Debate: la metodologia didattica educativa dell'argomentare e dibattere
Sebbene nel nostro Paese non se ne senta parlare molto spesso, la metodologia debate sta iniziando a prendere piede anche in Italia.
Ben nota nei Paesi anglosassoni, dove è addirittura una materia di studio, questa metodologia sta infatti acquisendo popolarità. Il suo principale punto di forza? Permette di apprendere al meglio le modalità di sviluppo delle idee. Aiuta cioè gli studenti a potenziare diverse abilità.
Tra queste, non solo abilità individuali come la flessibilità di pensiero e la capacità di parlare ad un pubblico. Uno degli aspetti più apprezzati del debate è la sua possibilità di affinare la capacità di lavorare in gruppo.
Ma procediamo con ordine e scopriamo insieme tutto sul debate. Cos’è e quali sono i punti di forza di questa metodologia, oltre che le regole necessarie da considerare.
Debate: cos’è e come funziona
Quella nota come debate è una metodologia didattica, che recentemente sta prendendo piede anche nel nostro Paese. Sebbene si stia diffondendo in tempi recenti, come detto, è sfruttata ormai da lungo tempo nei Paesi anglosassoni.
In questi Paesi è una vera e propria materia, e come tale prevede prove che vengono valutate. Nel nostro Paese è ben lungi dall’essere valutata come un vero e proprio insegnamento: si tratta di un metodo didattico, che sta acquistando sempre più popolarità.
Il debate ha origini antichissime, in quanto si rifà al tipico metodo didattico nato nel Medioevo e denominato disputatio.
Come metodologia didattica, si tratta di una sfida tra squadre, come una sorta di gioco che prevede di sostenere una determinata posizione su una tematica.
Generalmente, tale tematica è espressa in una sola frase, che la squadra dovrà sostenere o smentire. Ogni gruppo avrà ruoli e tempi prestabiliti per sostenere la propria posizione, a favore o a sfavore della tematica.
Oltre alla partecipazione delle due squadre, la metodologia di insegnamento debate prevede la preventiva nomina di una giuria. Sarà questa, dopo un’accurata valutazione mediante apposita griglia, a decretare la squadra vincitrice. Che ovviamente coinciderà con quella che ha meglio argomentato a sostegno della propria posizione.
Le fasi del debate
Il debate prevede, oltre che dei ruoli prestabiliti, anche delle fasi e delle regole da rispettare.
Per quanto riguarda le fasi, la prima è quella preliminare, dove avviene la presentazione del progetto al gruppo, per esempio la classe se si intende applicare il debate a scuola. Il docente dovrà ovviamente effettuare una selezione accurata prima di scegliere la frase oggetto di dibattito.
Una volta presentati tema e modalità di partecipazione, si potranno formare le squadre. È molto importante, nella creazione dei gruppi, che questi siano eterogenei e ben bilanciati. Inoltre, è consigliabile non creare squadre molto estese. Si consiglia dunque un numero di 6, massimo 8 membri per ogni squadra partecipante.
La fase successiva prevede l’assegnazione alle squadre, decidendo quindi chi dovrà argomentare in favore e chi contro la tesi. A questo punto, inizia la fase della ricerca: i partecipanti dovranno cioè raccogliere tutte le informazioni necessari per poter argomentare.
Segue poi la selezione della giuria, che dovrà essere dotata delle apposite griglie di valutazione. Dopo aver scelto la squadra che aprirà il dibattito, inizia il debate vero e proprio.
Al termine delle argomentazioni, nell’ultima fase, la giuria confronterà le griglie e stabilirà qual è il team vincitore.
Quali sono le regole da rispettare
Passiamo ora alle regole della metodologia debate. Questa metodologia didattica, come abbiamo avuto modo di scoprire analizzandone le fasi, non lascia nulla al caso. L’organizzazione deve dunque essere strutturata seguendo precise e ferree regole perché si abbia apprendimento.
Innanzitutto, ogni squadra deve nominare un capitano, cui spetterà aprire e concludere il dibattito. Inoltre, verranno selezionati due relatori, che avranno il compito di intervenire nell’argomentazione.
I restanti membri del gruppo, secondo le regole del debate, dovranno svolgere il ruolo da uditori, col compito di muovere critiche alle tesi avversarie.
Importantissimo, inoltre, cronometrare gli interventi. I capitani avranno 3 minuti sia per il discorso di apertura che per quello di chiusura. Anche i vari relatori avranno lo stesso tempo per argomentare le proprie tesi.
Ai relatori viene poi assegnato anche un tempo che va dagli 8 ai 10 minuti per un dibattito libero, mediato dalla giuria.
Perché è importante insegnare l’arte del dibattito
Abbiamo già anticipato che questa metodologia didattica può aiutare gli studenti a sviluppare diverse abilità. Prima di concludere, dunque, analizzeremo nel dettaglio tutte le skills che il debate permette di affinare.
In particolare, sette sono le abilità sulle quali la metodologia debate permette di lavorare:
- capacità di lavorare in squadra: uno dei vantaggi maggiori del dibattito a squadre è che tutti i membri di ciascun gruppo dovranno partecipare, rispettando il ruolo assegnato. Solo un gruppo coeso riuscirà a primeggiare, e dunque la metodologia debate permette di affinare la capacità di lavorare in team;
- abilità oratorie: gli studenti che si approcciano al debate potranno sviluppare la propria capacità di parlare in pubblico. Inoltre, dato che dovranno argomentare al meglio, saranno incentivati all’utilizzo di diversi canali (non solo quello verbale);
- ascolto attivo: gli studenti non dovranno solamente argomentare, perché durante il dibattito si troveranno a fare i conti anche con l’altra squadra. Impareranno quindi ad ascoltare criticamente, comprendendo appieno il messaggio dell’altro per poterlo confutare;
- pensiero logico: grazie al dibattito, sarà necessario non solo riorganizzare le proprie idee, ma anche quelle degli altri, favorendo lo sviluppo della logica e del ragionamento;
- pensiero critico: il debate prevede anche il compito di dover rispondere a determinate domande. Dunque, gli studenti chi si approcciano a questa metodologia dovranno analizzare criticamente prima di poter rispondere;
- abilità di scrittura: per poter argomentare le proprie tesi in pochi minuti, è ovvio che i componenti del team dovranno sintetizzare le proprie argomentazioni in un efficace discorso. Il che potenzia le abilità di scrittura dei partecipanti;
- abilità di ricerca: strettamente connessa all’abilità di scrittura, anche quella di ricerca viene potenziata col debate. Durante la fase della ricerca, infatti, i componenti del team sono chiamati a ricercare dati e fonti a sostegno della propria tesi. Inoltre, dovranno essere selezionate e riorganizzate quelle migliori, in modo da comprovare le proprie ragioni.