Concorso dirigente scolastico: tutte le sedi di destinazione per il 2023
Il concorso dirigente scolastico è finalmente arrivato ad un’importante svolta. Sono infatti state pubblicate sedi di destinazione per la presentazione della domanda, dopo due anni di attesa. Naturale dunque pensare che ormai manchi poco alla pubblicazione del bando.
Scopriamo insieme chi è il dirigente scolastico e come è strutturato il concorso!
Chi è il dirigente scolastico
- assicurare il rispetto delle norme vigenti;
- organizzare, allocare e valorizzare le risorse finanziarie, strumentali e umane di cui è responsabile;
- scegliere come utilizzare e investire i fondi a disposizione;
- assicurarsi che materiali, dispositivi tecnologici e strutture siano in buone condizioni;
- organizzare l’attività scolastica in modo da garantire un servizio di istruzione di alta qualità;
- verificare e promuovere il benessere degli alunni, tutelando il loro diritto all’apprendimento;
- garantire ai docenti l’esercizio della libertà di insegnamento nel rispetto dei piani didattici indicati e promossi dal MIUR;
- organizzare il piano di offerta formativa stringendo rapporti di collaborazione con enti esterni (istituzioni, aziende, associazioni culturali);
- valutare l’operato del personale docente e stabilire eventuali sanzioni in caso di inadempienze.
Come diventare dirigente scolastico
Il Dirigente Scolastico deve necessariamente possedere alcuni requisiti base per accedere al concorso:
- assunzione con contratto a tempo indeterminato come personale docente o educativo in un’istituzione scolastica;
- conferma in ruolo;
- possesso del titolo di studio;
- anzianità di servizio di almeno cinque anni svolto nelle istituzioni scolastiche ed educative del sistema nazionale di istruzione;
- diploma di laurea ottenuto in base agli ordinamenti didattici in vigore;
- laurea magistrale (4 o 5 anni) o specialistica (3 + 2) o;
- diploma accademico di II livello relativo all’alta formazione artistico, coreutica, musicale o;
- diploma accademico di vecchio ordinamento annesso a quello di istituto secondario superiore.
Il concorso è per titoli ed esami e, oltre alle prove concorsuali, prevede un periodo di formazione e tirocinio. È inoltre possibile, ai fini del punteggio in graduatoria, ottenere fino a un massimo di 30 punti per titoli culturali, di servizio e professionali.
Le esperienze valutabili sono:
- per ogni altro titolo di laurea in aggiunta a quello scelto con l’istanza di partecipazione: 2 punti;
- dottorato di ricerca: 3 punti;
- master di primo o secondo livello sono riconosciuti tra i 3 punti e i 1,5 in base all’attinenza;
- titolo di perfezionamento all’insegnamento in CLIL: 1,5 punti se in possesso di certificazione linguistica C1, 2 punti se in possesso di C2.
Concorso 2023: cosa è necessario sapere
Il concorso dirigente scolastico rappresenta un’opportunità significativa per chi aspira a ricoprire una posizione di leadership nel settore dell’istruzione. La domanda di partecipazione per il nuovo anno è limitata ad una sola regione cadauno.
I posti che verranno messi a disposizione nel 2023 sono ben 587 così suddivisi in base alle sedi di destinazione:
- Lombardia: 155;
- Veneto: 70;
- Piemonte: 65;
- Toscana: 54;
- Lazio: 50;
- Campania: 34;
- Puglia: 32;
- Emilia Romagna: 28;
- Sicilia: 26;
- Marche: 14;
- Abruzzo: 12;
- Calabria: 11;
- Friuli Venezia Giulia: 11;
- Sardegna: 11;
- Liguria: 6;
- Umbria: 5.
Per quanto riguarda le prove, il concorso si suddivide in tre:
- preselettiva eventuale in base al numero di candidati che presentan, domanda: 50 quesiti a risposta multipla sui medesimi argomenti dello scritto Durata di 75 minuti. Ogni risposta esatta vale un punto;
- scritto: 5 quesiti a risposta aperta e due quesiti in inglese per una durata di 180 minuti. Ogni risposta esatta alle domande aperte vale 16 punti, 10 per ciascuno dei quesiti in lingua inglese;
- orale: colloquio sugli ambiti disciplinari della prova scritta, verifica delle competenze informatiche e della lingua inglese. Un massino di 82 punti vene dato al colloquio, 6 per le conoscenze informatiche e 12 punti per l’inglese.
La prova è superata ove il punteggio minimo sia pari a almeno 70 punti.
Collaboratori scolastici: ATA e DSGA
Alle dipendenze del Dirigente scolastico, del quale seguono le direttive, troviamo i collaboratori scolastici (personale ATA).
Essi svolgono compiti e mansioni inerenti allo specifico profilo professionale:
- prima accoglienza;
- collaborazione con il personale docente per la gestione dei momenti di spostamento degli alunni;
- sorveglianza nelle attività;
- servizi di primo soccorso;
- assistenza alla persona;
- gestione situazioni di sicurezza ed assistenza agli alunni diversamente abili.
Possono essere articolate in diverse soluzioni in base all’organizzazione più funzionale alle esigenze della scuola.
L’interezza delle mansioni sono inseriti all’interno del piano annuale delle attività del personale ATA. Lo stesso viene elaborato annualmente dal il DSGA, il Direttore Generale dei Servizi Amministrativi.
Il Direttore Generale dei Servizi Amministrativi (DSGA), fa parte dell’organico delle scuole di ogni ordine e grado. Si tratta di un particolare profilo che si occupa dell’organizzazione dei servizi generali e amministrativo-contabili.
Tra le principali mansioni è necessario citare:
- direzione del personale ATA;
- organizzazione dei servizi scolastici di tipo contabile e amministrativo;
- predisposizione delle varie attività tecniche dell’istituto in cui lavora;
- pianificazione di ogni attività richiesta dal Dirigente scolastico;
- attività tutoriali, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale della scuola;
- elaborazione di piani di studio che richiedono specifica specializzazione professionale;
- incarichi di tipo ispettivo nell’ambito delle istituzioni scolastiche;
- inventario dei beni mobili.