Concorso ordinario dei docenti: requisiti e prove
Il decreto che autorizza il Ministero dell’Istruzione e del Merito all’avvio di procedure concorsuali per il concorso ordinario dei docenti è arrivato anche quest’anno. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale prevede il reclutamento di n. 30.216 insegnanti, di cui 21.101 su posto comune e 9.115 su posto di sostegno.
Scopriamo al meglio insieme quali sono i requisiti per partecipare e su quali competenze verteranno le prove!
Indice
Concorso ordinario dei docenti: le prove previste
Il concorso ordinario dei docenti è bandito annualmente per coprire i posti vacanti e disponibili in ogni singola regione.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara ha di recente dichiarato di voler mostrare impegno nella valorizzazione del ruolo dei docenti.
I bandi, e le future conseguenti assunzioni, sarebbero in quest’ottica una conferma del proposito. Assunto tra gli altri impegni stabiliti in sede europea con il Pnrr, si propone di valorizzare il ruolo degli insegnanti, garantirne nuove competenze ed assicurarne la presenza anche nelle aree più disagiate del Paese.
Il concorso ordinario dei docenti 2023 prevede due differenti prove:
- scritta: quiz a risposta multipla. Questa prova ha lo scopo di verificare conoscenze e competenze del candidato in alcuni ambiti. Nello specifico pedagogico, psicopedagogico, didattico-metodologico, informatica e lingua inglese;
- orale: sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa e le competenze didattiche sull’abilità nell’insegnamento.
Le prove saranno sostenute nella regione per le quali ciascun candidato ha presentato la domanda di partecipazione, ad eccezione dell’orale. Questo potrebbe non valere nella ragione per la quale il candidato ha presentato domanda. Infatti, in caso di aggregazioni territoriali, verrà indirizzato in quella individuata come responsabile dello svolgimento della procedura.
Concorso ordinario dei docenti: requisiti per l’accesso
I potenziali candidati devo rispettare alcuni requisiti base quali:
- laurea magistrale o magistrale a ciclo unico o diploma di alta formazione artistica, musicale e coreutica di secondo livello e abilitazione nelle specifiche classi di concorso;
- titolo di studio necessario con riferimento alla classe di concorso;
- servizio di tre anni scolastici, anche non continuativi, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso o nella tipologia di posto per la quale si concorre;
- titolo di studio necessario con riferimento alla classe di concorso e 24 CFU/CFA, conseguiti entro il 31 ottobre 2022.
Anche gli aspiranti insegnanti tecnico-pratico (ITC) possono partecipare al concorso ordinario dei docenti. Essi devono essere in possesso di:
- laurea o diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica o titolo equivalente coerente con le classi di concorso e con il Profilo professionale;
- titolo di studio necessario con riferimento alla classe di concorso;
- servizio presso le istituzioni scolastiche statali di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi. Tra questi almeno uno deve essere stato svolto nei 5 anni precedenti nella classe di concorso o tipologia di posto per cui si concorre;
- titolo di studio necessario con riferimento alla classe di concorso.
Seconda procedura in previsione
Il concorso ordinario dei docenti prevede una seconda procedura con bando entro il 2024.
Il secondo concorso sarà bandito post attivazione dei percorsi universitari e accademici di formazione iniziale.
Ad essa è possibile l’accesso:
- docenti in possesso dei requisiti della prima procedura;
- aspiranti in possesso di titolo di studio + 30 CFU/CFA del percorso universitario e accademico abilitante;
- candidati con riserva di conseguimento dei 30 CFU/CFA, a condizione che, siano iscritti al percorso universitario e accademico abilitante. Tale riserva terminerà positivamente ove 30 CFU/CFA siano conseguiti entro il 30 giugno dell’anno scolastico antecedente a quello della nomina a tempo determinato. In caso opposto, non si potrà essere nominati per l’anno scolastico successivo.
Le due procedure saranno interrotte dal primo gennaio del 2025 quando si avvierà la procedura prevista dal DPCM che obbliga all’acquisizione di 60 CFU.
Infine, è importante ricordare che anche gli aspiranti docenti con titoli d’accesso conseguiti all’estero possono partecipare alle procedure. Unico obbligo: presentare l’istanza di riconoscimento del titolo in Italia nei termini stabiliti di presentazione domande di partecipazione al concorso. Chi ottiene il riconoscimento può partecipare al concorso ordinario dei docenti 2023regolarmente.
Vincitori abilitati vs non abilitati
Ad entrambe le procedure concorso ordinario dei docenti 2023 possono partecipare sia docenti abilitati sia non. Essi confluiscono tutti in un’unica graduatoria di merito, dalla quale si attinge rispettando l’ordine di inclusione. Una volta assunti gli abilitati entrano in ruolo e sottoposti all’anno di prova, mentre i non abilitati sono assunti a tempo determinato.
Nello specifico i vincitori non abilitati:
- vincitori con titolo di studio e tre anni di servizio: assunti a tempo determinato. Dopo l’acquisizione di 30 CFU/CFA e conseguente abilitazione, sono assunti in ruolo l’anno successivo e sottoposti al periodo annuale di prova in servizio;
- chi possiede titolo di studio e 30 CFU/ CFA del percorso universitario e accademico abilitante o 24 CFU/CFA conseguiti entro il 31/10/2022: assunti a tempo determinato. Dopo l’acquisizione di 30 CFU/CFA o 36 CFU/CFA e conseguente abilitazione, sono assunti in ruolo l’anno successivo e sottoposti al periodo annuale di prova in servizio.
Infine, gli insegnanti che desiderano partecipare al concorso per i posti di sostegno devono avere come requisiti:
- titolo di studio necessario con riferimento alla classe di concorso;
- superamento del percorso di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità;
- rispetto del termine di presentazione delle domande di partecipazione.
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