell’apparato che genera gli elementi figurati del sangue e della linfa. Questo comprende gli organi linfoidi primari (es. midollo osseo) e secondari (es. milza, linfonodi). La distinzione è basata sui linfociti, che si formano e maturano negli organi primari e si specializzano a livello dei secondari.
Durante la specializzazione in Ematologia ci si focalizza inoltre molto su quella che è la medicina trasfusionale. Questa comprende le donazioni di sangue, l’immunoematologia e le tecniche di raccolta delle staminali ematopoietiche. Fondamentale è apprendere quali sono i rischi e le patologie trasmissibili attraverso le trasfusioni (es. epatite A, AIDS).
Si apprendono le conoscenze pratiche relativamente anche al trapianto di midollo osseo. Questo intervento è frequente nei pazienti affetti da leucemia o in trattamento chemioterapico, che vanno però valutati per essere identificati come idonei o meno. La valutazione clinica copre una buona parte della formazione degli specializzandi assieme ai trattamenti post-trapianto.
Compongono il percorso di Ematologia anche le sessioni pratiche sulle tecniche di laboratorio. Fra queste quelle di citogenetica molecolare e cinetica proliferativa, all’istopatologia e all’emostasi. Molte di queste analisi sono fondamentali soprattutto per il monitoraggio dei pazienti ematologici.
Gli specializzandi imparano inoltre come rapportarsi con le principali malattie del sangue, tra cui la talassemia e la condizione genetica dell’emofilia.
Come si svolge il concorso SSM
La prova si svolge solitamente a fine luglio, quando chi si laurea nella sessione estiva ha appena ottenuto il titolo. Quest’anno il concorso SSM si è svolto il 26 luglio, in forma telematica su tutto il territorio nazionale. La durata dell’esame è di 210 minuti al massimo, pari a tre ore e mezza.
La prova del concorso si compone di una parte generale con domande comuni fra tutte le specializzazioni e di una specifica, incentrata sulla branca prescelta. Per Ematologia uno degli argomenti salienti è relativo alle forme di leucemia, una forma di cancro che si presenta a livello delle cellule staminali emopoietiche, da cui derivano gli elementi figurati del sangue.
Altri argomenti frequenti di nei quesiti specifici sono le diverse anemie (mediterranea e falciforme) e i linfomi. Si tratta dei tumori del sistema linfatico che interessa i linfociti e può localizzarsi quindi negli organi dove questi si trovano, come linfonodi e milza. Data la natura di questo cancro è una forma che si diffonde molto rapidamente nell’organismo ed è molto studiato in Ematologia.
Tutte le domande presenti nella prova del concorso SSM sono a risposta multipla. Sotto il quesito vengono proposte cinque opzioni fra cui scegliere l’unica esatta. Ogni risposta esatta vale 1 punto, se non viene fornita la domanda fornisce 0 punti mentre un errore sottrae 0,25 punti dal conteggio finale. In caso di dubbio quindi la scelta più conveniente è non rispondere.
Punteggi per i titoli al concorso
Per Ematologia il punteggio di accesso in media fra le varie sedi è alto. Nel 2021 accedere alla sede di Brescia per esempio richiedeva un minimo di 119,75 punti e a Milano quasi 99. In altre sedi è più basso ma per essere sicuri di accedere alla Scuola di Specializzazione qualche punto in più fa sempre comodo.
Oltre al punteggio ottenuto con le domande, ci sono altri sette punti per i titoli che i candidati possono aggiudicarsi. Questi vengono assegnati secondo i seguenti criteri:
- Fino a due punti per il voto di laurea in Medicina e Chirurgia. Con un minimo di 105/110 si ottiene un bonus di mezzo punto mentre chi ha avuto la valutazione massima con tanto di lode si può aggiudicare entrambi i punti.
- Due punti per un dottorato di ricerca/tesi scientifica relativi all’ambito di specializzazione (quindi Ematologia). Il dottorato da solo vale ben 1.5 punti se riconosciuto come adatto, mentre la tesi solo 0,5 punti.
- Tre punti per la media dei voti degli esami universitari. Con una media di 27/30 si può avere mezzo punto, se questa è pari o superiore a 29,5/30 allora si ottengono tutti e tre i punti.
Le sedi migliori per Ematologia
- Scuola di Specializzazione di Perugia. La città vanta un ottimo reparto di Ematologia presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia. Risulta specializzato soprattutto nella chemioterapia delle patologie ematologiche di natura maligna e nei trapianti. In particolare nel trapianto di midollo osseo autologo e allogenico compatibile.
- Scuola di Specializzazione di Verona. Celebre è il reparto di Ematologia del Centro Trapianti Midollo Osseo del Policlinico G.B. Rossi. Qui si trattano soprattutto interventi su pazienti adulti o anziani. Presso il Day Hospital inoltre si ospitano le persone che affrontano i trattamenti pre e post trapianto.
- Scuola di Specializzazione di Trieste. Un altro reparto rinomato per questa branca della medicina è quello dell’Ospedale Maggiore di Trieste. Qui lo staff esegue procedure avanzate tra cui la terapia marziale per via endovenosa, usata per situazioni di anemia grave. Si pratica anche la chemioterapia onco-ematologica più avanzata.