Diritto bancario: 5 cose da sapere
Con la Legge n°55 del 2015 sono state introdotte delle nuove norme relative ai tempi e alle modalità di esercizio del divorzio. La nuova disciplina nasce con lo scopo precipuo di innovare la legge sul divorzio, rimasta invariata per circa 30 anni. La Legge 55/2015 è stata introdotta il 22 Aprile 2015 ed è stata denominata “divorzio breve“, poiché riduce i tempi relativi alla separazione tra coniugi che prima si attestavano intorno ai 3 anni.
La separazione: un passo intermedio per il divorzio breve
La Legge 55/2015 rappresenta una svolta epocale nel campo del diritto di famiglia, si tratta infatti di una riforma che consente agli ex coniugi di interrompere il rapporto coniugale entro 12 mesi, fino ad un minimo di 6 mesi se si tratta di separazione consensuale. Prima di poter iniziare la procedura del divorzio breve è necessario comunque rispettare le norme previste per la separazione, che può essere consensuale o giudiziale. La separazione consensuale è la soluzione adottata dai coniugi quando si stabiliscono in accordo i termini della separazione e può essere eseguita in Comune, in Tribunale e con il meccanismo della negoziazione assistita, che prevede l’intervento esclusivo degli avvocati per convalidare l’accordo. Se invece i coniugi non raggiungono un accordo, la separazione diventa giudiziale e in questo caso è necessario l’intervento del giudice del Tribunale del luogo ove risiedono i coniugi. Il giudice istruttore fissa una prima udienza e sente separatamente e poi congiuntamente le parti, e tenta la conciliazione; se il tentativo di riappacificazione fallisce, il giudice fisa i provvedimenti necessari per regolare i rapporti tra marito e moglie (affidamento e collocazione dei figli, mantenimento), il procedimento si conclude con una sentenza definitiva.
Il divorzio breve
Trascorso il tempo di separazione i coniugi possono definitivamente sciogliere il vincolo di matrimonio tramite il divorzio breve. La Legge 55/2015 prevede che è possibile richiedere il divorzio trascorsi sei mesi a partire dal momento della comparizione dei coniugi davanti al Presidente del Tribunale, un tempistica davvero breve se si pensa che prima dovevano trascorrere almeno 3 anni. Il termine di 6 mesi per la richiesta di divorzio è valido anche in presenza o meno di figli e anche se la separazione era inizialmente contenziosa. In presenza di separazione giudiziale il termine per la richiesta di divorzio si riduce a 12 mesi; il termine decorre a partire dalla prima udienza davanti al Presidente del Tribunale, una tempistica davvero breve se si pensa che prima dovevano trascorrere almeno 3 anni. E’ importante sottolineare che un requisito imprescindibile per il calcolo dei 12 mesi è che la separazione si sia “protratta ininterrottamente”.
Procedimenti in corso e comunione dei beni
I nuovi termini previsti dalla Legge n°55 si applicano anche ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della nuova normativa. La nuova disciplina del divorzio breve prevede anche l’aggiunta di un comma all’art.191 del Codice Civile prevedendo che lo scioglimento della comunione dei beni tra i coniugi avviene nel momento in cui il Presidente del Tribunale autorizza la coppia a vivere separatamente.