Decreto lavoro: novità su retribuzioni, assegni familiari e risarcimenti PCTO
Durante la festa dei lavoratori il Consiglio dei Ministri presieduto da Giorgia Meloni ha approvato il Decreto lavoro. La scelta di farlo il primo maggio oltre che funzionale ha avuto chiaramente una valenza simbolica, come confermato dalle parola della premier. All’interno del documento sono indicate diverse misure che sperano di favorire l’inclusione sociale e facilitare l’entrata nel mondo del lavoro.
Il testo definitivo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il giorno 4 maggio, ma alcune misure saranno applicate solamente dal 1° gennaio 2024. Tra queste ci saranno maggiori controlli per verificare che non vi siano violazioni gravi sul lavoro e i sussidi.
Decreto lavoro: mano tesa ai disoccupati
Uno dei contributi che lo Stato intende predisporre riguarda l’aiuto ai NEET (Not in Education, Emplyment or Training) che hanno meno di trent’anni. Partirà per la precisione durante il secondo semestre dell’anno, dal 1° giugno fino alla fine di quest’anno. La durata totale di questo incentivo sarà di 12 mesi e coprirà il 60% della retribuzione mensile lorda per i neoassunti.
La stessa misura del Decreto lavoro si applicherà non solo alle assunzioni canoniche ma anche ai contratti di apprendistato. Occorre però che le imprese che lo richiedono siano già iscritte “Iniziativa Occupazione Giovani”. I giovani che ne beneficeranno dovranno compiere i trent’anni dopo la data di assunzione.
Per le aziende sarà anche previsto un esonero totale dai contributi in caso assumano chi è beneficiario dell’assegno di inclusione (ADI). Questo incentivo vale sia per le assunzioni full time sia per quelle a tempo parziale, compresi i contratti di apprendistato. In questo modo le stime prospettano decine di migliaia di assunzioni.
Lo stesso esonero vale per i datori di lavoro che sceglieranno di assumere personale disoccupato al di sotto dei 36 anni in determinate regioni. Per la precisione si tratterà del Mezzogiorno e di Sicilia e Sardegna. Si tratta in realtà di una conferma perché tale misura era già prevista per il triennio 2021-2023.
PCTO e sicurezza per gli studenti
Il testo del Decreto lavoro ha voluto considerare anche i Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, meglio conosciuti come PCTO. Il Ministro Valditara ha voluto precisare che considerate le tragedie degli scorsi anni saranno prese misure per garantire maggiore sicurezza agli studenti coinvolti. Entreranno in vigore per il prossimo anno scolastico (2023/2024).
All’interno del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) aggiungendo una parte dedicata appositamente ai ragazzi del PCTO. Questa dovrà essere esaustiva sia in materia di misure di prevenzione che di protezione per gli studenti. Una volta stesa dovrà essere allegata alla convenzione che si stipula con gli istituti scolastici.
Inoltre per assicurare che i ragazzi siano preparati le attività previste dalle imprese dovranno essere il più attinenti possibile a quanto si studia a scuola. IlDecreto lavoro stabilisce anche che il registro utilizzato per l’alternanza scuola-lavoro dato in dotazione alle Camere di Commercio debba essere rivisto.
Tra le misure si è deciso anche di istituire un un Fondo per le famiglie degli studenti che sono rimasti vittime di incidenti durante i loro progetti PCTO. Questo ammonterà a 10 milioni di euro per l’anno corrente, dopodiché a partire dal 2024 questo verrà aumentato di due milioni per anno. Nel dettaglio riguarderà i familiari dei ragazzi deceduti dopo 1° gennaio 2018.