Danno morale: il risarcimento quando è dovuto?
Il danno morale riguarda la violazione dei diritti personali e dei valori più intimi di un individuo. La maggior parte delle volte, esso causa un trauma e una conseguente sofferenza psicologica, emotiva e psichica molto forte
Analizziamo insieme al meglio cos’è questo aspetto poco conosciuto del sistema giuridico!
Che cos’è il danno morale
- si ricollega all’aspetto immateriale del suo essere;
- causa un forte impatto emotivo;
- deriva da situazioni traumatiche, ingiustizie subite e violazioni dei propri diritti personali. Tra questi ad esempio: sinistri stradali, violenza domestica ed ingiustizie subite sul luogo di lavoro;
- causa un forte impatto emotivo;
- si manifesta tramite sintomi quali angoscia, ansia; stress, depressione; e perdita di gioia di vivere.
- natura del danno: il danno esistenziale riguarda i cambiamenti profondi nella qualità dell’esistenza di una persona. Quello morale si riferisce alla sofferenza emotiva e psicologica derivante da eventi traumatici;
- ambito di applicazione: l’esistenziale coinvolge il benessere complessivo e la qualità di vita di una persona, mentre il morale concerne la sofferenza psicologica nello specifico.
Quando è risarcibile?
Il diritto riconosce al danno morale il risarcimento date determinate condizioni. Anche in contesto legale è dunque riconosciuta l’importanza di compensare la sofferenza e l’angoscia causata da un atto lesivo.
I principali danni morali risarcibili sono:
- biologico: comprende sia la sofferenza fisica che quella psicologica provocate dall’evento traumatico. E quindi dolore fisico, trauma emotivo, disperazione, e angoscia;
- esistenziale: riguarda la perdita della capacità di godere delle normali attività della vita quotidiana a causa del danno subito;
- estetico: lesioni permanenti che hanno alterato l’aspetto fisico della persona;
- parentale: comprende sia lesioni gravi che decessi di familiari e parenti stretto. I consanguinei possono richiedere due tipologie differenti di risarcimento: per danno riflesso nel caso di lesioni gravi o per danno da perdita parentale in caso di decesso;
- diffamazione o danno da ingiuria: riguarda la violazione della reputazione della persona interessata;
- stati d’ansia e depressione: qualora l’evento causi disagi psicologici quali stati di ansia e depressione.
La Corte di Cassazione ha inoltre ribadito che il risarcimento può avvenire anche in caso di fatto illecito consistente in un reato.
Per procedere al risarcimento è necessario avere la prova del pregiudizio dimostrando il danno. Non è però necessaria la prova dell’entità di esso.
Come calcolare il risarcimento
- gravità del danno: la severità del danno subito è di certo l’elemento chiave per determinare l’entità del risarcimento. Maggiore è la sofferenza emotiva e psicologica, maggiore sarà il risarcimento;
- prove documentali e testimonianze: prove solide e testimonianze affidabili che dimostrano l’entità del danno morale subito;
- eventuali responsabilità concorrenti: qualora siano coinvolte nell’evento dannoso più parti, la quantità del risarcimento è influenzata dal grado di responsabilità di ciascuna di esse;
- impatto sulla qualità della vita: si valuta come il danno morale abbia influenzato la vita quotidiana della vittima e la sua capacità di vivere normalmente. Questo include l’impatto sulle relazioni personali, il lavoro, il tempo libero ed altre attività;
- durata della sofferenza: il periodo di tempo durante il quale la persona ha sperimentato il danno morale è un aspetto rilevante. Eventi traumatici a lungo termine potrebbero richiedere risarcimenti più consistenti di altri più brevi.
A chi rivolgersi in caso di danno morale?
- conoscenza delle leggi e dei diritti: gli avvocati specializzati hanno una profonda conoscenza ed esperienza delle leggi relative a quest’area del diritto civile. Grazie ad essa, possono guidare e supportare il cliente, consigliare la strategia legale più adatta e garantire che i suoi diritti vengano difesi adeguatamente;
- valutazione dello specifico caso: valutazione accurata del singolo caso e dei fattori rilevanti per determinare l’entità del danno subito. In questo modo sarà possibile ottenere il risarcimento appropriato utilizzando la miglior pratica per ottenere un risultato favorevole;
- rappresentanza legale in tribunale: lo studio provvede a difendere gli interessi della vittima presentando il caso in modo dettagliato, efficace, persuasivo e convincente;
- negoziazione e mediazione: gli avvocati cercheranno di raggiungere un accordo equo senza dover necessariamente ricorrere ad un lungo processo legale.